Matrix di Lauren Groff

Matrix

Matrix di Lauren Groff. Bompiani

Matrix

“Dagli occhi delle donne derivò la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.”

Oscar Wilde

Da sempre la storia ci ha insegnato quanto le scelte delle donne siano spesso state difficili, osteggiate, obbligate. Se essere nata donna per tanti versi può rappresentare un privilegio, per molti altri, purtroppo, è un grande, immenso limite, voluto da una società che da secoli ha un’impronta tipicamente maschilista e misogina. A maggior ragione se il periodo a cui vogliamo fare riferimento è il Medioevo…

È il 1158 e Marie ha solo diciassette anni quando la regina Eleonora d’Aquitania le comunica di essere stata nominata priora di un’abbazia reale. La giovane, figlia illegittima della corona, dalle fattezze poco femminili e dai lineamenti non certo aggraziati, tenta di ribellarsi, perché sente di non avere alcuna vocazione è perché non è una sua scelta. Ma l’aspetto fisico la condanna irrimediabilmente: nessun uomo potrebbe mai pensare di chiederla in sposa. La decisione è ormai presa ed è irreversibile: deve partire e obbedire.

Ben presto, scopre le ferree regole delle religiose.

“…otto ore di preghiera: il mattino quando è ancora buio, le laudi all’alba, seguite da prima, terza, sesta, poi capitolo, nona, vespro, collazione, compieta, letto. Lavoro, silenzio e contemplazione da mattina a sera. I loro corpi sono rivolti unicamente alla preghiera; il quotidiano ufficio è preghiera, il duro lavoro del corpo è anch’esso preghiera. Il silenzio delle suore è preghiera, le letture che esse ascoltano è preghiera, la loro umiltà è preghiera. E la preghiera è ovviamente amore. Obbedienza, dovere, sottomissione; tutto è manifestazione di amore, rivolto al Grande Creatore.” 

Marie è interdetta: può mai essere questo il reale concetto di amore?

Ma no, l’amore non è mortificazione, l’amore è esaltazione, pensa Marie, offesa.”

Eppure, non ha scelta: deve piegarsi a un volere più grande, a una scelta presa da una donna per la quale continua a provare un amore profondo, inspiegabile, fortissimo. Ed è proprio questo sentimento che la porta a scrivere, di notte, in piena solitudine, storie di amore, dato e ricevuto, di lai d’amor cortese, che la regina tanto ama.

“La vita nell’abbazia è il sogno. Lo scenario dei suoi poemi è il mondo.”

Intanto il tempo passa, e scandisce i ritmi della vita di Marie e delle altre sorelle presenti all’interno dell’abbazia. La vita grama, la fame e le malattie cominciano ad essere un vero tarlo, e la giovane intrepida decide di prendere seriamente le redini in mano di quel luogo, cominciando con il depredare una famiglia boriosa che, come le altre, si ostina a non voler pagare l’affitto alle suore. E sarà un’azione che varrà da monito a tutti.  

“Giacché è una verità profonda e umana che la gran parte delle anime di questa terra sono tranquille solo quando si trovano al sicuro nelle mani di una forza molto più grande della loro.”

E tra dubbi, ripensamenti, lacrime, conquiste di favori e il proliferare incessante di diversi nemici, il territorio dell’abbazia si estende notevolmente. Le suore sono ben nutrite, curate, riescono finalmente a condurre una vita dignitosa e armoniosa, anche se con immensi sacrifici fisici. Il prestigio della stessa Marie assume proporzioni straordinarie. È un mito, una santa, una strega, una crociata, una protettrice, un’abile amministratrice di territori, di denaro, di cuori e di mille segreti…

Marie (…) si addolora per ciò che le sue figlie hanno vissuto nella vita precedente, il fardello segreto e invisibile che si sono trascinate dietro arrivando all’abbazia. Per il modo in cui questa novizia diciottenne piange perché non è vergine, perché ha scoperto una forma scura sedersi sul suo letto dal giorno in cui ha compiuto otto anni, e per come lei ha ingoiato il peccato pur non essendo suo, assumendolo, come se lo fosse. Le gravidanze segrete, i pugni improvvisi nello stomaco, i calci nella testa. Le facce schiacciate nella terra e le gonne tirate su. Una voce giovane ed esitante le racconta del coltello che impugnava in attesa perché sapeva che un male particolare aveva in mente di insinuarsi nella sua stanza il giorno del matrimonio di sua sorella, ed era andata proprio così, lei pronta, in attesa, e poi all’improvviso sangue dappertutto e urla e la morte del putridume interno e sua sorella vedova appena diventata sposa. Questo l’omicidio che pesava sul cuore della povera suora. E lei non era riuscita a parlarne con nessun confessore prima di Marie, perché solo le orecchie di una donna possono ascoltare una simile storia.”

