Autore: Fausto Brizzi
Titolo: Se mi vuoi bene
Editore: Einaudi
Collana:Super ET
Anno: 2016
Pagg.: 264
Prezzo: €. 12,00
Diego Anastasi è il protagonista principale e l’Io narrante del romanzo. Avvocato quarantacinquenne, separato e padre di due figli, che si trova a fare i conti con una malattia subdola e spesso sottovalutata: la depressione. Argomento delicato affrontato con ironia e con leggerezza al punto che la capacità di sdrammatizzare gli eventi rischiano forse di risultare un po’ superficiali. L’argomento trattato è forte ma fatto col sorriso. La depressione viene raccontata in prima persona facendola diventare quasi uno dei personaggi del romanzo. Vengono scardinati i vari tabù legati al male oscuro e partendo da ciò si toccano varie tematiche che si intersecano con brillante maestria; affetto, amore, amicizia, solitudine, morte, tristezza, felicità, sogni infranti, sconfitte e vittorie. Si parla di genitorialità, di suicidi, di psicanalisi e di omosessualità. Una pagina dopo l’altra ci si trova immersi in una miscellanea di sensazioni, sentimenti ed emozioni. Un romanzo che ti fa ridere e sorridere, ti fa riflettere e ti intristisce. E il tutto avviene con estrema naturalezza. Diego è avvolto quotidianamente da un vortice che rischia di travolgerlo rovinandogli per sempre la vita, fino all’incontro casuale con Massimiliano, un ex poliziotto, gestore del “Negozio di Chiacchiere” , un concentrato di bontà, umanità e buoni propositi. Piano piano inizierà a comprendere quanto è complicato essere d’aiuto agli altri e la sostanziale differenza che esiste tra voler bene e fare del bene. ……“Non conta voler bene alle persone, conta far loro del bene. L’atavica e risaputa differenza tra il dire e il fare non è solo proverbiale. Fare del bene è l’unico motivo per cui siamo stati mandati su questo pianeta. Esistono uomini che fanno del bene, altri che fanno del male, altri ancora che non fanno niente. Forse non sarete d’accordo, ma io ritengo questi ultimi i più pericolosi ed inutili.”…….. Diego, inizierà ad aiutare gli altri inscenando e programmando incredibili strategie che, soprattutto all’inizio, avranno un effetto boomerang rimbalzandogli contro, ma le cose presto cambiano e pur assumendo l’esito non considerato, finiranno comunque per essere d’aiuto ai vari destinatari. E’ un romanzo che si legge d’un fiato, scorrevole e ben scritto, che ti fa riflettere. Nulla è lasciato al caso a partire dalla copertina, la ciambella di salvataggio è la metafora perfetta a riassumere l’intero romanzo.
Teresa Anania
Fausto Brizzi (Roma, 1968) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Con il suo film d’esordio Notte prima degli esami ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento. Tra le altre sue opere: Ex, Maschi contro femmine, Com’è bello far l’amore, Pazze di me. Per Einaudi ha pubblicato Cento giorni di felicità (2013 e 2017), tradotto in Francia, Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Israele, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia, Turchia, Australia, Se mi vuoi bene (2015 e 2016), Ho sposato una vegana (2016 e 2017) e Se prima eravamo in due (2017).
TRAMA:
Esiste una sottile ma fondamentale differenza tra «voler bene» e «fare del bene». Purtroppo Diego Anastasi se ne accorge soltanto quando ha quasi quarantasei anni, un matrimonio alle spalle e una depressione nuova di zecca in corso. Scopre infatti che tutte le persone che ama non hanno tempo per lui e per le sue paure. E capisce che nemmeno lui si è mai davvero occupato di loro. Decide allora di adoperarsi in modo attivo per i suoi cari. Il risultato è inevitabile: con la precisione di un cecchino distrugge l’esistenza di ognuno di loro. O forse no.
«La scatoletta dalla quale avevo estratto la pasticca riportava, in rosso e blu, il principio attivo, la fluoxetina, che a dispetto del nome non era un coadiuvante efficace nella battaglia contro la carie, ma il mio alleato contro il malumore. 20 mg incapsulati di ottimismo. Senza neanche Mary Poppins che mi sorrideva e mi aiutava a inghiottire la pillola».