Titolo: Storia di un alito di puzzola
Autore: Vincenzo Calò
Editore: David & Matthaus
Anno: 2015
Pagg. 78
ISBN: 9788869840371
Acquistabile mezzo mail a info@davidandmatthaus.it
“Storia di un alito di puzzola” … Sfido chiunque a non storcere il naso davanti a questo titolo. Poi inizi a leggere e man mano che vai avanti cominci anche a comprendere il perché l’autore abbia scelto proprio questo titolo. La puzzola può essere un animale simpatico ma è nota a tutti per il suo fetore. Secerne infatti un secreto maleodorante tutte le volte che sente di essere in pericolo. Non fa altro, quindi, che “attaccare per difendersi”; e in un certo qual modo è ciò che l’autore fa con questa raccolta di liriche o prose in versi, una sorta di poesia moderna ben lontana dagli schemi tecnici e dai canoni classici cui siamo abituati. Si dà libero sfogo alle emozioni suscitate dal vivere quotidiano e attuale, attraverso una vera e propria denuncia sociale che va capita, percepita e interpretata. E’ come essere una voce fuori dal coro, una coscienza singola contro la collettività, un grillo parlante il cui alito, al pari di una puzzola, emana cattivo odore, l’odore “cattivo” della lealtà e della sincerità, l’odore che infastidisce i perbenisti e quanti preferiscono girarsi dall’altro lato nascondendo per praticità e convenienza, la testa sotto la sabbia. L’odore nauseabondo degli scomodi meccanismi celati dietro le masse abituate a soccombere al volere dei poteri forti e dei colletti bianchi, dietro le false promesse e le oasi nel deserto derivanti dall’omologazione ad ogni costo. Dell’avere e dell’apparire prima dell’Essere. E’ questo che fa l’autore, si getta a capofitto contro il marciume di una società della globalizzazione che non si esime dal gioco sporco pur di raggiungere il target prefisso. La sua è una vera e propria protesta e la fa in un modo particolare, tra le righe, urlando la verità senza mezze misure, con uno sguardo attento e attraverso un linguaggio diretto e a tratti ironico, senza regole o convenzioni, ma esprimendo le sue riflessioni più profonde in maniera originale e con uno stile ricercato. Man mano che scorri le pagine ti accorgi dell’esistenza di una chiave di lettura che deve essere colta, una sorta di codice, tra le liriche , da decifrare, mettere insieme e rileggere in sequenza prescindendo dal resto dei versi, e che insieme formano, frase dopo frase, un microcosmo di emozioni e sentimenti abilmente velati e che il primo impatto di lettura, forte e di non semplice comprensione, riesce nell’intento geniale di far guardare senza vedere…
Teresa Anania
Vincenzo Calò è nato a Francavilla Fontana (Brindisi) nell’82. Diplomatosi come ragioniere, ha al suo attivo molti riconoscimenti letterari. Nel 2011 ha pubblicato una raccolta di poemetti dal titolo “C’è da giurare che siamo veri…” per Albatros/Il Filo Editore, nel 2014 la silloge “In un bene impacchettato male” grazie alla deComporre Edizioni, nel 2016 “Storia di un alito di puzzola”, una raccolta ipercontemporanea di versi anch’essa, per la Winx Edizioni (ordinatela pure scrivendo a info@davidandmatthaus.it). In campo pseudogiornalistico cura servizi promozionali tra arte, cultura e filosofia spicciola: per esempio, conduce assieme a Giuseppe Di Summa il programma webradiofonico “Le letture che non ti aspetti”, trasmesso via Spreaker; collabora principalmente col periodico romano “L’Attualità”, la testata online “Roma Capitale Magazine” e nel tempo libero con il blog “Suoni del Silenzio”, opera del cantautore Antonio Di Lena. Si è cimentato in rappresentazioni teatrali e musicali: ha partecipato come comparsa a due cortometraggi; assieme al primo responsabile dell’ass. socio/culturale Koinòs, Antonio Maria Karelias Ferriero, si è esposto su YouTube con la serie “Cazzeggiando in sospensione”, curando un laboratorio (sperimentale) psico/culturale e, sempre per conto della Koinòs, è l’artefice della Poesaggistica, più nello specifico di “All’anima di… Francavilla!”. Trattasi di una “passeggiata col poeta” per le vie del suo paese d’origine, per mezzo della quale ripropone tutto ciò che gli frulla da una vita nella testa, condizionato dal contesto urbano, purché ascoltato da concittadini e turisti davvero curiosi. Dal 2017 intrattiene i bambini animando le piazze italiane nelle vesti del pagliaccio Vincent, grazie alla realtà circense “Anthony and Vincent Show”, fondata anch’essa con Antonio Di Lena. Inoltre ha contribuito alla sceneggiatura di un film non ancora prodotto ed è l’amministratore del gruppo fb di “Reading Mania”: un’occasione come poche per essere presi in considerazione al fine di organizzare reading letterari, con la partecipazione di vari scrittori a singoli e singolari eventi.
TRAMA:
Accozziamo con orrori indefiniti, con ciò che siamo, da sistemare, anche poeticamente, a costo di ravvivare prese in giro (peraltro infinitamente premature). C’era una volta l’impressionante fatto d’incontrarci, d’incassare una bella sensazione e niente più, tra torri formate da proprie concezioni che vanno rimesse in ballo, che si custodiscono per non dare la benché minima idea di fragilità ai passanti non ancora preda della coscienza civile.