Segni oltre la finestra, Sabrina Ginocchio. Bonaccorso editore.
“Aprire un libro è come spalancare una finestra: lo sforzo è minimo, il risultato … da vedere con i proprio occhi.”
Cito dalla prefazione le ultime frasi che condivido pienamente.
La finestra … Già in copertina vedo una donna seduta davanti a una parete su cui si stagliano due finestre, l’una più grande dell’altra. Che fa? Le osserva? Guarda il paesaggio che s’intravede anche a distanza?
Il titolo dovrebbe indicarmi qualcosa, ma ho le idee confuse quanto le aspettative, perché non so proprio cosa aspettarmi. Non so se sto per leggere una raccolta di racconti, una metaraccolta, un romanzo breve. Leggo di segni e disegni, di storie di donne e di ponti. Non mi resta che sfogliare il libro per dare uno sguardo d’insieme, alla ricerca di una verità che in parte sarà solo mia. L’indice mi rivela le tre sezioni in cui è strutturato il lavoro:
- Il potere dell’istante
- La matrioska dei racconti
- Metamorfosi
Ecco, si parla ancora di racconti. Intanto, scorrendo le pagine, mi sono già lasciata affascinare dai disegni in bianco e nero, che si affacciano tra i testi, e incuriosire dai caratteri tipografici che lasciano individuare la presenza di lettere.
Non mi pongo più domande, ora devo soltanto gustarmi la lettura.
Una piacevole sorpresa mi attende: la storia ruota intorno a una giovane donna, Margherita, che racconta la sua vita, in particolare il periodo vissuto in carcere, con un ritmo incalzante, con una serie di colpi di scena che danno l’idea dell’effetto domino. Una lettera per lei da parte di una sconosciuta dà l’avvio a una comunicazione singolare. Silvia, insegnante di italiano in pensione, vuole arginare la sua noia con la corrispondenza epistolare.
Sarebbe tutto semplice e la storia finirebbe qui, in un fiume di parole tra le due, ma Margherita non ha nessuna voglia di parlare, né con le compagne di cella, né di scrivere all’aspirante amica di penna. E qui scatta la strategia della docente, con la quale empatizzo immediatamente: cogliere ogni possibilità comunicativa, agganciarsi a qualunque segno. Se la ragazza ama disegnare, Silvia partirà proprio dal suo disegno per inventare un racconto e le parole che hanno preso l’avvio dal segno tornano ricche di nuovi significati. C’è l’incontro tra le due, con tutte le sfumature della vita.
“In carcere qualsiasi piccolo gesto si amplifica.
Spedire una lettera equivaleva a fare un viaggio.”
Mi vien da elencare tanti buoni motivi per esprimere il mio piacere di leggere il libro di Sabrina Ginocchio:
- L’abilità narrativa dell’autrice
- la struttura prescelta, con la cornice che tiene insieme i singoli racconti
- l’idea dei racconti che si sviluppano dai disegni
- le lettere che accompagnano i racconti
- l’idea di riscatto, quando hai qualcuno intorno che erige non barriere ma puntelli di salvezza,
- Margherita con la sua dote per il disegno e il mutismo con cui reagisce alla convivenza
- la bellissima figura di Silvia, amica di penna, abile stratega della comunicazione, che si ostina a tessere una rete comunicativa funzionale
- l’alleanza tra donne in carcere
- l’io narrante a sorpresa, che amo particolarmente, quando a raccontarsi sono oggetti, animali, malattie, … frutto del saper ascoltare per poterne cogliere l’animo, penetrare nei segreti, dare voce a chi non l’ha.
“Sua moglie, preoccupata, dal suo comportamento, gli fece fare varie visite e presto la diagnosi arrivò: Donato aveva me. …
Vi prego, vi scongiuro aiutatemi! Trovate la cura, trovate la medicina.
IO, voglio sparire.”
“Segni oltre la finestra” è un libro che conquisterà il pubblico dei lettori di varie fasce d’età. Potrebbe essere utilizzato anche come testo di narrativa nella scuola secondaria, nei laboratori di lettoscrittura. Quanti spunti di riflessione potrà offrire alle classi!
“Tirai lo sciacquone, l’acqua scivolò nel water portandosi via i miei rifiuti, peccato che non esista una catena da tirare per eliminare i rifiuti della vita.”
Una catena no, ma la scrittura, cara Margherita, come tante altre forme espressive, ti darà lo stesso risultato.
Buona lettura a tutti.
Maria Teresa Lezzi Fiorentino
SEGNI OLTRE LA FINESTRA è una sorta di pellicola, un film che scorre senza intoppi, regalando la luce del bianco e dell’azzurro, “ganci” fondamentali che costellano tutta la struttura narrativa, nel buio della sala di proiezione. È una storia di molte donne, e, si sa, le donne sono bravissime a creare ponti. La stessa finestra del titolo lo è: un ponte verso Altro, verso gli altri, le donne. La finestra come varco, tramite simbolico tra il nostro sguardo – quello di chi narra – e lo sguardo delle persone che calpestano la nostra stessa terra…” (tratto dalla Prefazione di Paola Peretti)
Autore: Sabrina Ginocchio
Curatore: Antonio Seracini
Editore: Bonaccorso Editore
Collana: Narrativa Bonaccorso
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 29 febbraio 2024
Pagine: 176 p., ill. , Rilegato
EAN: 9788874403417