Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Franz Kafka

Franz Kafka (1883-1924)

 

Oggi ricorre la nascita di Franz Kafka e noi lo vogliamo ricordare con una delle belle lettere che egli scrisse a Felice Brauer la donna di cui era innamorato.

Franz Kafka incontra Felice Brauer nel mese di agosto del 1912 a casa del suo amico e biografo Max  Brod.  Kafka si innamorò perdutamente della giovane donna con la quale intraprese uno scambio epistolare durato cinque anni e nonostante i pochi incontri si fidanzarono, un amore che deve però  superare tanti ostacoli per poter trionfare. Kafka nelle sue lettere a Felice sembra chiedere alla donna di non scrivergli spesso adducendo quale motivazione le sue scarse condizioni di salute, ma in realtà egli era esasperato per la poca frequentazione e le lettere erano per lui l’unico modo per rafforzare i suoi sentimenti.

Dell’amore tra Franz Kafka e Felice Bauer rimangono delle bellissime lettere come questa:

 

Cara Felice!

Ti chiedo un favore che può sembrare alquanto folle, e che dovrei considerare tale, se fosse quello di ricevere la lettera. È anche la prova più grande a cui persino la persona più gentile potrebbe essere sottoposta. Bene, è questo:

Scrivimi solo una volta a settimana, così la tua lettera arriverà di domenica – perché non posso sopportare le tue lettere quotidiane, sono incapace di sopportarle. Ad esempio, rispondo a una delle tue lettere, poi giaccio a letto in una calma apparente, ma il mio cuore batte attraverso il mio intero corpo ed è conscio solo di te. Io appartengo a te; davvero non c’è nessun altro modo di esprimerlo, e anche questo non è sufficientemente forte. Ma per questa ragione non voglio sapere cosa indossate; mi confonde così tanto che non riesco ad affrontare la vita; ed ecco perché non voglio sapere che sei affezionata a me. Se lo facessi, come potrei, stupido che non sono altro, tornare a sedermi nel mio ufficio, o qui a casa, invece di saltare su un treno tenendo gli occhi chiusi e riaprirli sono quando sto con te?

Oh, c’è una triste, triste ragione per non farlo. Per essere breve: la mia salute basta a malapena per me stesso, non ce n’è abbastanza per il matrimonio, per non parlare della paternità. Ancora, quando leggo le tue lettere, sento che potrei trascurare anche quello che non può essere assolutamente trascurato.

Se soltanto avessi spedito la lettera di sabato, nella quale ti imploravo di non scrivermi di nuovo, e nella quale ti facevo una promessa simile. Oh Dio, cosa mi ha impedito di mandarti quella lettera? Tutto sarebbe andato bene. Ma è possibile ora una soluzione pacifica? Sarebbe d’aiuto se ci scrivessimo solo una volta a settimana? No, se la mia sofferenza potesse essere curata da questi mezzi non sarebbe così seria. E io già prevedo che non sarò in grado di sopportare ancora le lettere della domenica. E così, per compensare l’opportunità perduta con la lettera di sabato ti chiedo con tutta l’energia che mi resta alla fine di questa lettera…

Se stimiamo le nostre vite, abbandoniamo tutto… Sono sempre incatenato a me stesso, ecco quello che sono, e questo è ciò con cui devo cercare di convivere.

Franz.

 

Franz Kafka scrittore boemo di lingua tedesca, nasce a Praga il 03 luglio del 1883. Figlio di un agiato commerciante ebreo, ebbe con il padre un tormentato rapporto, notevolmente documentato nella celebre e commovente “Lettera al padre” nella quale si configurano in modo netto le caratteristiche della complessa personalità dello scrittore e le origini familiari di molti dei suoi tormenti, non agevolati neanche dai rapporti con la madre e le tre sorelle, difficili anch’essi. Nella lettera, Kafka dà la colpa della propria inettitudine al padre e ai suoi metodi educativi troppo autoritari. Quella figura severa e pragmatica, dai comportamenti distanti, lo schiaccia e non gli permette di crescere in modo sereno e conforme alla sua sensibilità. Ad ogni buon conto, Franz, primo di sei figli, riceve un’ottima e regolare educazione e formazione nelle scuole tedesche, anche grazie alle buone disposizioni economiche paterne. Nel 1906 si laurea in  Legge, dopo un lungo percorso di studi.  Intanto, sul piano sentimentale, si profila il tormentato rapporto con Felice Bauer, più volte sciolto e poi ripreso, fino alla definitiva rottura avvenuta nel 1914. Finalmente dottore,trova un impiego presso una banca, dopo aver sperimentato i disagi del praticantato. Fin da subito, si profila per lui una carriera di funzionario, del tutto opposta alle sue più intime inclinazioni, anche se sul lavoro è apprezzato per la sua solerzia e per la sua coscienziosità, anche se dentro di sé  vive l’esistenza di impiegato scrittore in un conflitto spesso esasperato. A fronte di questa insoddisfacente collocazione sentimentale non fa purtroppo da contrappeso un’analoga situazione sentimentale. L’amore con Milena Jesenka è tormentato, così anche la relazione con Dora Dyamant, con cui convisse dal 1923. Il suo rapporto di lavoro con la banca si chiude nel 1922 con richiesta di pensionamento, quando la tubercolosi, manifestatasi nel 1917, irrompe in tutta la sua gravità. La sua vita, tranne brevi viaggi il più delle volte compiuti per salute, si svolge a Praga, nella casa paterna e, nonostante due fidanzamenti, rimane scapolo. Legato da amicizia, all’università, con coetanei introdotti in ambienti letterari, tra cui l’importantissimo, anche per la storia letteraria, Max Brod. Infatti, i sette volumi che pubblicò, curandoli di persona (Meditazione (1913), Il fuochista (1913), La metamorfosi (1915), La condanna (1916), Nella colonia penale (1919), Un medico in campagna (1919-20) ed Un digiunatore (1924), rappresentano una piccola percentuale di quello che, sfuggito a distruzioni di manoscritti da lui compiute, ad incuria di corrispondenti, a persecuzioni politiche, è stato pubblicato postumo grazie all’interessamento ed all’abnegazione dell’amico Brod, che non tenne conto delle disposizioni testamentarie dell’amico, secondo le quali avrebbe dovuto distruggere tutti gli scritti da lui lasciati. Questi scritti posso considerarsi, di fatto, la parte emergente di un’opera che si sottrae a tracciati e recinzioni, in particolare quella legata ai tre tentativi di romanzo. Pubblicati postumi, rispettivamente nel 1927, nel 1925 e nel 1926, “America”, “Il processo” ed “Il castello” sono le stazioni principali di una ricerca fatta unica ragione di vita ed identificata con la letteratura.  Motivo fondamentale dell’opera di Kafka è quello della colpa e della condanna. I suoi personaggi, colpiti improvvisamente dalla rivelazione di una colpa apparentemente sconosciuta, subiscono il giudizio di potenze oscure e invincibili, vengono per sempre esclusi da un’esistenza libera e felice, che intuiscono realizzata in un’altra dimensione del mondo, in un’altra realtà . Kafka non va considerato soltanto una delle più profonde espressioni poetiche della situazione esistenziale contemporanea, ma anche un originale mediatore tra la cultura occidentale a sfondo razionalistico e gli impulsi mistici dell’ebraismo. Franz Kafka muore a 40 anni  il 3 giugno del 1924, in una clinica nei pressi di Vienna.

 

Teresa Anania

 

 

 

Immagini Web

Fonte : Biografieonline.it

 

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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