Ricordati di viverla di Francesco Criniti

Ricordati di viverla

Francesco Criniti
Quante volte ci lamentiamo per piccoli problemi che spesso ingigantiamo? Quante volte ci fermiamo davanti ad un ostacolo e, per colpa dello stesso, abbandoniamo il nostro progetto dicendo addio al nostro obiettivo? In questo libro troveremo le risposte appropriate grazie alle diverse testimonianze di persone che, nonostante siano state colpite e condizionate da malattie limitanti, sono riuscite a trovare la soluzione: adesso amano la vita, apprezzano le piccole cose e ringraziano ogni giorno per essere vive. Francesco Criniti ha la fortuna di incontrare quotidianamente queste persone speciali, dalle quali riceve quel tanto che vale più di qualsiasi cosa materiale, e lo trasferisce al lettore con le parole dei protagonisti e alcune esperienze a livello personale.

Introduzione

«O vergine cogli l’attimo che fugge.
Cogli la rosa quando è il momento,
che il tempo, lo sai, vola,
e lo stesso fiore che sboccia oggi,
domani appassirà».


Attraverso i versi di Robert Herrick, Francesco Criniti ci pone di fronte all’eterno dilemma dell’uomo: vivere, nonostante tutto…o morire.
La morte non è solo quella fisica ma, assai più frequentemente, quella spirituale, emozionale, è assenza di voglia di vivere. La risposta di Francesco è straordinariamente vera, perché frutto della sua personale esperienza umana e professionale: “…io voglio osare, voglio scrivere questo libro, cercando il più possibile di trasmetterti le mie emozioni e tutto ciò che la vita e «loro» mi stanno regalando in ogni istante. Ora è arrivato il momento di stendere il mio braccio e prenderti per mano, vieni con me

Recensione

Ci sono opere che non si riescono a catalogare, narrazioni che partono da vicende personali ma non sono autobiografie, che parlano di storie ma non sono romanzi, che affrontano tematiche scientifiche senza essere saggi.
“Ricordati di viverla” di Francesco Criniti è proprio così, è un territorio popolato da persone reali che mettono a disposizione le loro fragilità per testimoniare che ogni esistenza ha in sé un senso per essere vissuta, che non esistono stereotipi di dignità rispetto al vivere e che ognuno, a modo suo, ha un ruolo, anche se talvolta non lo svolge garantendo a se stesso felicità ma facendola fiorire negli altri, incredibilmente.
Luna, meraviglioso personaggio che si racconta in uno dei capitoli, è al centro di una galassia in amore simbiotico con la sua stella Bruno, e poi c’è Anna, dal nome da combattente, forte come una roccia per il bene dei suoi figli e Viom che ha diviso la sua vita in “un prima e un dopo” la sua malattia e come un supereroe, non ha paura di niente e di nessuno, non conosce ostacoli, ha una visione ottimistica nei confronti del suo avvenire.
Francesco è la voce narrante di questo “abbandono alla vita”, esponendosi innanzitutto in prima persona, attraverso la propria storia, le scelte, le paure, recitando i suoi mantra “Pensa a tutta la bellezza che è ancora rimasta attorno a te e sii felice” , regalandoci le sue citazioni “Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. Provaci per una volta”.(Mordecai Richler).
“Ricordati di viverla” ispira un diverso modo di guardare il dolore, ma anche la gioia e la speranza: gli occhi di chi si sente parte di un progetto, prendendo e dando energia in un mutuo scambio di soffio vitale.
Potrebbero sembrare tematiche stereotipate ma l’approccio non è per niente buonista: la penna dell’autore è infatti pervasa di una profonda conoscenza in campo sociologico e psicologico, che emerge quando si parla di abilità potenzianti, di programmazione neurolinguistica o di meccanismi postulanti della gratitudine, affrontati però in modo semplice e diretto, con l’intento di fornire strumenti dialettici, per migliorare la qualità della vita.

Conclusioni

Alcuni libri arrivano quando se ne ha bisogno…e questa iniziazione letteraria dell’autore calabrese è uno di quelli.
In un momento storico così incerto, nel quale ogni essere umano è giocoforza invitato ad essere diffidente verso gli altri per proteggere la propria incolumità fisica questo libello, parola dopo parola, arriva diretto ai nostri dubbi e alle nostre paure.
“Vale la pena vivere? E’ un diritto di tutti? Chi deve essere lasciato indietro? Qual è il vero ruolo dell’amore e della generosità? Esiste un diritto alla dignità della sofferenza?”
Sono solo alcune delle domande che Criniti si pone: domande alle quali nei giorni del Covid 19, più che mai, dinnanzi alle tante terribili immagini di dolore, ci siamo fatti più volte.
E non ha importanza che lo stile del giovane educatore non sia perfetto, o che ci siano imprecisioni nel testo: ciò che rende un libro un bene prezioso è la capacità di entrare nei nostri pensieri e in contatto con i nostri fragili cuori!

Voto

4/5

Recensioni di Rita Scarpelli

Pubblicato da Rita Scarpelli

Sono Rita Scarpelli e vivo a Napoli, una città complessa ma, allo stesso tempo, quasi surreale con i suoi mille volti e le sue molteplici sfaccettature. Anche forse grazie a questa magia, da quando ero bambina ho amato la lettura e la scrittura . Nonostante gli studi in Economia e Commercio mi abbiano condotta verso altri saperi e altre esperienze professionali, il mio mondo interiore è sempre stato popolato dai personaggi e dalle storie dei libri che leggevo e ancora oggi credo fortemente che leggere sia un’esperienza meravigliosa. Parafrasando Umberto Eco, “Chi non legge avrà vissuto una sola vita, la propria, mentre chi legge avrà vissuto 5000 anni…perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Lo scorso anno ho vissuto l’esperienza incredibile di pubblicare il mio romanzo di esordio “ E’ PASSATO”, nato dalla sinergia dell’ amore per la scrittura con la mia seconda grande passione che è la psicologia. E poiché non c’è niente di più bello di condividere quello che ama con gli altri, eccomi qui insieme a voi!

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