In un mondo ormai dominato dalla tecnologia sempre più all’avanguardia, è realmente pensabile l’esistenza di cyber omicidi?
Daniele Segretari è un poliziotto della Dia al quale viene recapitata una busta bianca e anonima, contenente una documentazione che attesta alcune “falle nella sicurezza di pacemaker e defibrillatori cardiaci impiantabili, gli ICD, la loro vulnerabilità agli attacchi hacker e le conseguenze nefaste che ne derivano.” In particolare, un paragrafo evidenziato dal mittente recita: “Pacemaker a rischio. Hacker potrebbero dare una scossa mortale.” Due giorni dopo, il 4 maggio 2013, Ferruccio Pianalti, personaggio notoriamente subdolo e privo di scrupoli, viene ritrovato cadavere a bordo della sua auto subito dopo essersi sottoposto a un controllo periodico del suo ICD. Inizialmente, il decesso sembra debba essere attribuito a cause naturali, ma Segretari, poliziotto astuto e ligio al suo dovere, comincia a seguire una serie di indizi che “sembrano funzionali a coinvolgere nell’indagine le persone da bruciare.”
La pista degli hacker, lo conduce in particolare alla scoperta di “Scarpe Scarlatte”, “un’associazione semiclandestina, strutturata su tre livelli. La parte pubblica accessibile a tutti. Quella segreta riservata a un gruppo ristretto. Infine il triumvirato che muove le pedine: D’ora Farinati, Margherita Montecchi e Marisa Chiari.”
In una sezione, accessibile solo a pochissimi utenti, si trova l’elenco degli inquisiti per reati sessuali e dei porci accertati, ma non denunciati dalle vittime. Ogni nome era accompagnato con una foto e una scheda con le abitudini e i luoghi frequentati. Il gruppo svolgeva un’attività di intelligence al confine della legalità, spesso oltrepassato. Violava siti privati e istituzionali. Con il nickname “Warrior”, il gruppo aveva diffuso in rete le fotografie di politici, artisti, manager, preti e paperoni lombardi presunti pedofili. Ad ognuno di loro era dedicata una scheda con nome e cognome, professione, età, numero di cellulare, indirizzo di casa, e-mail, reddito, conto corrente e descrizione dei reati commessi. Né polizia né carabinieri si erano dannati l’anima per indagare. I pervertiti non avevano fiatato. Nessun blog aveva ripreso e rilanciato l’argomento e a carico degli anonimi guerrieri non era stata depositata querela. Giornali e televisioni avevano ignorato la notizia. “Scarpe Scarlatte” invitava le forze dell’ordine a non concedere tregua ai maiali e spronava la magistratura a non applicare attenuanti e a dimenticare la pietà. Proponeva per i vermi schifosi la castrazione, il soggiorno in celle con sodomizzatori seriali, l’impalamento.
Emergono ancora traffici di armi, trasporti illegali di rifiuti tossici, desiderio di vendetta, bugie. Intrighi e ombre affiorano e si concretizzano come il pane quotidiano di persone apparentemente insospettabili e irreprensibili.
La penna di Antonio Grassi è elegante e sofisticata. La descrizione dei personaggi precisa e dettagliata: fisicità, tratti caratteriali ed emotivi, inclinazioni e attitudini, pregi e difetti sono esposti sapientemente. Lo stesso vale per gli ambienti e i luoghi in cui tutta la vicenda si snoda: da Crema, a Milano, a Francoforte, a Roma e a Bologna, nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio è narrato con abile meticolosità e maestria. Un romanzo che abbraccia e si sofferma su una notevole serie di problematiche. Un thriller sui generis dai risvolti interessanti e assolutamente moderni di cui consiglio vivamente la lettura.
Fabiana Manna
Titolo : Scarpe Scarlatte
Autore : Antonio Grassi
Editore : C.A.SA.
EAN : 9788894234213
Prezzo : € 18
Antonio Grassi giornalista e scrittore. Ha pubblicato due pamphlet su questioni ambientali: Terre di frontiera (1993) e Forte apache e dintorni (1998). E autore dei romanzi Macramè (2002), L’erba del diavolo (2004), Il cuore batte ancora (2007), Vernice fresca (2013). L’investigatore Daniele Segretari è il protagonista degli ultimi romanzi.
La descrizione del libro
Sabato, 4 maggio 2013, un trafficante di rifiuti tossici muore appena uscito dall’ospedale, dopo il controllo semestrale dell’ICD che ha inserito nel petto. È un decesso all’apparenza naturale. Da questa morte si sviluppa una storia che si snoda tra Crema, Milano, Roma, Bologna, Francoforte, Abidjan in un vortice di morti sospette, donne desiderose di giustizia, hacker che violano sistemi informatici. E poi il dubbio che a uccidere il trafficante sia stato un segnale lanciato da un computer portatile e inviato al suo ICD. Una storia di device sanitari vulnerabili, esportazione illegale di rifiuti tossici, traffico d’armi, anarchici, amori tragici e travolgenti. A tirare le fila della vicenda, Daniele Segretari, poliziotto della Dia, che mira ad essere giusto, equilibrato, temperante, ma che il lavoro ha reso trasformista, impostore, subdolo. Al suo fianco Flavia, manager in carriera, enigmatica e risoluta. E infine Scarpe Scarlatte, associazione misteriosa impegnata a farsi giustizia da sé e a vendicare le donne molestate e stuprate.