Può un viaggio cambiare la vita, scacciare i demoni che hai dentro e tornare rigenerate? L’anima di questo bel romanzo è proprio questo il cambiamento , uscire da sé stesse e ricominciare a vivere.
Sette secondi possono cambiare la vita? Il romanzo di Caterina Ambrosecchia , tratta temi importanti , tutti racchiusi nel tempo dilatato di una vacanza in Grecia , di quattro donne diverse per estrazione e personalità , a prima vista non hanno nulla in comune, conosciutesi al corso di pilates nel piccolo centro dove vivono , decidono di partire insieme per una vacanza nella meravigliosa Grecia , era il 1994 e Myconos non era ancora il centro turistico ambito dai ragazzi di tutto il mondo. Sotto il sole cocente greco , con le sue spiagge ventilate e con la storia che si respira ad ogni angolo , le quattro ragazze Elena, Alessandra ,Annamaria e Silvia trovano una diversa dimensione di sé stesse. I drammi del passato ti fanno diventare quella che sei, ognuna di loro ha grandi dolori da sedimentare, e questo viaggio farà uscire fuori la loro vera essenza.
Era il 1994 colonna sonora di questa vacanza è Sette Secondi di Youssou ‘Ndour, le accompagna in ogni dove .Con i loro zaini strapieni si imbarcano a Brindisi , per raggiungere la loro meta. Sono poco più che sconosciute, ma forse è proprio questa la scelta vincente, è più semplice mettersi in gioco con chi conosci da poco. La voce narrante è Elena probabilmente quella con l’anima più leggera, vuole solo dimenticare un amore perduto.
Giorno dopo giorno vengono fuori i traumi della loro vita, Il femminicidio mancato di Anna Maria che spiega la cicatrice che lei nasconde per vergogna, ma l’atmosfera vacanziera, la gentilezza di un ragazzo che la corteggia, e le regala un bikini da portare con orgoglio, le permette di accettare la sua cicatrice.
Annamaria aveva scoperto la differenza tra l’essere e l’apparire e aveva avuto la dimostrazione che un uomo può magicamente rendere leggero ciò che non lo è.
Alessandra studentessa con una famiglia ingombrante che chiusa nel suo provincialismo, non le permette nè di vivere nè di crescere, in un locale scopre la sua vera inclinazione sessuale, scopre di essere attratta dalle donne e si vive questo momento.
L’eutanasia tema difficilissimo e dibattuto in ogni dove, un malato terminale ha il diritto di scegliere di morire e non soffrire più? E può chiedere di farlo alla propria donna e compagna di vita? Il dolore, il senso di colpa, il rimpianto è tutto racchiuso in un tatuaggio che Silvia sfoggia, ed al mulino decide di accennarne ad Elena , ma la ragazza non riesce a reggere il peso di queste rivelazioni così pesanti e lascia cadere la cosa.
La notte trascorse tra mille interrogativi. Alla fine un’inquietudine profonda mi colse all’alba. Dormivo da poche ore, ma mi svegliai con l’ansia di voler andar via da quell’isola il più presto possibile. Non mi appartenevano quelle storie, non volevo farne parte.
Elena probabilmente, la meno problematica, lei soffre solo per un amore perduto, crea un rapporto di empatia con Silvia ma forse quasi lo subisce, lei vuole solo risolvere le sue manie , non se la sente di prendere su se stessa il dolore altrui .Ma è qualcosa che provocherà in lei rimpianto anche a distanza di anni.
Il passato di ognuna pesa in maniera assordante su ognuna di loro, hanno alle spalle dolori importanti , traumi subiti , un dolore che impedisce loro di vivere pienamente e serenamente la propria vita.
La Grecia con i suoi colori, i suoi sapori, le sue atmosfere magiche cambia loro la vita per sempre. Le ragazze, si attirano ma a volte quasi si temono e si respingono per poi trovare quell’intesa, che le aiuta ad uscire da sè stesse-.
Tornano alla loro vita cambiate, ed ognuna di loro prenderà la propria strada, senza incontrarsi mai.
Non so se ci rivedremo una volta tornate a casa, ma dobbiamo prometterci che un giorno ci ritroveremo su quest’isola, ci vedremo ai mulini, come quella notte. Dobbiamo giurarcelo qui, ora è un impegno che prendiamo io e te. Di che parli, quando? Non so quando sarà, magari tra uno, dieci, vent’anni, non importa promettimi solo che ci rivedremo ai mulini, per favore. E’ l’unica cosa che ti chiedo.
Un romanzo emozionale, entra nel cuore delle donne, mette l’accento su quelle ferite che è difficile rimarginare, tocca in maniera elegante e quasi impercettibile, dei temi focali della nostra società. Le ragazze le ami tutte, nella loro diversità e modo di vedere la vita. Ognuna secondo le proprie peculiarità personali cerca di uscire da sé stessa. Un atto di coraggio decidere in sette secondi di unirsi al trio per Elena che ha le sue manie, le sue superstizioni è quasi un segno del destino. Le donne con la loro forza e voglia di vivere nonostante tutto è l’anima di questo bel libro.
Ne consiglio con entusiasmo la lettura, per me un romanzo empatico che mi ha portato nei paesaggi greci, non raccontati ma dipinti con le parole, ero con loro a Myconos , al mulino ho sentito sulla pelle la paura di Elena ed il senso di liberazione di Silvia . Donne forti che sono riuscite in viaggio ad estraniarsi dalla loro vita consueta ed a ritrovare la forza per superare i loro dolori.
Titolo : Sette secondi
Autore : Caterina Ambrosecchia
Editore : Gelsorosso
Collana : Cardi
EAN: 9788898286720
Prezzo : € 14
Caterina Ambrosecchia è nata a Matera, dove vive e insegna Scienze umane e swwociali e Psicologia. Laureata in Filosofia presso l? Università degli Studi di Bari, ha pubblicato Sedano 40, una raccolta di aforismi e brevi racconti, e Ibraforever, un manuale sul mondo del calcio e della scuola. La donna giusta, il suo romanzo d’esordio edito sempre da Gelsorosso, è stato un successo editoriale, finalista al premio Rende Book Festival.
La descrizione del libro
Quattro giovani donne al loro primo viaggio insieme in Grecia: Silvia, alta, bionda, con una perdita non ancora risolta; Annamaria, occhi azzurri sfuggenti, tratti duri, nordica quanto basta per immaginare origini lontane e una cicatrice che nasconde una ferita ben più profonda; Alessandra, la più giovane, scura, bella, con un naso importante e uno sguardo da bambina spaventata, difficile da decifrare per tutti (lei compresa); infine Elena, ventotto anni, la più riflessiva, con piccole manie nevrotiche, che vuole lasciarsi alle spalle un amore interrotto. Con il loro zaino pieno all’inverosimile, approdano a Mykonos, nella confusione e nella calca vacanziera. Quella terra affascinante, spazzata dalle raffiche di vento e riarsa dal sole, diventa il luogo di partenza per intraprendere un cammino inaspettato dentro loro stesse, nel tentativo di liberarsi dal proprio passato e dalle proprie paure. Le protagoniste si cercano, si raccontano, si affidano e talvolta sfuggono le une alle altre, provando ad alleggerire un ingombrante bagaglio contenente tutto ciò che negli anni si è accumulato nelle loro complicate vite. Pian piano nuove identità di delineano, vecchi segreti si svelano.