Sagome visionarie
L’autore
Marcello Antelao, classe 1981 è nato e cresciuto a Ronco di Gussago. Lavora come impiegato di una nota azienda di servizi. Da sempre amante della letteratura e del cinema, esordisce nel 2009 con il giallo storico “Whitechapel 1888”. I suoi racconti compaiono in svariate antologie, tra cui Giallobirra e la collana noirshot di Milanonera web press. Con “Sagome Visionarie” si cimenta per la prima volta con il mondo della fantascienza.
Introduzione
Un fantasy la cui trama include un’indagine che appassiona il lettore visto che ha ad oggetto argomenti importanti come la lotta alle sette, che inquadrano le menti di chi ve ne fa parte e i sentimenti come l’amicizia e il coraggio che possono aiutare chiunque a superare i momenti più bui della propria vitaAneddoti personali
No amo i fantasy ma se leggerete questo romanzo probabilmente cambierete ideaRecensione
L’astronauta Frank Aldini durante una missione sul suolo marziano ha un bruttissimo incidente a seguito del quale scopre di avere dei poteri paranormali che superano di gran lunga la fantasia, così non riuscendo ad accettare questa sua nuova condizione decide di rifugiarsi nel suo paesino natio dove conosce Alice una ragazza enigmatica e con un passato orribile alle spalle, fugge dalla famiglia che fa parte di una setta di orientamento apocalittico. I due cercheranno di essere la spalla l’uno dell’altro e nella corsa verso la libertà affiorano sentimenti di forza e di coraggio che regaleranno grandi speranze a coloro che si accingono a leggere questo romanzo.Insomma un romanzo ben scritto e lineare ricco di situazioni e ambienti dettagliatamente descritti che regalano al lettore grande pathos e suspense grazie ad una trama ben articolata e fitta di avvenimenti non sempre scontati. In particolare ho apprezzato, che nonostante si tratti di un fantasy, si parla di argomenti come le sette che indottrinano i loro adepti escludendoli dalla società e dal mondo e poi mi ha emozionato e fatta riflettere il coraggio dei protagonisti disposti a tutto pur di difendere la propria vita dai condizionamenti altrui e, quindi ho gradito l’intento dell’autore di dar voce ad un delicato problema sociale come quello delle sette, ma soprattutto il coraggio che hanno determinate persone quando riescono a mettere da parte le proprie sofferenze pur di sopravvivere.
Conclusioni
Un romanzo che merita assolutamente di essere letto se volete leggere un fantasy al di fuori del classico schema perché regala emozioni e pathos.Voto
Citazioni
La luce era abbagliante. Pareva pervadere la materia, rimbalzando sulla sabbia biancastra per poi moltiplicarsi in un pullulare di ammiccamenti laddove la luce si scontrava con minuti cristalli presenti nella sabbia fine. Più oltre, in lontananza scorgeva quella che aveva tutta l’aria di essere una catena montuosa, si ergeva dalla terra in un’onda sinuosa e puntuta che ricordava le fauci di un immane creatura. Aldini percepiva tutto questo e anche qualcosa di più: una distinta percezione di movimento. Non avrebbe saputo indicare come, ma vedeva la terra scorrere sotto di sé. La sua era una visuale dall’alto, era come se sorvolasse quelle lande misteriose da un’altezza che stimò esser tra i cinque e i sei metri dal suolo. La terra scivolava sotto di lui, in un caleidoscopio di marroni, di ocra e ancora di sfumature di bianco e grigio. Non pareva esserci altro per chilometri, solo terra riarsa e deserto. Aldini registrava tutti gli elementi alla ricerca di un qualche dettaglio in grado di dare collocazione a ciò che stava vedendo. Dunque, sabbia. Potrebbe trattarsi di un qualche angolo di deserto, magari di quello del Gobi o di quello del Sahara? No, l’estensione geografica, dal suo privilegiato punto di vista, lo faceva propendere più per la seconda ipotesi, eppure… Eppure c’era qualcosa di sbagliato.