Riderò come non avessi mai pianto, di Alice Silvia Morelli

Riderò come se non avessi mai pianto, Alice Silvia Morelli.

Se il cuore piange , tu con le sue lacrime disegna un sorriso!

Ho letto questa silloge poetica con il tempo dovuto, assaporando verso dopo verso lo stato d’animo dell’autrice che, a mio avviso, è stata molto coraggiosa nel porgerci questo calice di intime emozioni.

Devo essere sincera, ho respirato molto dolore tra le pagine di Alice Silvia Morelli, più volte mi sono commossa e altrettante volte ho interrotto la lettura per prendermi qualche pausa.

E’ una poesia vera, cruda, tangibile che ha fatto cadere ogni maschera lasciando scoperta l’anima. D’altronde l’apparenza riempie sempre spazi vuoti che vantano infinite inconsistenze.

Tema principale è il passato, non tanto generoso, che come un’onda violenta riconduce in riva ricordi e pensieri che minano quella preziosa libertà conquistata con immensa fatica.

“ Ero felice almeno mi sembrava. Inspiegabilmente mi trovai catapultata in un tunnel di un profondo rosso. L’anima mi va a pezzi. Nessuno mi sente. Soffoco. Ancora il passato. Basta .. sorridi”.

Si parla di un amore violento, che vuole soffocare la dignità, che vuole strappare a un sentimento puro il proprio profumo. Amore che piega, che ferisce, che vorrebbe distruggere ciò che non riesce a possedere completamente.

“ Tu sei mia lo sarai per sempre anche se non vali niente”.Pensando di essere superiore non si accorge di essere superato da colei che sottovaluta”.

Un amore malato che di amore nulla sa! Un’illusione che offusca la mente e che ci immerge in un contesto dal quale difficilmente si riesce ad emergere. La nostra poetessa per fortuna, dopo un naufragio, riaffiora in superficie, più bella che mai e saluta il mondo e la vita con il suo meraviglioso sorriso.

“ Ritornerò più forte di prima, perché bisogna prendersi il tempo di sbiadire i pensieri. Io ci vivo in questa vita . Ci voglio provare. Quanta vita in così tanto mare”.

Come Ulisse che torna a casa, dopo il suo lungo e travagliato viaggio, così la speranza trova rifugio tra i meandri della mente di Alice. A rendere possibile questa pace dell’anima sono stati quei sentimenti puri e sinceri che, come lucciole nella notte, accendono il sentiero della rinascita. Sto parlando dell’amicizia, quella vera, dei luoghi cari incisi nel cuore, dell’ importanza della famiglia, dell’amore che solo una madre può dare e ricevere da un figlio.

“Malaga è tornare bambina sento il calore di una carezza dimenticata. Mondello. Non possono essere i pensieri a dividermi con la mia terra. L’amicizia. La nostra fu quella inaspettata che guardò dritto al cuore. A mia figlia. Rinforzati,con l’eco del mio amore. Ho bisogno di stringerti in un abbraccio infinito, per poter sentire il suono del ritmo del tuo cuore”.

La scrittura è elegante, scorrevole e diretta; abbattiamo lo stereotipo che la poesia non è per tutti! Il linguaggio di Alice è accessibile a qualsiasi lettore, ognuno, senza troppa difficoltà, può immedesimarsi nel mondo dell’autrice e sentire questi versi come qualcosa di intrinseco alla propria vita.

Molto gradevoli le numerose immagini che accompagnano ogni lirica, conferendole quel tocco di completamento, nonché perfezionamento. Anche la cover assume un ruolo determinante in questo approfondito e particolarmente studiato quadro interiore.

Unica critica, se così si può definire, è la presenza di alcuni brani in prosa inseriti all’interno della raccolta.

Gli scritti sono di notevole importanza (Sara, Triangolo d’amore, Amalia …) però, a mio avviso, si sarebbe potuta dare una collocazione diversa, o alla fine o all’inizio della silloge o addirittura in un contesto nuovo. Ovviamente è soltanto una mia considerazione che può essere condivisa o meno.

Concludo questa mia recensione facendo i complimenti all’ autrice e consigliando la lettura del suo libro:

“ Riderò, come se non avessi mai pianto”.

Titolo : Riderò come se non avessi mai pianto

Autore : Alice Silvia Morelli

Editore : Damster

Prezzo : € 10

Alice Silvia Morelli di origini palermitane, vive a Bologna, sin da giovanissima inizia a comporre poesie e pensieri che riflettono il tessuto sociale che la circonda. Per un lungo periodo interrompe questa sua vocazione, per riprenderla di recente,mostrando maturità e coinvolgimenti emotivi ma al tempo stesso molto razionali. Nel 2017, patrocinata dal comune di Bologna, presenta la sua prima raccolta di poesie ” Riderò come se non mai avessi pianto”, raccolta contro il femminicidio, ispiratosi a fatti reali. Intervistata dalla scrittrice Marcella Nigro. Nel 2018 patrocinata dalla Regione Emilia Romagna si propone nel corso di un salotto letterario dal titolo ” Passione e pregiudizio” dove espone altri suoi scritti affrontando anche i temi dell’omofobia e adoloscenza.Pubblica una parte di poesie per edizioni “Pagine”, dal titolo “Ispirazioni”. In seguito sempre per edizioni Pagine, con il titolo Emozioni. Alice Silvia Morelli continua ad alimentare e nutrire la passione per la letteratura, trasmettendo al lettore l’amore per la vita, e quanto quotidianamente esiga amore da noi.

La descrizione del libro

“Alice è uno scarabocchio in fondo ad un cestino, senza senso e né destino. Lettere ingarbugliate che se razionalizzate, ancor di più le ammazzate. Ecco chi è Alice, una bambola di carta, frase sconnesse ed inchiostro sbiadito. Quando un bel dì, un tenero gattino fece cadere quel pallino cosi ruzzolando, cambiò il destino, un enigma da decifrare, frase sconnesse e colla tra le dita, ci voleva coraggio per dare un senso a quel foglio accartocciato, ma il dolore non riusciva a frenare. Allora decise che per guarire, i primi passi doveva fare. Forse delle lacrime posson bastare, ma si sa che l’acqua al foglio fa male. Così riprese e da lì inizio a capire che la cosa più brutta che nessuno vuol fare è mettersi nudo e confessare. Lei non aveva paura, dritta e stirata voleva tornare. Ma quelle frasi non riusciva a capire, inchiostro rosso e colla tra le dita, che sarà mai tutta questa fatica? Quello che è stato ormai è andato, se ti diranno che sei sgualcita, fai un sorriso, non farci caso questa è la vita. Se volete sapere come è finita, leggetela in strofe è la mia vita”.

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