Sc e la maledizione del terzo occhio
Introduzione
Questo libro è una fan fiction ispirato a Herry Potter, presente anche al Salone Internazionale Del Libro di Torino. Maghi, incantesimi e fantasia non mancano di sicuro!Aneddoti personali
Premetto sin da subito che il fantasy non è il genere che prediligo, ma adoro le sfide e ho deciso di cimentarmi in una lettura per me alternativa.Recensione
Siamo in Inghilterra, in una scuola per maghi frequentata da un gruppo di studenti che animano il tran tran quotidiano con scherzi magici, piccoli scontri e divergenze, tipiche della loro età. Protagonista della storia è SC, una strega dalle attitudini singolari, con la possibilità di vivere più vite e con l’onere di compiere una missione: aiutare le persone che le ruotano intorno a migliorarsi e a progredire, una “mental witch” dunque. Non solo. È munita di un elemento aggiuntivo, il terzo occhio, che le consente di prevedere eventi futuri, pericoli compresi. Elemento ritenuto da SC a volte troppo ingombrante, il terzo occhio per lei risulta in ogni caso decisamente indispensabile… A mio avviso, la narrazione è un po’ lenta e, per i non appassionati del genere, inizialmente risulta essere quasi un po’ faticosa, anche se, a tratti, è alleggerita da momenti divertenti e vivaci. Trapelano in ogni caso valori importanti e fondamentali, come quello dell’amicizia, della consapevolezza, dell’amore, dell’accettazione delle diversità, dei rapporti familiari a volte in contrasto. Sicuramente una bella lettura da consigliare prevalentemente ad un pubblico giovane.Conclusioni
Pur essendo personalmente poco avvezza a questo tipo di narrativa e nonostante, a mio avviso, il libro sia particolarmente consistente, la lettura risulterà assolutamente piacevole agli amanti del genere.Fabiana Manna
Citazioni
“Lei si ribellava a esso e viceversa. Era una lotta interiore tra sé e sé. Il terzo occhio non poteva permettere che lei abbandonasse il mondo della magia. Doveva cercare di cambiare le cose.”