“MENO CAZZATE”, di Nat Gildi

“La sessualità è un rischio dove l’individuo gioca la sua identità e la società il suo ordine.” (U. Galimberti)

Romanzo breve dal tratto autobiografico diaristico e dallo stile colloquiale, privo di discorso diretto ma ricco di flashback che sviluppa i racconti su un piano temporale che oscilla tra il passato e il presente.

Nat Gildi è una giovane autrice dalla penna appuntita e tagliente. Non tergiversa, non edulcora, è diretta, schietta, non fa giri di parole ma punta dritto all’obiettivo, chiamando ogni cosa col suo nome; è a tratti dolce e crudele, fastidiosa e tenera. Senza filtri e priva di pudore, racconta con grande naturalezza le (proprie?) esperienze sessuali, relazioni con uomini “tossici”, narcisi patologici, viziosi, ossessivi e ossessionati dal sesso, praticanti BDSM, promotori del poliamore e di qualsivoglia fantasia perversa sfociante in sex-addiction e prevaricazione.

Emerge la rabbia, il dolore e il mal di vivere in una società che “impone” l’omologazione di pensiero e di azione; o ti adegui o sei fuori dal gioco, dalle compagnie, dal modo di essere di una generazione bisognosa di conferme, di approvazione, di certezze , di motivazioni, di accettazione e di affetto, inseguite a volte in modo errato fino all’esasperazione e all’esagerazione oltrepassando i confini del consentito, vivendo in bilico tra il lecito e l’illecito, il proibito, la provocazione, l’eccesso, fino a perdere il significato più puro del concetto di libertà. Ciò che qui non si riesce a comprendere chiaramente è se lo status di libertà, “esibito” dalla protagonista, sia reale o si tratti di un desiderio mal realizzato.

È una narrazione che si presta facilmente al giudizio ma allo stesso tempo ti entra nelle ossa, ti scuote, perché la protagonista potrebbe essere la figlia di ognuno di noi. Quella figlia apparentemente perfetta ma che nessun genitore conosce fin nel suo Io più profondo. L’adolescenza è il periodo più complicato da affrontare. Ragazzi ancora troppo piccoli da considerare adulti, e troppo grandi per trattarli da bambini…

È il periodo delle mancanze da colmare, delle scelte da compiere, dei primi amori vissuti a volte in maniera sbagliata e frenetica, bruciando le tappe per dimostrare di essere grandi. Spesso si è soprattutto nella fase della consapevolezza, in cui  affiorano gusti e tendenze sessuali o non ci si identifica in nessun genere. Subentra la paura di non essere capiti, accettati, di essere rifiutati. E allora diventa quasi fondamentale cercare nel sesso la distrazione al mal di vivere, che diventa il rimedio per sentirsi vivi e il mezzo per trovare la propria collocazione in una società che esige “perfezione”. I sentimenti passano in secondo piano, si brama il contatto fisico, la carnalità; bisogna appagare gli istinti per sconfiggere la sensazione di essere inadeguati.

A emergere è la profonda carenza d’affetto e l’insoddisfazione immensa di una generazione insofferente, incapace di sottostare a regole e/o imposizioni, che attacca per difendersi e usa il silenzio per farsi ascoltare. Una generazione che ha bisogno di colmare le mancanze di famiglie assenti, troppo impegnate, che guardano ma non vedono, che non hanno tempo di fermarsi per ascoltare, prive di empatia e interesse verso un’età che dimenticano di aver avuto a loro volta e che pur se i tempi cambiano, l’emotività e le problematiche esistenziali di un adolescente sono tutte uguali; dire “cerca di fare meno cazzate” equivale a fornire l’input per agire esattamente all’opposto facendo accrescere il disagio e il senso di impotenza.

È una lettura che non lascia indifferenti, che colpisce forte come un pugno in faccia, che fa arrabbiare e riflettere su quanta influenza abbiano le sovrastrutture sociali nella vita di ognuno di noi, quanto tutto ciò costringa a volte a seguire dei dettami che nulla hanno a che vedere con la nostra vera identità e con ciò che realmente siamo o vogliamo essere.

Un lettura consigliata soprattutto a genitori ed educatori come valido strumento atto a svelare situazioni di difficoltà emotive e per individuare segnali di malessere, a volte fin troppo chiari per essere visti…    

Teresa Anania

DESCRIZIONE

“Meno cazzate” è una storia di tentativi spregiudicati, ma anche profondamente fragili, di farsi amare. Un flashback dopo l’altro, scopriamo la vita di una ragazza schietta e imprevedibile, che cerca di non restare sola accerchiandosi di altri corpi, uscendo da un letto per entrare in un altro, facendo esperienze estreme e mettendo in pratica desideri che molte sue coetanee non si concedono neanche di dire ad alta voce. Sono per lei anni pieni di furia e di fuoco tra uomini amati e uomini odiati, esperienze di BSDM e bisessualità, fluidità assoluta e voglia di non essere etichettata. La sua libertà però non piace al mondo e il tempo le porterà segni indelebili e traumi impossibili da dimenticare, scatenando la sua rabbia tra un boccale di birra e una pelliccia rosa.

AUTORE: Nat(alia) Gildi

TITOLO: Meno Cazzate

EDITORE: Giulio Perrone

USCITA: 20.01.2023

PAGG. 120 -Brossura

EAN:  9788860046864

PREZZO: €.17,00

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Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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