Un gioco da ragazzi
L’autore
Nasce a Milano il 5 giugno 1957.
Nel 1972, a 15 anni, fonda il suo primo gruppo, gli Josafat, che nel 1974 si trasformano in Champagne Molotov. Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band Trifoglio, nascono i Decibel, con cui incide nel 1978 il primo album Decibel. Dopo il singolo Indigestione disko, il successo arriva con la partecipazione a Sanremo con il brano Contessa e l’album Vivo da re, la cui title-track prenderà parte al Festivalbar di quell’anno.
Nel 1981 Enrico Ruggeri intraprende la propria carriera solista e pubblica l’album Champagne Molotov. In questo periodo Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop come Diana Est, DenHarrow, JockHattle, AlbertOne.
È del 1983 l’album Polvere e la single-track omonima si piazza al secondo posto al Festivalbar di quell’anno. Il brano Il mare d’inverno è portato al successo da Loredana Bertè, e lo impone come autore di eccellenza, aprendo gli orizzonti artistici di Ruggeri verso il genere cantautorale, pur senza rinnegare la matrice rock. Nel 1984 Ruggeri torna al Festival di Sanremo con il brano Nuovo Swing. Segue l’album Presente che è anche in gara nel Festivalbar. Nella stessa edizione sanremese, produce il gruppo emergente dei Canton, scrivendo per loro Sonnambulismo.
Tra il 1985-1986 pubblica tre lavori nel giro di diciotto mesi: Tutto scorre, il mini LP Difesa francese ed Enrico VIII. Al Festival di Sanremo 1986 ottiene il premio della critica per Rien ne va plus. Ruggeri diventa anche uno degli autori più ricercati da numerose interpreti femminili, tra cui le più accreditate sono Fiorella Mannoia e LoredanaBertè. Nel 1987 si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e UmbertoTozzi (sodalizio nato nell’ambito del progetto benefico della Nazionale Italiana Cantanti) con il brano Si può dare di più che vince la manifestazione. Segue la tournée di cui resterà testimonianza nel doppio live Vai Rouge!. Sempre in quell’anno è premio della critica a Sanremo Quello che le donne non dicono cantata da Fiorella Mannoia. Nel 1988 realizza l’album La parola ai testimoni. L’anno seguente, è la volta di Contatti che contiene il brano Il funambolo scritta insieme a Riccardo Cocciante.
Nel 1990, esce l’album Il falco e il gabbiano. Segue, l’anno dopo, il suo album di maggior successo, Peter Pan: 400.000 copie vendute in pochi mesi.
Nel 1993 Ruggeri conquista per la seconda volta il Festival di Sanremo con il brano rock Mistero. Ad esso fa seguito l’album La giostra della memoria. Sempre nel 1993 partecipa all’Eurofestival.
Nel 1994 viene pubblicato l’album Oggetti smarriti, nel 1996 l’album concept Fango e stelle e nel 1997 incide Domani è un altro giorno.
Nel 1999 Enrico pubblica L’isola dei tesori, composto in prevalenza da alcuni brani più o meno famosi scritti in passato per altri interpreti e gruppi, spesso con la partecipazione degli stessi artisti e, nel 2000, L’uomo che vola. Il 2001 è l’anno delle reinterpretazioni in stile acoustic del doppio live La vie en Rouge. Nel 2002 partecipa con la ballata Primavera a Sarajevo al Festival di Sanremo: Andrea Mirò vi figura come autrice e direttrice d’orchestra. Nel 2003, in coppia con Andrea Mirò, è ancora a Sanremo con Nessuno tocchi Caino. Esce l’album Gli occhi del musicista.
Nel 2004 in Punk prima di te, reincide i sei ottavi del primo album dei Decibel insieme a cover di brani punk e rock anni settanta di David Bowie, LouReed, SexPistols, Ramones. Sempre nel 2004 edita il primo doppio DVD dal vivo, Ulisse, per la Sony Music. Nel 2005 pubblica Amore e guerra mentre l’anno successivo è la volta di Cuore, muscoli e cervello, triplo cofanetto anch’esso diviso tra materiale edito ed inedito. A Natale 2007 esce un disco di cover natalizie dal titolo Il regalo di Natale. È del 2008 il nuovo disco di inediti Rock Show. Il 30 gennaio 2009 esce All in. Tra i brani c’è anche Incontri (Dimmi quand’è) che ha dato vita al jingle pubblicitario dell’AmaroAverna. Nell’aprile 2009 partecipa all’incisione del brano Domani 21.04.09 i cui proventi saranno devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila. Sempre nel 2009 canta nell’album di Claudio Baglioni Q.P.G.A. nel brano Lungo il viaggio. Nel febbraio 2010 partecipa al Festival di Sanremo, con il brano La notte delle fate. Contemporaneamente incide il suo nuovo album, intitolato La ruota.
All’attività di musicista e interprete, Ruggeri affianca occasionali attività di scrittore di racconti e poesie: nel 1989 pubblica La giostra (Forte Editore), nel 1994 Per pudore (Carte Segrete), nel 1998 Racconti e poesie (Stampa Alternativa), nel 2000 Piccoli Mostri (Feltrinelli), 2007 Quante volte avrei voluto (Rizzoli), 2010 Alieni: un mistero fra noi (Rizzoli), nel 2011 Che giorno sarà (Kowalski), nel 2012 Non si può morire la notte di Natale (Baldini Castoldi Dalai), nel 2014 La brutta estate (Mondadori) e nel 2016 Un prezzo da pagare (Mondadori).
