San Lorenzo, una delle notti più magiche dell’anno…

A grandi sorsate mi ubriacavo di stelle…
(G. Apollinaire)

Tutti, grandi e piccini, in ogni parte del mondo sanno che la notte di San Lorenzo è la notte delle stelle cadenti; la notte dei desideri espressi e della speranza di vederli realizzare.

Dal punto di vista scientifico sappiamo che agosto è il mese in cui maggiormente si assiste al passaggio di uno sciame di meteore che è possibile osservare a occhio nudo, le Perseidi, da tutti conosciute come stelle cadenti.

Come nasce invece il mito legato ad un fenomeno scientifico?

I Greci identificavano le stelle cadenti come le scintille provocate dal carro del sole che Fetonte rubò al padre, Apollo, fino a che Zeus irato per l’enorme scompiglio causato, lo fulminò. Per i seguaci di Zoroastro, le Perseidi altro non erano che streghe e demoni in fuga. A Sparta invece, rappresentavano il segnale che gli Dei inviavano per indicare la conclusione del regno del monarca del momento. Nell’antica Roma ogni tradizione pagana subì il rimpasto con quella cristiana. Il mese di Agosto, dedicato all’Imperatore Augusto, il 10, giornata clou delle Perseidi, era consacrata a Priapo, Dio della fertilità maschile. Le stelle cadenti rappresentavano il suo sperma che, goccia a goccia, cadendo sulla terra rendeva fertili i campi assicurando l’abbondanza dei raccolti. L’avvento del Cristianesimo modificò la consacrazione del Dio Priapo attribuendone il culto a San Lorenzo, il cui nome Lorentia rimandava alla Grande Madre, Dea della fertilità femminile. Le stelle cadenti, così,identificarono le scintille dei carboni ardenti sui quali San Lorenzo, martire cristiano venne bruciato a soli 33 anni proprio il 10 di agosto.

Giovanni Pascoli che perse l’amato padre proprio nel giorno di San Lorenzo, gli dedicò la poesia intitolata “X Agosto” e nella quale si rivolge direttamente al Santo.

X Agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.


Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.


Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.


Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…


Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.


E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

Qualunque sia l’origine, ciò che sicuramente continuerà ad accomunare gente di ogni età e di ogni dove, è il desiderio di poter vedere quante più stelle cadenti possibili, con la speranza che ogni sogno possa diventare realtà…

E allora tutti in spiaggia, in montagna, in campagna, lontano dalle luci cittadine,col naso all’insù, possibilmente abbracciati alla persona amata, ad attendere il passaggio di quelle stelle cadenti che afferrando i desideri di ognuno di noi diventino promotrici e custodi di liete novelle…

Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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