Trappola morale. Roberta Bobbi

Trappola morale, Roberta Bobbi. La Torre dei Venti

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“Perché a volte, nei momenti più impensati, per strada, puoi sentire l’anima lacerarsi, catturata dalla storia di qualcuno che ti è appena passato accanto.”

David Grossman

Loredana, cartomante squattrinata. Elena, guardia giurata. Cosa possono avere in comune queste due donne apparentemente così diverse? C’è sempre un filo conduttore, una trama articolata appositamente studiata dal fato, dal destino o da chi per esso…

Monica Selloni è una giovane ragazza, fragile e insicura, che spesso si rivolge a Loredana per cercare di capire se Luca, il ragazzo di cui è innamorata, aldilà dei loro incontri furtivi e sadomaso, in fondo prova qualcosa per lei.

“…Non l’hai ancora capito che quella, quando ti dice che un filo invisibile unisce coloro che sono destinati a incontrarsi, indipendentemente dal tempo dal luogo e dalle circostanze, un filo che può tendersi o ingarbugliarsi ma mai spezzarsi, lo dice solo per trattenerti al telefono e farsi richiamare anche se le cose che ti ha predetto non succedono? Ti vuoi bere la storia del destino che non si compie perché c’è qualche nodo troppo stretto? Vuoi inchiodarti per sempre a una speranza dannosa che nel frattempo ti consuma i giorni e ti svuota le tasche, solo perché te lo dice con quel tono mieloso che sembra quasi sia contenta che le sue predizioni non si siano ancora avverate? (…) Questo mestiere o lo fai spremendoli all’inverosimile o è meglio lasciar perdere…”

E proprio mentre Monica cerca di contattare telefonicamente la cartomante, incrocia un’auto che corre come una furia e che le fa ribaltare la sua Nissan Micra rossa. Alla guida del mezzo c’è Elena, allertata da un antifurto di un supermercato, che non si ferma a prestare il dovuto soccorso, ma si fionda a compiere il suo dovere lavorativo, presa dai mostri di un passato che non smettono di perseguitarla, cercando una forma di riscatto sociale che pare le si presenti proprio quella sera in quel supermercato…

Decise di non attenersi alla prassi. Questa volta avrebbe contravvenuto al regolamento, avrebbe verificato di persona. Anche lei possedeva un’arma, del resto, stava infilata nei pantaloni, riversa sopra le mutande. Avrebbe finalmente di nuovo mostrato il suo valore. Quei maledetti Generali che l’avevano fatta estromettere dal Corpo sarebbero venuti a conoscenza che la marescialla su cui avevano scaricato tutte le responsabilità di un’azione mal gestita non accettava più ordini da nessuno. Avrebbe portato a compimento l’indagine e la cattura senza che loro potessero impedirlo. Avrebbe poi pensato a come giustificarsi con la Security One.”

Ma Monica, seppur ferita e stordita, riesce ad allontanarsi dalla sua auto ormai disastrata, e vaga in cerca di aiuto. E l’indomani Elena e Loredana si ritrovano al commissariato, torchiate da un investigatore che vuole sapere da loro dove si trova la giovane ragazza.

Che fine ha fatto Monica? E qual è il ruolo svolto dalle persone che le sono più vicino nel quotidiano?

Una storia non insolita, che mette in risalto alcuni aspetti conturbanti dell’essere umano e che, nonostante tutto, lascia qualche flebile speranza a un agognato lieto fine…

Vuole martellarmi la coscienza? Che ingenuo.
Non lo sa che me la flagello già da sola. Poverino. Un altro che pensa di mettermi in difficoltà trattandomi da stupida.
Eppure, è proprio lo scherno dei tipi come lui, ad aumentare la mia autostima.»
Francesca Ausili, sessantenne ridotta a lavorare come cartomante.

Elena Venanzi, ex-carabiniera estromessa dall’Arma.

Monica Selloni, giovane masochista mai sazia di maltrattamenti.

Tre donne irretite dai propri fallimenti.

In un susseguirsi di ore in cui gli eventi si accaniscono su di loro e le conducono a intersecare i loro destini, incappano in un tranello che le inchioda a una corresponsabilità che, nonostante lo zelo con cui il Commissario De Sanctis cerca di fiaccarle, negano con tutte le loro forze.

Roberta Bobbi nasce a Narni, in Umbria, nel 1964. Si trasferisce poi a Roma dove intraprende studi di recitazione e di drammaturgia. Scrive dapprima alcuni testi teatrali tra cui “Ustascia”, prodotto e messo in scena dalla Compagnia Beat 72 e “La farina del diavolo”, allestito dal Teatro Argentina. Nel 2016 pubblica, insieme a un’altra autrice, il romanzo “Da principio venne il diavolo”, firmato Agatha Beta e pubblicato da Walkabout Agency. Nel 2018 pubblica il romanzo “Velia, amorevole estetista delle salme” con La Caravella Editrice. Nel 2022 collabora con un suo racconto all’Antologia “Scritti per gioco” edito da Ronchetti Editore. Sempre nel 2022, con un altro racconto partecipa all’Antologia “Estate in cento parole” edito da Giulio Perrone.

Autore: Roberta Bobbi
Editore: La Torre dei Venti
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 15 gennaio 2023
Pagine: 160 p.
EAN: 9791280053459

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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