Storia ed evoluzione delle radio libere oscurate dai network. La radio a Teano.
Introduzione
“Storia ed evoluzione delle radio libere oscurate dai network” è un piccolo saggio che ripercorre la storia della radio dalla sua invenzione fino ai giorni d’oggi , soffermandosi sul glorioso periodo delle radio libere locali, in particolare le radio che trasmettevano nella zona di Teano e della provincia di Caserta.Recensione
“Amo la radio perché arriva dalla genteEntra nelle case e ci parla direttamente
Se una radio è libera ma libera veramente
Piace anche di più perchè libera la mente”
(Eugenio Finardi)
La canzone di Finardi risale al 1976 il periodo in cui nasceva in Italia il fenomeno delle radio libere, cioè le emittenti radiofoniche che sorsero dopo le sentenze del 1974 e del 1976 della Corte Costituzionale che davano facoltà ai privati di trasmettere dapprima via cavo e poi, con la definitiva sentenza del 1976, finalmente anche via etere. Da allora le radio libere che in principio avevano avuto una diffusione in ambito locale poterono trasmettere su tutto il territorio nazionale.
Il libro scritto da Gennaro Rino Loffredo spiega bene l’evoluzione che ha avuto la radio nel corso degli anni: dalla prima trasmissione del segnale fatta da Marconi da un capo all’altro dell’Oceano Atlantico , alla diffusione delle trasmissioni radio nell’Italia fascista affidate in monopolio all’URI ( che diventerà EIAR e infine RAI) , dal ruolo fondamentale che ebbero le radio clandestine durante la seconda guerra mondiale, agli anni ’50 e ’60 del novecento quando sembrava che l’importanza della radio fosse in declino oscurata dall’avvento della televisione, fino alla rinascita negli anni ’70 e ’80 con la liberalizzazione delle trasmissioni via etere e con la nascita di una miriade di radio libere che danno nuova linfa vitale al settore radiofonico.
Gli intenti delle radio libere soprattutto nei primi anni sono i più disparati. Alcune danno molto spazio alla musica indipendente e alle dediche, altre ai notiziari locali, altre ancora hanno una connotazione più politica ( si pensi a Radio Radicale ), altre radio come Radio Maria si dedicano alla diffusione del pensiero religioso.
Personalmente, quando penso alle radio libere mi viene sempre in mente il bellissimo film su Peppino Impastato che nella Sicilia martoriata dal fenomeno mafioso lanciava il suo grido di allarme e di libertà proprio attraverso i microfoni della sua radio libera.
Loffredo non si limita soltanto a fare la storia della radio, ma descrive puntigliosamente anche come è fatta una radio dal punto di vista tecnico, ci spiega quali frequenze vengono utilizzate e qual è la normativa che regola questo importante mezzo di comunicazione (le già citate sentenze della Corte Costituzionale, la legge Mammì, la legge Gasparri).
Ma l’intento precipuo dello scrittore è quello di ricordare una stagione gloriosa delle radio libere nella zona del Casertano e soprattutto nella piccola città di Teano, che negli anni ottanta vedrà una fioritura di radio senza precedenti. Da radio Uno Teano a Radio Achab, da Radio Incontro a Radio Ghibli, Loffredo rende omaggio allo spirito pioneristico di tutte queste emittenti che, con pochi mezzi e tanto entusiasmo e fantasia, diedero voce ai giovani di allora che così potevano parlare liberamente dei loro gusti musicali, sportivi, culturali, delle loro tendenze politiche e anche di problematiche sociali.
Purtroppo i costi sempre più pressanti e pesanti di gestione di queste piccole realtà locali che non avevano alle spalle un editore che le sosteneva materialmente e l’avvento dei grandi network ha portato alla fine defintiva di queste emittenti che hanno rappresentato un fenomeno importante anche di crescita culturale e di mentalità per una intera generazione di giovani.