Dopo i grandi successi degli ultimi anni, Lorenzo Marone, torna in libreria con il suo nuovo libro “Cara Napoli” edito da Feltrinelli, in uscita e disponibile da giovedì 08 novembre 2018.
TRAMA:
Lorenzo Marone non è solo uno scrittore di romanzi di successo, è anche un acuto osservatore di tutti i piccoli e grandi fatti di cronaca della sua città: Napoli.
“A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana” – Luciano De Crescenzo
Dalla leggenda della sirena Partenope alle celebrazioni in onore di Totò, passando per l’arteteca e Higuaín, una guida molto sui generis a una città che, mai come adesso, è al centro dell’interesse del grande pubblico, sul piccolo e grande schermo e in libreria. Una lettura per napoletani e non. Perché Napoli è una filosofia di vita, una continua e stupenda contraddizione: forse comprenderla ci aiuterà a vivere meglio.
Autore: Lorenzo Marone
Titolo: Cara Napoli
Editore: Feltrinelli
Collana: Varia
Uscita: 08.11.2018
Pagg: 171-Brossura
Prezzo: €.15,00
EAN: 9788807492440
Lorenzo Marone nasce a Napoli, dove tutt’ora vive con la moglie Flavia e un bassotto di nome Greta. Laureato in Giurisprudenza, esercita l’avvocatura per quasi dieci anni, mantenendo parallelamente un’intima attività di scrittore. Un giorno smette di fare l’avvocato, si trova un lavoro come impiegato in un’azienda privata e comincia a spedire i suoi racconti. Suoi sono i libri Daria (La gru, 2012), Novanta. Napoli in 90 storie vere ispirate alla Smorfia (Tullio Pironti, 2013), La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015) e Magari domani resto (2017), Un ragazzo normale (Feltrinelli 2018) Di se stesso scrive: «Amo i cani e tutti gli animali, corro tre volte a settimana, ascolto musica in ogni momento del giorno, soprattutto di gruppi rock italiani semisconosciuti, leggo la sera a letto, in genere testi di autori contemporanei, ho difficoltà a lasciare un romanzo a metà, sono molto freddoloso, adoro il cinema e le persone curiose, mi fanno paura i ragni, e per prendere l’aereo mi devo imbottire di calmanti. Preferisco la birra al vino, il salato al dolce, il cioccolato fondente a quello al latte, e i cattivi rispetto ai finti buoni. Mi piacerebbe saper cucinare, ma sono una frana, come in ogni attività manuale. Però so farmi scrocchiare la schiena con un solo movimento».
Teresa Anania
Fonte: www.ibs.it