The Outsider di Stephen King

Il tanto atteso ritorno di Stephen King. Un altro immenso e straordinario capolavoro.

Jon Ritz, in una tranquilla serata di luglio, porta a spasso il suo cane nel parco di Flint City e si ritrova a fare una macabra scoperta: accanto a una panchina di granito ricoperta di sangue giace disteso sulla pancia il cadavere con la gola squarciata e un ramo che gli fuoriesce dal retto. Il bambino si chiamava Frankie Peterson.

Dall’appendice dell’autopsia si evince: “Sono stati rinvenuti segni di denti sulla faccia di Peterson, sulla gola, su una spalla, sul torace, sul fianco destro e sul torso. Le ferite, sommate ai rilievi fotografici della scena del crimine, suggeriscono la seguente dinamica: Peterson è stato scagliato violentemente al suolo, di schiena, ed è stato morso almeno sei volte, forse una dozzina, in quella che si potrebbe definire un’azione frenetica e incontrollata. È stato quindi rigirato e sodomizzato. A quel punto Peterson era quasi certamente privo di sensi. Durante l’atto di sodomia o subito dopo, l’aggressore ha avuto una eiaculazione(…) Alcune parti del corpo di Peterson, per la precisione il lobo dell’orecchio destro, il capezzolo destro e parti della trachea e dell’esofago, non sono state ritrovate. L’aggressore potrebbe averle prelevate, insieme a una considerevole sezione di pelle all’altezza della nuca, per conservarle come trofei. Si tratta in realtà dell’ipotesi meno inquietante. L’unica alternativa, infatti, è che l’aggressore se ne sia cibato.” Una serie di testimonianze, le impronte digitali, il gruppo sanguigno e addirittura il DNA, inducono ad imputare Terence Maitland, noto come Coach Terry o Coach T, allenatore di baseball e football nonché insegnante di inglese, che viene arrestato durante una partita, alla presenza di oltre 1500 spettatori, con l’accusa di essere l’assassino del ragazzo.

Ma Maitland sembra avere un alibi di ferro. È mai possibile che la stessa persona possa trovarsi contemporaneamente in due posti differenti? Il quadro probatorio diviene sempre più contraddittorio e le indagini proseguono fino ad arrivare a diverse centinaia di chilometri di distanza per imbattersi in un altro duplice omicidio, che vede stavolta come protagoniste le due sfortunate sorelline Howard, di dieci e dodici anni, massacrate con lo stesso modus operandi. Le vicende si intersecano fino a sovrapporsi, portando il team che segue le indagini a valutare e considerare sfaccettature insolite ed inaspettate, in bilico tra possibile ed impossibile.

“Questi delitti sono stati commessi da un diverso, un outsider, che usa la nostra scienza moderna, in particolare la scienza forense, contro di noi, anche se la sua arma migliore è il nostro rifiuto di credere alla sua esistenza. Siamo stati educati a seguire i fatti, e a volte avvertiamo quasi la sua presenza quando i fatti entrano in conflitto l’uno con l’altro, ma ci rifiutiamo di seguire le sue tracce. Lui lo sa, e ne approfitta.”

Ma “lui” chi è? Chi o cosa rappresenta questa entità nella quale coesistono il male, la rabbia, l’odio, le frustrazioni?

“Si dice che El Cuco sopravviva grazie al sangue e al grasso dei bambini, ma nel nostro mondo-il mondo reale- potrebbe sopravvivere anche solo grazie a quel che pensa la gente.”

Appare così una leggenda messicana, che ci riporta all’Uomo Nero, l’alter ego di It, il pagliaccio di Pennywise: fantasia o realtà?

“La realtà è come uno strato di ghiaccio sottile, ma quasi tutta la gente ci pattina sopra tranquillamente e il ghiaccio si rompe solo alla fine.”

Il tanto atteso ritorno di King è stato premiato con un altro immenso, straordinario capolavoro. Inquietudine,terrore, curiosità e interesse, incollano il lettore alle oltre 500 pagine che scorrono veloci, altalenando tra realtà e finzione e sottolineando ripetutamente e non a caso che “l’universo non ha confini”.

