Putin, l’angelo di Dio di Giovanni Boschetti, edito Brè edizioni
“Unica protagonista di quel teatro che è la guerra: la Morte! Ridanciana, sghignazzante e maleodorante, saltella in ogni dove portandosi via le vite che tocca.”
Se leggere il presente e cercare di comprenderlo risulta sempre alquanto difficile, oggi forse lo è ancor di più. Ci sono logiche che ci sfuggono e che rifiutiamo, mille domande senza risposta, ci resta soltanto il dolore e il senso di impotenza dinanzi a immagini di una guerra senza fine che fanno inorridire.
Avere tra le mani un libro dal titolo “Putin, l’angelo di Dio” su una copertina singolare, è una sfida alla curiosità e ad un ulteriore tentativo di capirne di più.
So benissimo che per lo scrittore Giovanni Boschetti non dev’essere stato indolore affrontare in queste pagine l’orribile mostro della guerra, per offrirci una visione completa della stessa, pur da diverse prospettive. Lo fa con competenza ed eleganza, evidenziando l’illogicità dei comportamenti dei protagonisti e l’impossibilità di esser dalla parte giusta di una guerra quando milioni di esseri umani vengono uccisi.
Il compito di dibattere sul conflitto è affidato a due figure angeliche, Khranitel e Salathiel, che accompagnano gli uomini nella loro vita per accudirli e farli crescere nella conoscenza. Sono loro a riportare i pensieri di artisti e uomini politici e le diverse opinioni sulla controversa figura di Putin, la cui vita viene ripercorsa in ogni fase, seguendo con attenzione la formazione, la carriera politica, la spiritualità, l’ispirazione filosofica.
Sarà proprio la condivisione del pensiero del filosofo Ivan Ilyin, a indurre Putin a ritenere che la Russia moderna sia stata intaccata dal virus dell’Occidente iniquo, corrotto e immorale.
È l’ovest che ha reso l’umanità schiava del consumismo, e spetta all’est frenare “quella corsa forsennata verso la chimera della libertà assoluta dell’individuo”.
Chi è allora Putin? Senz’altro un “uomo forte, decisionista, il moderno zar che riunirà sotto la bandiera delle due teste d’aquila il mondo slavo ortodosso: il vero difensore della cristianità, l’eroe del nuovo mondo.”
Putin, come seguace del principe Vladimir, indica la cristianizzazione come matrice identitaria del Paese, della sua forza e del suo protagonismo storico.
Per i russi l’Ucraina è una parte inseparabile della Russia, è la loro patria spirituale.
Sono i vasti capitoli dedicati alla guerra Russia–Ucraina quelli più coinvolgenti, che stringono il cuore in una morsa e fanno sussultare, perché l’orrore è reale, anche attraverso testimonianze immaginarie di madri, padri, soldati, figli di nessuno, bambini sequestrati dai mercanti di morte. Ci sono le mille domande senza risposta, i perché di Pavel, di Aleksandr, il sangue degli innocenti, l’eroe che prova ribrezzo per se stesso e pagine in cui anche la signora Morte, tutta vestita di nero con il suo grande cappuccio, si commuove di fronte al bimbo che va alla ricerca della sua mamma.
Ci sono tre visioni distinte degli epiloghi di questa guerra, dalla fratellanza fra i popoli in guerra che giungono ad un completo accordo di Pace, a quella che vede l’affermazione del capo delle terre dell’est, l’Angelo di Dio, che ha ridato speranza al mondo credente, inducendo molti uomini a ripensare alla propria vita e alla propria spiritualità.
Le riflessioni dell’Autore sulla guerra e sulla fine dell’uomo sono un ulteriore invito a fermarci a pensare al nostro cammino, ai valori in cui crediamo, alla necessità di ritrovarci, abbandonando la stupidità che ci fa diventare bestie feroci e l’indifferenza che annulla la presenza dell’altro.
Maria Teresa Lezzi Fiorentino
I protagonisti del romanzo sono due figure angeliche: Salathiel e Kranithel. Dibattono sulla guerra in atto, risultato della globalizzazione, con le sue false libertà e le sue false conquiste, e soprattutto del tentativo dell’est di arrestare l’avanzata di questo processo, responsabile della cancellazione delle identità culturali e religiose. L’autore, tramite i suoi Angeli, che riportano il pensiero di terzi, fra cui anche esimi artisti e uomini politici, esprime opinioni diverse e contrastanti sulla controversa figura di Putin e sottolinea come l’Ucraina sia considerata dalla Russia la sua patria spirituale, una parte inseparabile di sé. Una disamina spietata che enuncia gli errori dell’Est e dell’Ovest, senza distinzioni e senza pregiudizi. Conoscere l’altrui è indispensabile per comprendere i motivi degli avvenimenti, il che non significa giustificarli. Una condanna a una guerra inutile, come tutti i conflitti. Ostilità che non porteranno né vincitori né vinti, ma solo vittime.
Autore: Giovanni Boschetti
Editore: Brè
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 28 giugno 2022
Pagine: 134 p., Brossura
EAN: 9791259702159
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