Otto – Tutti siamo Tutti di Roberta Calandra, edizioni Croce
“Ma l’amore, anche se mal diretto, è tra quelle cose che sono immortali e sorpassano tutta quella fragile materia che saremo e siamo stati”. (cit.)
Otto: Nome, numero, simbolo di infinito … quante sono le cose che si possono dire a partire dal titolo di quest’opera, neanche riusciamo a immaginarlo. E’ il mio secondo approccio alla scrittura di Roberta Calandra e posso fin da subito affermare che non ha fatto altro che confermare le mie iniziali valutazioni.
Otto è un romanzo sui generis, trae spunto dall’omonimo spettacolo teatrale vincitore del “Premio inediti Elsa Morante 2012” . Campeggia in copertina una meravigliosa collana di perle disposta a formare un infinito. E le perle sono il filo conduttore dell’intero testo. Simbolo assoluto di femminilità legato a una triplice valenza Luna-Acqua-Donna. Considerata una tra le pietre più preziose che esistano al mondo e nonostante emblema di purezza, associate spesso a lacrime e dolori …
Otto è il numero dei personaggi di un testo che percorre la storia. Olympia e Philippe nella Francia degli anni della rivoluzione. Lei ribelle e coraggiosa in cerca di emancipazione e di diritti per le donne, lui un uomo che vive per i suoi trattati alchemici. Gabriel e William nell’Inghilterra del 1820, poeta decadente amante dell’arte, inquieto, malinconico, schivo, fragile; Gabriel attivo politicamente: così diversi, così uguali. Milena e Greta in uno dei campi di concentramento nella Germania Nazista. Milena, figura carismatica, forte, fiera, orgogliosa, in grado di opporsi e fronteggiare i tedeschi con ironia e autorevolezza. Greta, fragile, bisognosa di affetto e di protezione. E infine, con un salto temporale, giungiamo ai nostri giorni dove troviamo Elena e Giacomo, un rapporto strano, romantico , altalenante, freddo, passivo … un rapporto del nostro vivere quotidiano.
Quattro coppie legate da amori diversi come diverso è il periodo storico e il contesto in cui lo vivono. L’amore rivoluzionario, quello omosessuale, quello saffico nato forse più per bisogno di affetto e di calore umano che per puro sentimento e, infine, quello più libero ma probabilmente meno profondo e più arido di sentimento vero perché sporcato da agenti esterni e da stereotipi inutili.
E’ l’amore quindi il trait – d’union del testo che è una miscellanea di generi dal romanzo al saggio storico, dal teatro, alla spiritualità … Spiritualità di anime affini e gemelle che si ritrovano inconsapevolmente a navigare attraverso i secoli per mettere pace alla loro brama di affetto chiudendo man mano cerchi lasciati aperti da situazioni non vissute fino in fondo.
Un testo evocativo, visivo e ben curato nei minimi dettagli, con note a margine attente a spiegare periodi storici e luoghi non di conoscenza così comune e che gli amanti della storia non disdegneranno di approfondire.
Il romanzo della forza e della resilienza, della voglia di lottare e di farcela a tutti i costi, a ogni costo, della libertà, dove l’amore legato alla sua collana di perle, odiata, amata, ingoiata, è il solo a trionfare anche al di sopra della morte. Anime uguali in corpi diversi e in epoche differenti che cercano completezza e ristoro agli eventi del passato.
Roberta Calandra è un’autrice poliedrica, scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, compie una specie di miracolo circolare, infinito, una sorta di uroboro per far comprendere che alla fine tutto si ripete se nulla cambia, e lo fa con un’ immagine splendida iniziandone la stesura esattamente dalla fine, dalla nascita di due gemelli, inizio di una nuova vita, fine di un processo chiamato gravidanza …
Una forza motrice uguale e contraria domina dalla prima all’ultima pagina e una volta iniziata la lettura difficilmente ci si riesce a staccare, specie nella parte centrale dove Milena e Greta ti piombano addosso con una forza prorompente e ciclonica lasciandoti senza fiato.
Un testo coraggioso, colto, scorrevole, perfetto dal punto di vista narrativo tanto quanto linguistico e stilistico. Coinvolgente, accattivante, introspettivo, per certi aspetti illuminante, catartico e dal forte impatto emotivo ed emozionale. Non posso che complimentarmi con Roberta Calandra e consigliarne assolutamente la lettura.
Teresa Anania
Otto è il simbolo dell’infinito e questa storia parla delle infinite potenzialità della vita e della sua forza primigenia, l’amore. I protagonisti di questa lunga favola sono due, anche se si ritrovano, a loro insaputa, a rivestire i panni di otto vite diverse, amandosi costantemente attraverso i secoli.
Prima sono Philippe e Olympia durante la Rivoluzione Francese: un libertino e una rivoluzionaria.
Diventano Gabriel e William, due poeti romantici dell’800, poi Milena e Greta in un lager, per finire ad amarsi come Giacomo ed Elena, un uomo e una donna in posizione scambiata rispetto ai ruoli di partenza. Una sorta di “Orlando per 4” in salsa di Encyclopedie, una favola sull’amore, sulla passione, sulla resilienza.
AUTORE: Roberta Calandra
TITOLO: OTTO. Tutti siamo tutti.
EDITORE: CROCE
COLLANA: L’OzioSapiente
Uscita: 19.11.2020
PAGG.: 272 –brossura
PREZZO: €. 18,00
EAN: 9788864023861