Sice Angeli Caduti di Fernando Santini

Sice Angeli Caduti

Fernando Santini
In una sera di settembre, Stefano Gilardi, un poliziotto a cui mancano pochi mesi per andare in pensione, guarda la trasmissione Chi lo ha visto insieme alla moglie e viene colpito dalla notizia della scomparsa di una ragazza di quattordici anni, Gloria Vinci. Quella ragazza gli ricorda due adolescenti scomparsi e poi trovati morti molti anni prima. Nella sua mente le similitudini tra i due casi sono inquietanti e questo lo porta a chiedere l’aiuto di Marco Gottardi, con cui aveva lavorato venticinque anni prima.
La SICE cerca di capire se vi sia un collegamento tra i due casi così distanti nel tempo e quello che viene scoperto è raccapricciante: ci sono almeno altri venti casi che presentano situazioni simili e qualcuno ha fatto di tutto per impedire che venissero fatte indagini.

Fernando Santini
Da lettore accanito ha scoperto il gusto della scrittura tre anni fa iniziando a pubblicare romanzi in self publishing. Dopo queste esperienze ha deciso di dedicarsi a romanzi polizieschi in cui ci sia una forte componente di emozioni e di azioni.

Introduzione

Dove attecchisce il male e fin dove può arrivare la perversione? Quali meccanismi mentali scatenano la malvagità? Può l’essere umano, dotato di un’intelligenza superiore, provare gusto e piacere nell’infliggere gratuite sofferenze a un suo simile e per di più se indifeso e innocente? Purtroppo, l’ultimo quesito trova risposta affermativa…

Recensione

È il settembre 2017 quando Marco Gottardi, vicequestore che comanda la SICE, la Squadra Investigativa Crimini Efferati, viene contattato da Stefano Gilardi, ispettore capo della polizia, prossimo al pensionamento, che sente la necessità di confrontarsi con l’amico. Stefano, guardando il programma “Chi l’ha visto?”, scopre che è sparita una giovane ragazza di quattordici anni, Gloria Vinci, e non può fare a meno di collegare questa tragica vicenda a due casi di scomparsa ai quali ha lavorato 14 anni prima. Pare che il modus operandi sia il medesimo: i ragazzi sono spariti dopo che sono stati visti salire spontaneamente su un’auto di grossa cilindrata e in più avevano caratteristiche comuni: occhi chiari, capelli biondi e lentiggini. Visi d’angelo… I primi due ragazzi furono ritrovati morti, con evidenti tracce sia di natura sessuale che fisica.
“Due particolari mi colpirono in modo incredibile. Entrambi i corpi presentavano una scheggiatura della quarta costola nella parte destra della scatola toracica. Gli esperti ipotizzarono che i carnefici avessero colpito con un oggetto appuntito il petto dei due giovani. Come se volessero perforare il polmone destro. L’azione deve essere stata effettuata con una violenza tale da provocare anche la scheggiatura di una costola. Inoltre, su entrambi i corpi il polso sinistro era stato fratturato. Le analisi portarono a ipotizzare che la rottura fosse avvenuta a seguito di una torsione violenta dell’arto. “
Ma che cosa è accaduto dal 2004 al 2017? Partono le ricerche ed emergono altri casi di scomparse che presentano le medesime analogie. Di alcuni di loro sono stati ritrovati i cadaveri, di altri non c’è alcuna traccia. Le indagini continuano e portano gli investigatori a fare scoperte tanto insolite quanto agghiaccianti.
“Le scomparse sono avvenute nelle province di Roma, Milano e Torino. Questi ragazzi sono scomparsi in periodi specifici dell’anno. Sempre tra il 13 e il 20 settembre o tra il 15 e il 20 marzo. (…) I ragazzi sono scomparsi poco prima dell’equinozio autunnale o primaverile e i corpi sono stati ritrovati poco dopo il solstizio invernale o estivo. E questo mi fa pensare che possa trattarsi di un qualche tipo di setta che compie i suoi riti collegandoli ai cicli solari.”
Ancora una volta il reparto SICE verrà sostenuto dall’organizzazione segreta ARCO, Azione Repressiva Criminali Omicidi che, con le sue modalità poco ortodosse, contribuirà a stanare personaggi insospettabili facenti parte di sette dedite alla pratica di sacrifici umani e insabbiamenti volti a depistare le indagini.
La scrittura di Santini si presenta sempre scorrevole e lineare. La storia è ben strutturata e la linea di demarcazione tra la fantasia e la realtà è talmente sottile che quasi si fa fatica a scindere le due cose. L’autore, con estrema abilità, ci conduce quasi con mano sull’orlo di un baratro infernale che travolge il lettore in un vortice di emozioni dal quale non è semplice divincolarsi. Santini sa scrutare a fondo l’animo umano, le sue debolezze, le sue paure, le sue frustrazioni, la sua viltà. Ma sa scorgere ed evidenziare anche il coraggio, la determinazione, la forza d’animo, la prodezza.
Un dualismo perfetto, che vede contrapposti il bene e il male, in una imperitura e costante lotta. Una lettura che mi è piaciuta molto, e che consiglio vivamente.

Conclusioni

Il male si può nascondere ovunque, spesso non ha segni particolari e non lo si può scorgere tra la folla. È una caratteristica insita in ogni essere umano, indistintamente. Sta a noi imparare a gestirlo…

Citazioni

“Il fatto che l’uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature; ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle.” Mark Twain

Recensione di Fabiana Manna

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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