Sembrava bellezza, Teresa Ciabatti

Sembrava bellezza, Teresa Ciabatti

Sembrava bellezza, Teresa Ciabatti. Candidato al Premio Strega 2021, edito Mondadori.

Recensione a cura di Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 26 gennaio 2021
Pagine: 240 p., Rilegato
EAN: 9788804735243

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Trama

Ad accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po’ di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent’anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia – dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate –, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un’eterna ragazza. Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell’inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un’affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l’attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile: una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell’ambra.

Teresa Ciabatti

Teresa Ciabatti, nata e cresciuta a Orbetello, vive a Roma. Dopo la laurea in lettere moderne ha frequentato la scuola Holden di Torino.
Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo Adelmo, torna da me (Einaudi Stile libero) dal quale è stato tratto il film del 2005 L’estate del mio primo bacio. Successivamente scrive: I giorni felici (Mondadori, 2008), Il mio paradiso è deserto (Rizzoli, 2013), Tuttissanti (Il Saggiatore, 2013). Nel 2017 viene pubblicato La più amata (Mondadori), il libro viene proposto al premio Strega 2017 e arriva tra i finalisti.
Ancora, tra i suoi testi si ricordano: Matrigna (Solferino, 2018) e Sembrava bellezza (Mondadori, 2021). Collabora con “Il Corriere della Sera” e con “la Lettura”.

Recensione

Quel volto che s’affaccia in copertina, seminascosto da un sipario, è il preludio di una narrazione singolare, che desta subito curiosità e interesse e ti trascina senza darti tregua. Difficile interrompere la lettura una volta aperto il libro.
Senti le pagine che scorrono da sole, gli occhi faticano a reggere lo sforzo, i pensieri si inchiodano: passato e presente, immagini che si sovrappongono e poi si liberano.
La voce narrante è quella di una scrittrice di successo che si racconta, in quella che appare come una lunga confessione, un monologo interiore in cui ama coinvolgere a volte i lettori, altre Anita, la figlia, o Federica, l’amica, che ricompare nella sua vita dopo trent’anni di silenzio.
È tutto un susseguirsi di “io, tu, le amiche di ieri, l’emarginazione, il successo, l’ambizione, il rimpianto, le
delusioni e il desiderio di rivalsa sempre presente, quello che si perpetua negli anni”.
È come un ventaglio che si apre per far scorrere in rapida successione immagini di donna in tempi diversi che, quando a un tratto si ferma per cogliere l’istante, si sovrappongono, senza perdere in nitidezza. Sono figure umane che viaggiano nel tempo del ricordo, insieme a un crogiuolo scoppiettante di emozioni, mentre si disvelano particolari della storia a ritroso nel tempo.
Livia, sorella di Federica, è quel miracolo di bellezza che continua a svolazzare a cinquant’anni come se il tempo per lei si fosse fermato. È intorno a lei che ruota la narrazione, il cardine del mistero che si annida tra le pagine e che bruscamente viene svelato. Ci sono segreti inconfessati …

“Le immagini che risalgono dall’inconscio non sono forse accadimenti censurati? La seconda possibilità di riparare al passato?”
“Fermiamo il tempo, dilatiamo l’istante, facciamogli prendere tutte le forme possibili.”


All’assenza di dialoghi si contrappone quello ininterrotto ma solo interiore, un avanti e indietro con la memoria, ricostruzione correzione dei ricordi: il suo rapporto conflittuale con la figlia, le sue paure, il sé bambino- adolescente-donna che si confronta con Anita.


“Di mia figlia ho valutato male altezza, peso, resistenza. Proiezione inesatta. In lei cerco me stessa, mi ritrovo.”


Rifiuti degli amici, rifiuto da parte della figlia. Una faccenda personale di espiazione. Un mea culpa che si ripete.
È con Federica però che ha più conti da pareggiare.


“Fermiamo l’istante: due donne, l’una in carriera, l’altra priva di realizzazione professionale. Una vita trascorsa a separarle per ricongiungerle nello stesso precipizio.”


“Rimani, dice lei afferrandomi per il braccio. So che significa la stretta … solitudine, futuro sconosciuto che incombe, quel sovrapporsi, fondersi, sommarsi per formare un unico individuo forte, meno spaurito.”
“Sono diventata scrittrice per questo: inventare, sistemare.”


“Sembrava bellezza” conquista, e la “bellezza” è facile da trovare in ogni passo del libro, come della vita, in quel film che ci vede protagonisti, con un pubblico sempre nuovo.

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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