Ecco, un mondo di sole donne, questo racconta l’autrice, fantasioso, ipotetico, affascinante. Un universo racchiuso in un convento, che prova ad estendersi, ad espandersi, dove il sacro si mescola al profano, l’umiltà all’ego, l’obbedienza alla ribellione. Un dualismo che trapela già nel titolo del romanzo, Matrix, in cui Eva, la prima genitrice peccaminosa, si fonde quasi e si confonde con la Madre Celeste, santa e pura. Ma senza la prima Matrix, la seconda, la più grande di tutte, non ci sarebbe stata. E tutto, forse, è votato alla ricerca di un equilibrio, che giunge con il tempo, con sacrificio, con determinazione, con la speranza e la fiducia, in se stessi e negli altri.

Una lettura intensa, scorrevole e incalzante, che ci trasporta in altre epoche, in altri vissuti, in infiniti altri mondi, facendoci riscoprire l’immenso nostro mondo interiore, fatto di sogni e di segreti, di magie e di sofferenze, di passioni forti e di sentimenti anestetizzati, di gioie e di pene. Fatto semplicemente della nostra essenza. A volte santa, a volte corrotta…

“Le sue azioni erano sempre una reazione a una domanda, cosa avrebbe potuto fare nel mondo, se solo le fosse stata concessa la libertà.”

Inghilterra, Dodicesimo secolo. Marie, bandita dalla corte della regina Eleonora d’Aquitania, che ama di un amore ardente, è una ragazza sola, figlia illegittima di re, inutilmente colta, inutilmente appassionata, destinata com’è a una vita di clausura in un’abbazia che ha conosciuto giorni migliori, abitata da un piccolo popolo di donne inacidite dalla segregazione, dispettose, anche solo vecchissime. Però Marie riconosce in quell’enclave isolata, così importante per l’economia del contado, una possibilità di crescita, di potere, anche. E così prende le redini di un’impresa tutta da costruire che la porterà a scivolare in silenzio fuori dal raggio autoritario del clero locale, verso un’indipendenza di spirito e di azione destinata a trasformare l’abbazia in un cuore pulsante di energie, fervido di progetti, illuminato, vivo, in cui ogni donna ha il suo posto e la sua occasione di brillare. Ma da fuori premono l’invidia, le chiacchiere, la curiosità morbosa per quell’Utopia prima del tempo, tutta al femminile; e la badessa Marie è la prima a rendersi conto che libertà di pensiero e controllo della comunità sono a tratti inconciliabili, che il potere si conquista e si mantiene a caro prezzo, che le passioni, di qualunque tipo, sono pericolose. Tra autentiche credenti, reiette e bastarde, figlie cadette, ragazze sole al mondo gettate via come stracci, nobildonne radiose, la vita dentro le mura del convento, al centro di un labirinto progettato per isolarlo dalle brutture, è complicata quanto quella di fuori, forse anche di più. Lauren Groff torna al romanzo con una storia serrata e originale, che ha il passo dell’epica, la luce di una canzone d’amor cortese e lo scintillio tagliente dell’anima della sua Marie.

Lauren Groff è nata nel 1978 a Cooperstown, nello Stato di New York, vive in Florida e ha due figli. È autrice dei romanzi I mostri di Templeton, apprezzato da Stephen King, Arcadia e Fato e furia, finalista al National Book Award 2015, segnalato tra i migliori libri del 2015 per Amazon, il “Washington Post”, “Kirkus” e il “Library Journal”, e indicato da Barack Obama come miglior romanzo dell’anno.

Autore: Lauren Groff
Traduttore: Tommaso Pincio
Editore: Bompiani
Collana: Narrativa straniera
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 7 settembre 2022
Pagine: 272 p., Brossura
EAN: 9788830109124

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

Una risposta a “Matrix di Lauren Groff”

  1. L’ho appena terminato, sicuramente uno storico diverso dal solito, originale nel suo incedere narrativo, sebbene un pochino lento. Ho apprezzato il voler narrare la forza di una donna nell’affrontare le avversità uscendone vincitrice.

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