XY. La fine e l’inizio di Antonio Borzì.

ANTONINO BORZÌ – XY- LA FINE E L’INIZIO – PUBME, COLLANA GLI SCRITTORI DELLA PORTA ACCANTO

Non è la copertina, che pur osservo con piacere, con quella specie di “girino” che campeggia su uno sfondo blu, ben deciso a fare la sua parte puntando verso l’alto; non è neppure il titolo, che da sé già accende la curiosità; questa volta la mia attenzione è conquistata subito dal nome della collana cui appartiene il libro, “Gli Scrittori della Porta Accanto”. Un’espressione familiare, che mi fa sentire, da lettrice, più vicina a chi scrive e infatti scopro che “sono scrittori per passione, gente comune con storie fuori dal comune da raccontare” e che nelle loro opere c’è un lavoro condiviso trasversale. Hanno tutta la mia attenzione!
“XY- La fine e l’inizio” è un romanzo che si impone con la sua semplicità, con una narrazione scorrevole, fatta di azioni quotidiane, di considerazioni e di riflessioni che ci ritroviamo a condividere.
È una storia d’amore che nasce tra i banchi di scuola, narrata e descritta con tutte le sfumature emotive che l’accompagnano, tra lo spauracchio degli esami in agguato e qualche irrinunciabile esperienza trasgressiva.
Punto di partenza è La rimpatriata, che con la voce narrante in prima persona e l’uso del presente sortisce come effetto immediato quello di coinvolgere il lettore nelle azioni descritte, come se tutto si svolgesse sotto i suoi occhi.
La musica che Francesco e Margherita ascoltano in auto, lungo il tragitto che li porterà dai vecchi compagni, per la loro generazione è quella dei classici intramontabili, come “Il guardiano del faro”, capace di far affiorare “tumultuosi ricordi, ineffabili emozioni, momenti irripetibili, gli anni del liceo”, perché, in fondo “l’anima non invecchia, è proprio vero.”
Dal presente al passato il passo è breve e la memoria va a vent’anni prima, agli anni di scuola, in particolare a quell’anno in cui “non sarebbero arrivate le sospirate vacanze, bensì gli esami di maturità, lo spauracchio di intere generazioni. Ricordo ancora l’inquietudine e la trepidazione che li accompagnava.”
Le azioni sono descritte così minuziosamente, che se pur rapide nel loro svolgimento, ci par di vederle alla moviola, in tutta la loro bellezza colorata di emozioni e di riflessioni.
Guardando la natura …
“Il sole era basso all’orizzonte, i muri si coloravano di rosso, l’aria era tersa. Il giorno, non rassegnandosi alla notte, continuava a rubarle piccoli scampoli di tempo.”
O guardando Margherita in tribuna durante una partita …
“Avrei voluto avere ali possenti e sicure, librarmi in alto nell’aria e planare con delicatezza accanto a lei, salutarla, parlarle, esplorarne il viso, toccarle le mani fragili, ma mi limitai a contemplarla.”
E l’innamoramento è reso visibile dalle immagini che lo scrittore ci presenta, con parole che rimandano alla dolcezza di un incantesimo…
“Simili a gocce di pioggia che guizzano in basso, i miei pensieri scivolavano verso Margherita. Il volto, i gesti, l’intera persona erano entrati nel campo della mia coscienza.
La sua figura eterea si mosse, mi venne incontro sorridente, indossava un lungo abito chiaro e portava un largo cappello di paglia, i capelli fluenti venivano fuori dalla tesa del copricapo e cadevano irrispettosi in avanti.”
E se lo studio insieme ai compagni per gli esami è, come risaputo, un modo affinché anche gli argomenti più spinosi perdano la loro astrusità e diventino più accessibili se affrontati in compagnia, proprio in quelle occasioni si presenta anche qualche esperienza trasgressiva, che resta in memoria …
“Un comune pacchetto di sigarette all’apparenza. Avevo la sensazione di sollevarmi e di galleggiare. Provai a staccarmi dalla sedia. Avrei voluto librarmi in volo, fluttuare, contare le stelle.”
Gli esami restano un ricordo per tutta la vita, così come il viaggio che spesso segue ad essi, all’insegna della libertà, della spensieratezza e della maturità appena conquistata.
La narrazione a questo punto ha una svolta inattesa, che lascia sconcertato il lettore, ma che quell’XY del titolo aveva, in qualche modo, annunciato.
Il cambio di prospettiva è totale nella seconda parte del libro, dove l’io narrante è quel girino che compie il proprio viaggio e ci racconta le sue disavventure fino all’incontro, alla fusione, alla metamorfosi, … Non ci sono più Margherita e Francesco, ma tutte le azioni e il sentire dell’invisibile essere che si muove per dare vita al miracolo.
Il fascino della scienza è sotto gli occhi del lettore, nelle parole che lo guidano verso “i piccoli miracoli quotidiani di cui non ci accorgiamo, troppo presi dal ritmo frenetico. Il prodigio si ripropone, ogni giorno, ogni ora. Sempre. Incessantemente. Nuove vite si affacciano.”

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Un ciclo che si rinnova, tra miliardi di esseri umani che popolano il pianeta. Ciascuno, nessuno escluso, è stato un essere minuscolo, invisibile a occhio nudo, un semino. “Ogni essere umano, in apparenza simile agli altri, possiede dei particolari che lo distinguono; ha le sue personali, uniche e irripetibili caratteristiche. Ciascuno potrebbe avere eserciti di fratelli e sorelle, milioni di compagni e compagne; un solo essere umano, nell’arco di una vita media, sarebbe in grado di popolare l’intero pianeta. Sarebbe possibile che, nella miriade di fratelli, un determinato individuo fosse sostituito da un altro. Tutto viene stabilito in un attimo. Anzi, in quell’attimo, in quel giorno, in quell’ora. Nascere o non nascere, vivere o morire, tutto sembra assolutamente casuale. Dalla più assoluta casualità, emerge con prepotenza il concetto di infinito. Le infinite forme di vita, le infinite varietà di individui diversi, seppur tanto simili tra loro.” In questo viaggio a ritroso, Francesco ripercorre il suo presente, alcuni episodi dell’ultimo anno di liceo, quando ha incontrato Margherita, dando inizio a una storia d’amore in cui si gioca – ancor prima di averne coscienza – il tutto e per tutto per avere una chance.

Autore: Antonio Borzì
Editore: PubMe
Formato: EPUB
EAN: 9788833668543

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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