Morte a Milano. “Ernest” di Antonio G. D’Errico

Morte a Milano. “Ernest” di Antonio G. D’Errico. Un romanzo a tinte forti e agghiaccianti, freddezza, distacco e determinazione evidenziano un dolore antico.

Dino Lenza lavora per una casa editrice come traduttore ed è, apparentemente, un ragazzo come tanti. Apparentemente, perché la sua infanzia è stata scandita da una successione di eventi infausti che hanno lasciato cicatrici aperte e sanguinanti: la morte prematura della mamma, l’affido da parte del padre presso una sua sorella immediatamente prima della sua sparizione e le molestie e gli abusi da parte dello zio.
“Il ragazzo aveva subito l’oltraggio e la vergogna di una colpa troppo grande per il suo corpo troppo piccolo per sostenere il peso di quel grave sacrilegio.”
Un destino barbaro e infame che nemmeno l’intervento di uno psicoterapeuta riuscirà a modificare. Anzi, proprio la traduzione di un thriller di Jean-Baptiste Monnais, dal titolo “La morte di uno sconosciuto”, fa scattare in Dino un odio atavico e represso, il bisogno di vendetta e di rivalsa, la necessità di fare giustizia e di tutelare anime indifese da orchi osceni e viziosi. La scia di sangue è ormai inevitabile.
“Io sono l’anima degli innocenti! Sono venuto per vendicare la loro morte.”
Un romanzo a tinte forti e agghiaccianti, non tanto per la rappresentazione e la risoluzione degli omicidi, quanto piuttosto per la descrizione di colui che per primo ha subito soprusi e violenze: freddezza, distacco e determinazione evidenziano un dolore antico, mai superato e tramutato in un rancore disumano e privo di pietà alcuna.
“…Sono stato preso da un animale, un animale senza anima… Una bestia già morta che ha ucciso anche me… E mi ha lasciato in eredità il silenzio di quella morte, facendomi sentire in colpa per uno scandalo di cui io non capivo il perché, di cui mi sono sentito addirittura colpevole, quando non avevo ancora maturato l’idea della mia innocenza… Ho tenuto per me quell’affronto, e ho custodito in silenzio il peso della morte che qualcun altro mi aveva dato in regalo. Ho custodito il sapore e il colore di quella morte che mi ha spento l’anima per sempre, senza lasciarmi la possibilità di una speranza di vita…”
Un gran bel libro, che non giustifica in alcun modo le azioni a dir poco riprovevoli del protagonista, ma si avvale di lui per dar voce a tutte quelle violenze taciute, di natura fisica, psicologica e/o sessuale, subite da un numero di vittime certamente impressionante che, per una serie di motivi, restano rinchiuse nelle mura domestiche e dell’anima…
Fabiana Manna
Titolo : Morte a Milano ” Ernest”.
Autore : Antonio G. D’Errico
Editore : Macchione Editore
Collana : Noir 
EAN : 9788865705155
Prezzo : €  18
 

D’Errico si laurea nel 1986 in Scienze Biologiche all’Università Statale di Milano, con una tesi sperimentale sul dosaggio dell’enzima G6PD in soggetti portatori di anemia emolitica. Dopo la laurea si dedica all’insegnamento e comincia a scrivere per il Teatro.

Si fa promotore nello stesso tempo di laboratori teatrali presso il carcere Le Vallette di Torino, dove agenti e detenuti mettono in scena alcune delle sue prime produzioni scritte, cimentandosi l’autore stesso nei panni di attore e regista. La compagnia teatrale sostiene l’opera di Don Innocenzo Ricci, un prete torinese impegnato nel recupero di ragazzi caduti nella spirale della droga. Parte il progetto denominato Carovana della Speranza che vede coinvolta la compagnia in un tour itinerante al fianco del sacerdote. Partecipano anche a festival che li portano fuori dai confini regionali.

Nel 1998 riceve il premio Grinzane Pavese per il romanzo Testimoni d’amore edito dall’editrice Elle DI Ci, con il sostegno del gruppo Abele di Don Ciotti

Dal 2000 fino al 2004, Antonio inizia una intensa collaborazione con l’attore e poeta Donato Placido. dando forma a una serie di scritti: romanzi, sillogi poetiche e sceneggiature per il cinema e il teatro. Nel 2000 danno alle stampe il loro primo lavoro realizzato insieme come coautori, il romanzo Montalto. Fino all’ultimo respiro, diario sentimentale.

Premio Grinzane Pavese anno 2000.

Romanzi e biografie artisti e leader politici

2011, esce Spostare l’Orizzonte, Come sopravvivere a quarant’anni di vita rock, biografia di Eugenio Finardi, scritta insieme al cantautore milanese, Rizzoli ISBN 978-88-17-04752-4.

2012, pubblica la biografia su e con Marco Pannella, dal titolo Segnali di distensione, ISBN 978-88-96742-63-1, Anordest Edizioni

2015, esce Per rabbia e per amore. Neapolitan power e dintorni,ISBN 9788862318020 , edito dalle edizioni Arcana. Il volume raccoglie gli incontri dell’autore con 11 grandi artisti dell’onda musicale napoletan-mediterranea. Vi è l’impronta di voci celebri, come James Senese, Enzo Gragnaniello, Peppe Barra, Eugenio Bennato, Tony Esposito, Pietra Montecorvino, Nello Daniele, Antonio Onorato, Mimmo Maglionico.

2015, 1º dicembre, Je sto vicino a te, la prima vera biografia su Pino Daniele, uscita per Mondadori scritta insieme a Nello Daniele, fratello di Pino.

Attualmente sta scrivendo la biografia di Tony Esposito insieme al noto percussionista partenopeo.

La descrizione del libro

Dino Lenza, traduttore di romanzi gialli, è alle prese con l’ultimo lavoro dello scrittore francese Jean Baptiste Monnais, dal titolo “La morte di uno sconosciuto”. Il protagonista è il giovane Ernest, che è stato vittima da bambino di ripetute violenze sessuali da parte dello zio. Lenza resta scosso da quelle descrizioni, rivivendo le angosce del personaggio, immedesimandosi nei suoi stati d’animo. Trova anche nei tratti somatici del protagonista una certa somiglianza coi suoi. Viene colto da un moto intimo di rabbia, come non si era mai manifestato prima. Elimina completamente dalla traduzione le pagine scritte dell’autore francese e inizia la scrittura del suo giallo. I toni si fanno aspri e cruenti, il cinismo e la follia omicida non lasciano più uno spiraglio per il perdono. Il commissario incaricato delle indagini, pur nutrendo forti sospetti su tutti quegli omicidi, non riesce a trovare una spiegazione efficace per evitarli. Prefazione di Michela Zanarella.

La recensione di Amori trovati per strada.

Intervista all’autore qui

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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