La trama, perfettamente articolata, coinvolge il lettore fino ad assorbirlo completamente e a trasmettergli i corrispondenti stati d’animo e le medesime sensazioni dei protagonisti. Non solo: si evince chiaramente la volontà di King di porre sotto i riflettori il sistema giuridico americano che, pur avvalendosi di tecniche moderne e sofisticate, è risultato a volte fallace, mandando a morte innocenti o assolvendo colpevoli. Una lettura che fa molto riflettere e che consiglio vivamente non solo agli amanti del Re!

Fabiana Manna

Titolo : The outisider

Autore : Stephen King

Editore :  Sperling e Kupfer

Collana : Pandora

Traduttore : L. Briasco

EAN : 9788820066239

Scrittore statunitense. Autore di romanzi e racconti best seller che attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza, è considerato un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita – rivalità fra coetanei, tensioni e infedeltà coniugali – in momenti di terrore.
Quando è ancora piccolo, sua madre deve far fronte a grandi difficoltà, perché il padre uscito di casa per fare una passeggiata non fa più ritorno.
Nel 1962 inizia a frequentare la Lisbon High School e comincia a spedire i suoi racconti a vari editori di riviste, senza però alcun successo concreto.
Conclusi gli studi superiori entra all’Università del Maine ad Orono, dove gestisce per un paio d’anni una rubrica all’interno del giornale universitario. Nel 1967 termina un primo racconto breve a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia che riceve giudizi lusinghieri.
Sottopone Carrie alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo.
A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell’opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto all’autore. Così, a ventisei anni, Stephen King lascia l’insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore. Da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni. Nel 1971 si sposerà con Tabitha, conosciuta due anni prima lavorando nella biblioteca dell’Università.
Con un’operazione innovativa, il 14 marzo 2000 diffonderà esclusivamente su Internet il racconto Riding the Bullet. Nell’autunno dello stesso anno pubblicherà On writing: autobiografia di un mestiere, un’autobiografia e una serie di riflessioni su come nasca la scrittura.
Tra i suoi libri più noti si ricordano Shining (1976; il film, del 1980, venne diretto da Stanley Kubrick); La zona morta (1979; versione cinematografica del 1983, per la regia di David Cronenberg); Christine la macchina infernale (1983; il film, dello stesso anno, è di John Carpenter); It (1986, il film è del 1990); Misery (1987; noto in Italia con il titolo Misery non deve morire, la pellicola è stata realizzata da Rob Reiner nel 1990), Mr Mercedes (2014). Tra gli altri ricordiamo: Cuori in Atlantide (2000), La casa del buio (2002), Notte buia, niente stelle (2010), Chi perde paga (2015), Fine turno (2016), The Outsider (2018).
È del 2016 la nuova edizione aggiornata di Danse macabre, pubblicato da Frassinelli con l’introduzione e cura di Giovanni Arduino.
A Stephen King è stata assegnata nel 2003 la National Book Foundation Medal per il contributo alal letteratura americana, e nel 2007 l’Associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award.

 

La descrizione del libro

La sera del 10 luglio, davanti al poliziotto che lo interroga, il signor Ritz è visibilmente scosso. Poche ore prima, nel piccolo parco della sua città, Flint City, mentre portava a spasso il cane, si è imbattuto nel cadavere martoriato di un bambino. Un bambino di undici anni. A Flint City ci si conosce tutti e certe cose sono semplicemente impensabili. Così la testimonianza del signor Ritz è solo la prima di molte, che la polizia raccoglie in pochissimo tempo, perché non si può lasciare libero il mostro che ha commesso un delitto tanto orribile. E le indagini scivolano rapidamente verso un uomo e uno solo: Terry Maitland. Testimoni oculari, impronte digitali, gruppo sanguigno, persino il DNA puntano su Terry, il più insospettabile dei cittadini, il gentile professore di inglese, allenatore di baseball dei pulcini, marito e padre esemplare. Ma proprio per questo il detective Ralph Anderson decide di sottoporlo alla gogna pubblica. Il suo arresto spettacolare, allo stadio durante la partita e davanti a tutti, fa notizia e il caso sembra risolto. Solo che Terry Maitland, il 10 luglio, non era in città. E il suo alibi è inoppugnabile: testimoni oculari, impronte, tutto dimostra che il brav’uomo non può essere l’assassino. Per stabilire quale versione della storia sia quella vera non può bastare la ragione. Perché il male ha molte facce. E King le conosce tutte.

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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