“Un’invasione silenziosa, che la maggioranza degli italiani sottovaluta, qualcuno accetta di buon grado nel nome di interessi tra i più svariati, alcuni legittimi e trasparenti, altri molto meno, e contro la quale si battono in pochi.” (cit. pag. 10)
Da un paio di mesi in libreria il nuovo libro di Marco Lupis, edito da Rubbettino, è già candidato al 60°Premio Estense edizione 2024.
Lupis, giornalista, profondo conoscitore dell’Estremo Oriente e della Cina in particolare, ove ha vissuto per oltre un ventennio, ci ha abituati a essere introdotti in un mondo così lontano ma oramai inesorabilmente sempre più vicino al punto tale da essere onnipresente in qualunque sfera della vita quotidiana di ognuno di noi.
La Cina domina il mercato e l’economia globale ed è sempre più presente nel Bel Paese col bene placito socio-politico di casa nostra, tanto da preoccupare, anche e soprattutto, per il fatto che il Comitato di Controllo sui Servizi Segreti, il Copasir, ha lanciato l’allarme sulla pericolosità della penetrazione cinese all’interno di una moltitudine di settori della vita italiana.
Ma quali sono le reali intenzioni della Cina? E quale interesse in particolare può avere nei confronti dell’Italia? Marco le definisce “Ombre Cinesi” ma basta soffermarsi un solo attimo su vari aspetti per sentirsi il fiato sul collo di ciò che più che un’ombra è una presenza pesante e ingombrante ormai a 360°.
Ciò che appare una minaccia imponente è principalmente il fatto che della Cina, tutto si può dire tranne che sia una società democratica e trasparente. Non esiste la libertà di stampa e sapere che i Media cinesi abbiano instaurato una collaborazione per così dire “particolare” con quelli Italiani del calibro di Ansa e Rai, fa venire la pelle d’oca. E considerato che le fonti di informazione del Dragone dipendono esclusivamente dal Partito Comunista Cinese che ne detiene il controllo assoluto di dati e contenuti stampa oltre che essere tutti interconnessi per poter/dover fornire contemporaneamente le stesse identiche notizie, stile copia e incolla, è facile fare due conti sulla veridicità delle informazioni che ci arrivano e di quanto il sistema sia totalmente veicolato a propria immagine e somiglianza. È la stessa Ansa a dichiarare che le notizie trasmesse vengono tradotte dalla versione cinese dell’ente di diffusione diretta del Partito Comunista Cinese, e non elaborate dalla stessa Ansa che si limita semplicemente a ritrasmetterle.
La presenza cinese, ovunque, sul territorio italiano è sempre più a macchia d’olio; in pochi forse sono a conoscenza che vi sono anche quattro stazioni di polizia cinese, con sede a Prato, Firenze, Milano e Roma. Veri e propri centri di controllo, non solo virtuali, del governo di Pechino, per sorvegliare ed eventualmente punire i comportamenti, dei loro connazionali all’estero, sgraditi al regime.
L’Italia appare come il Paese dei balocchi dove investire, guadagnare, ed eludere il fisco riuscendo a traferire senza problemi, grosse somme di denaro verso la madrepatria.
Obbedire al regime del Partito Comunista Cinese e non al Papa, è un Diktat anche per la Chiesa Cattolica, il cui target da raggiungere è l’eliminazione di qualsivoglia riferimento religioso dai social media e da internet in generale.
Ciò che emerge, leggendo questo saggio, è l’incapacità del governo italiano di frenare l’espansione cinese all’interno di ogni ambito territoriale. O è forse la mancanza di volontà per un non chiaro tornaconto nazionale? Lascio al lettore il desiderio di indagare una realtà che a volte supera la fantasia più fervida.
Lettura assolutamente consigliata.
Teresa Anania
DESCRIZIONE
La Cina sta lentamente ma inesorabilmente infiltrando la realtà italiana, ponendo al centro del mirino della sua raffinata strategia – tra soft e sharp power – le istituzioni politiche italiane, gli affari, la finanza, il mondo accademico, la cultura e i Media. La minaccia è di quelle da non sottovalutare, al punto che – già nel novembre del 2020 – il Copasir, Comitato di controllo sui Servizi Segreti, lanciava l’allarme sui pericoli legati alla penetrazione cinese in molti settori della vita italiana: imprenditoriale, politico, istituzionale e anche nell’intelligence. Un segnale forte, che però finisce quasi dimenticato, presto sepolto sotto le notizie sempre più allarmanti sulla pandemia di Coronavirus. Fino a quando, il 6 novembre 2023 – con quasi due mesi di anticipo sulla scadenza ufficiale – il nuovo governo di centrodestra decide l’uscita dal contestatissimo protocollo della Nuova Via della Seta, firmato nel 2019 dal governo Conte, che aveva tra l’altro messo l’Italia nella scomoda posizione di essere l’unico tra i paesi del G7 ad averlo sottoscritto. Il libro ricostruisce la storia, le modalità e le dinamiche della silenziosa ma costante penetrazione della Cina in Italia, con particolare riferimento all’ultimo decennio e cerca di dare una risposta a una domanda che si fa sempre più urgente: riusciremo a controllare le mire espansionistiche di Pechino nel nostro Paese?
“Hong Kong – Racconto di una città sospesa”, di Marco Lupis
“Cristo si è fermato a Shingo”, di Marco Lupis
Il Male Inutile, di Marco Lupis“
I Cannibali di Mao”, di Marco Lupis
AUTORE: Marco Lupis
TITOLO: Ombre Cinesi sull’Italia – Le Mire Espansionistiche di Pechino
EDITORE: Rubbettino
EAN:9788849878516
PAGG: 158-Brossura
PREZZO: €. 16,00
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