Primo Miraggio di Sergia Monleone

Primo Miraggio

Sergia Monleone
Cresciuto in Piemonte, di famiglia siciliana, il commissario Primo Miraggio studia a Genova e lì intraprende la carriera in polizia. La sua vita trascorre placida, posto che tale si possa considerare l’esistenza di un uomo tanto testardo, acuto, intransigente. Adagiata sul conto alla rovescia verso la pensione, la vita del commissario collide con quella di Mirna, una donna diversa in tutto, opposta e complicata anche più di quanto il commissario pensi di essere disposto a tollerare, in un Big Bang devastante proprio perché inaspettato. Primo e Mirna sono reciproca fonte di sorpresa, gioia, preoccupazione, paura, complicità, confidenza, rispetto, considerazione e amore: due vite capovolte, sconvolte, messe sottosopra a vicenda tra le fitte maglie di una trama a tinte gialle. Perché «ciò che nasce tondo non muore quadrato. Può diventare ovale, se proprio insiste… ».

Introduzione

Incontrare una fata è facile. Il difficile è riconoscerla… le fate sono strane, impalpabili, sorprendenti. Appaiono e scompaiono nel trambusto delle nostre vite. A volte ci prendono per mano e ci accompagnano per un tratto di strada. Chi dice che non esistono non ha saputo vederle e ascoltarle.
(Anita Palmara).

Primo Miraggio ne incontra due sulla sua strada e sa riconoscerle sono Mirna e sua madre Gisele. Man soprattutto Mirna la donna di cui si innamora e che è capace di sorprenderlo ogni giorno.

Recensione

Primo Miraggio un giallo , un noir, un poliziesco? Io non saprei definirlo direi forse la somma di generi , ma soprattutto un bel libro in cui vi è tutto . Umanità perché Primo è soprattutto un uomo fragile nella sua umanità, amore se una fata si presenta sul tuo cammino e sai riconoscerla non puoi lasciarla andare, indagini su temi importanti; morti sospette all’interno dell’ospedale dove Mirna, ottimo medico lavora portano al difficile tema del traffico illegale di organi . L’induzione alla prostituzione di giovani donne per feste particolari ed estreme dove alcune di loro perdono la vita.
Sono indagini difficili e particolari per Primo che nella sua carriera ne ha viste tante, ma a volte è troppo anche per chi è un commissario di polizia.

Quella volta non era stato necessario: era tutto lì, chiaro e semplice e io, a casa avevo qualcuno per cui valeva davvero la pena non sporcarmele sino a questo punto, sino al punto da non poter più toccare nessuno di coloro che amo di più con le mani, con la bocca, o anche solo con gli occhi.
Per cui sono contento di essere riuscito a fermarmi in tempo, non fosse altro che per questo. Quei tre non avevano, e forse non avevano nemmeno mai avuto, nessuno per cui valesse la pena di non insozzarsele come erano riusciti a fare. Erano affari loro e non meritavano che io mi sporcassi le mie.

La figura del commissario Primo Miraggio per alcuni versi ci ricorda Montalbano per la sicilianità intrisa in lui , per la sua umanità ed i contraccolpi morali che subisce ogni giorno al cospetto delle brutture umane.
Un giallo costruito con sapienza, riesce a contenere tutti gli aspetti della vita: il dolore, il passato difficile di Mirna che torna con contraccolpi non da poco ,temi sociali che scuotono le coscienze del lettore e, per me che non sono più una ragazzina mi portano alla memoria fatti tristemente avvenuti, leggerli ammetto che mi ha dato uno scossone perché a volte senti cose al telegiornale, ma è come se fossero lontani da te , poi leggi un ottimo libro che mette in discussione anche la tua coscienza di cittadino .
In una scrittura fluida ma non semplice, con la ricercatezza letteraria Sergia Monleone riesce a creare una storia che avvince il lettore dalla prima all’ultima pagina. I personaggi sono parte della storia come un gioco di scatole cinesi , uno necessario all’altro per lo sviluppo armonico della storia.
La genitorialità ,altro punto focale che l’ottima autrice affronta, il riuscire a costruire famiglia vera allargata, ma dimenticavo qui entra in gioco la seconda fata…

Conclusioni

Scrivere gialli polizieschi a volte sembra sia una strada molto battuta, ma Sergia Monleone è riuscita ad andare oltre, a costruire una storia credibile e piacevole senza fermarsi alle indagini ma andando ad indagare nella personalità e psicologia dei personaggi da lei creati , al lettore arriva tra le mani una storia non un giallo .
Oltre che consigliarlo ovviamente agli amanti del genere, io andrei oltre è un libro da leggere per chiunque ami leggere storie ben scritte, credibili e piacevoli da leggere. La magia delle fate non può lasciarvi indifferenti.

Voto

5/5

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Recensione di Elisa Santucci

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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