Nè alcuna traccia di te di Marco Dorati, Leucotea edizioni; un saggio distopico sui generis, che ti coinvolge come un fiume in piena.
“…Ganzhorn e l’ultimo frammento vivente del Poeta … furono scaraventati dalla violenza dell’esplosione a qualche metro di distanza e si ritrovarono, con loro stesso stupore, miracolosamente illesi e senza neppure un graffio, mentre il terzo soldato si era volatilizzato senza lasciar traccia di sé”. (cit)
Chi si è mai chiesto quanto e se, la letteratura possa avere una certa importanza o rilevanza nella vita quotidiana di ognuno di noi? In quanti l’abbiamo sempre e solo considerata una noiosa e pesante materia didattica fine a sé stessa?
Marco Dorati, ricercatore di Lingua e Letteratura Greca presso l’Università “Carlo Bo” di Urbino, attraverso il suo testo ribalta totalmente questo stereotipo forse troppo restrittivo di una disciplina completa ma troppo spesso bistrattata. Lungo un protratto monologo, partendo da quella che pare essere stata l’ultima frase pronunciata da Goethe in punto di morte “Più Luce!” , segue man mano un interminabile percorso geografico e generazionale dalla Weimar di goethiana memoria alla Berlina degli anni 90 del secolo scorso, tutte le vicissitudini dei vari personaggi, di volta in volta, coinvolti nella sequenza di queste frasi delle quali ne diventano custodi e testimoni.
Un saggio distopico, sui generis, non di semplice approccio ma che ti coinvolge come un fiume in piena fin dalle prime pagine. Ti assorbe all’interno di un mondo grottesco e surreale, assurdo, illogico e irrazionale a tratti, ma dove tutto riesce a divenire il contrario di tutto e dal quale non riesci a uscirne o a distaccarti una volta iniziata la lettura. Scene crude, forti, descrizioni che spiazzano e all’interno delle quali ti ritrovi fagocitato da spettatore in prima linea, sempre attento a rivolgere velocemente lo sguardo da un lato all’altro della scena per non perdere alcuna vicissitudine. Forti le immagini riferite a “pietanze particolari” presentate, in maniera del tutto naturale, come piatti gourmet ma che difficilmente esimono il lettore dallo storcere un po’ il naso.
Complicato cercare di raccontare bene la trama del testo senza entrare troppo nei particolari da un lato e, rischiando, dall’altro di attribuire valutazioni errate che ne svaluterebbero l’alto contenuto letterario.. Un ottimo testo che gli amanti di un certo tipo di lettura di nicchia non disdegneranno di apprezzare.
Colto, ben scritto, impeccabile dal punto di vista narrativo tanto quanto stilistico ed editoriale. Un saggio che richiede attenzione ma che fornisce una finestra dalla quale affacciarsi alla comprensione di un mondo troppo spesso considerato aulico e senza qualità per il vivere quotidiano, fondamentale a mio avviso per poter scorgere e apprezzare un barlume di conoscenza ricco di valori e di “Mehr Licht!” – Più Luce!
Teresa Anania
Più luce! non fu l’ultima frase di Goethe; le sue vere ultime parole furono in realtà raccolte da un ragazzino che divenne così l’ultimo frammento vivente del poeta. Tale il punto di partenza di Né alcuna traccia di te. Dalla Weimar di Goethe fino alla Berlino degli anni Novanta del secolo scorso, il romanzo segue di generazione in generazione le vicissitudini delle parole-feticcio e dei loro depositari. Nel porre in contrasto la vita effimera dei ‘contenitori’ e ‘l’immortalità’ delle parole del poeta sullo sfondo di un mondo assurdo e grottesco, Né alcuna traccia di te ci parla dell’importanza della letteratura per la nostra vita, e al tempo stesso della nostra inadeguatezza di fronte alle sue promesse e alle sue rivelazioni.
AUTORE: Marco Dorati
TITOLO: Né alcuna traccia di te
EDITORE: Leucotea
USCITA: 02.07.2021
PAGG.: 157 – Brossura
PREZZO: €. 14,00
EAN: 9788894917635
Trappole per vespe di Marco Dorati
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