Ha condotto su Italia1: nel 2006 la trasmissione Il Bivio, durata oltre un anno e riproposta nel 2007 e 2008; nel 2008 il programma televisivo, Quello che le donne non dicono, e nell’estate del 2009 la trasmissione Mistero, e nello stesso anno realizza per History Channel il documentario Le 7 vite del rock.
Fa parte della Nazionale Italiana Cantanti della quale è stato anche Presidente.
Introduzione
Gli anni di piombo, le due opposte fazioni che creano stragi e morti. Da una parte la sinistra extraparlamentare che porterà alla nascita delle Brigate Rosse, dall’altra parte il Fronte fascista, che risponderà con altre stragi ,morti e dolore.Recensione
Enrico Ruggeri, racconta quegli anni vissuti con furia da giovani presi dalle scuole, forse usati dai poteri forti per seminare morte e paura.La narrazione lucida , senza moralismi e schieramenti politici, avviene attraverso la storia della famiglia Scarrone; una famiglia borghese, padre professore universitario, madre casalinga, come spesso avveniva in quegli anni, tre figli: Mario, Vincenzo e Aurora. Un nucleo familiare allargato, la nonna materna e zia Margherita vivono nella casa accanto. E proprio partendo dalla storia dei fratelli Scarrone, l’autore narra una pagina di storia italiana buia e tragica, chi non ricorda la strage alla stazione di Bologna, gli attenti a giudici , l’attentato alla Banca dell’agricoltura, tante vittime innocenti che semplicemente si trovavano in quei luoghi. L’attività terroristica culmina con il rapimento e la morte dello statista Aldo Moro.
Due fratelli Mario e Vincenzo, diventano terroristi per caso, quasi senza rendersene conto, due schieramenti opposti e in guerra tra di loro.
Un importante simbolismo si cela dietro la scelta di porre due fratelli uno contro l’altro , schierati in due schieramenti politici opposti , sanguinari e in guerra tra loro. Una guerra fratricida che simboleggia gli schieramenti politici di quegli anni, con la politica che entra nelle scuole.
Mario si unisce alla sinistra extraparlamentare : movimenti politici che usano il furore adolescenziale dei ragazzi che frequentano il liceo. Vincenzo per contrasto si unisce al Fronte Fascista, ma lo fa più per amore verso Eleonora, che per convinzione politica.
Aurora, la sorella minore cercherà fino allo stremo, e fino alla fine di fare da cuscinetto tra i due fratelli che su detestano, non si parlano nonostante vivano nella stessa casa, siedono alla stessa tavola, hanno solo i genitori in comune, ma sono due estranei di fatto. L”immagine più forte della guerra tra loro, che si sente forte e reale in quelle pagine che raccontano gli scontri tra le due fazioni, Mario e Vincenzo in prima linea e poi il ritorno nella stessa casa.
I fatti storici sono raccontati con realismo. Movimenti terroristici gestiti da adulti, usano i ragazzini che si sentono importanti nel fare politica, e riuscire a creare quel disordine politico che sono stati gli anni di piombo.
Ruggeri attraverso la vita dei due ragazzi e dei loro amici, racconta passo per passo l’evoluzione dei movimenti terroristici, fino al loro tragico epilogo: i due ragazzi sono costretti a fuggire all’estero per evitare l’arresto.
Con gli arresti arrivano i pentiti, fanno i loro nomi anche in azioni in cui non hanno partecipato.
L’autore racconta l’inizio, la crescita, ma anche la fine, con arresti importanti, di anni bui della seconda parte del Novecento, che sono la diretta conseguenza dei disordini sessantottini.
La scuola è nel caos, anche i professori applaudono le gesta dei terroristi rossi, per poi pentirsene e negarlo anni dopo.
Sono anni importanti della nostra storia, ci portano direttamente al craxismo con le conseguenze note a tutti.
Conclusioni
Un libro , lucido, realistico sugli anni di piombo, che hanno procurato la morte di innocenti, la morte di uomini che rappresentavano le istituzioni, ma anche di persone che si trovano nel luogo teatro della strage per puro caso. La famiglia Scarrone rappresenta la tipica famiglia borghese di quegli anni, con i figli che tradiscono tutte le aspettative genitoriali, forse solo per porsi uno contro l’altro. Padre stimato professore si ritrova con due figli terroristi, solo Aurora riesce in qualche maniera a realizzarsi nella vita.Un libro da leggere pagina dopo pagina, ci racconta anni ricordati sicuramente da chi ha qualche anno in più, io mai riuscirò a dimenticare l’attentato ad Aldo Moro e il ritrovamento del suo corpo in un bagagliaio di un auto come fosse un mucchio di stracci.
Ne consiglio al lettura, soprattutto ai giovani, perché un paese che non conosce la propria storia, non potrà mai progredire.
La storia raccontata in maniera certosina e realistica da Enrico Ruggeri, permette di comprendere tanti meccanismi politici di oggi.
Elisa Santucci