Il ramo del tempo di Luca Rossi

Luca Rossi

Sedotto dalle possibilità sconfinate del self-publishing, a fine 2011 Luca Rossi stravolge la propria vita per dedicarsi alla realizzazione del sogno di sempre: scrivere.

Debutta su Amazon con la raccolta Energie della Galassia, originale miscela di fantascienza, fantasy ed erotico. L’anno seguente è la volta de I Rami del Tempo, romanzo che segna l’avvio dell’omonima serie.

In breve conquista sui social network il cuore di oltre 250.000 follower e, grazie alla loro passione, riesce a dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.

Pubblica quindi in inglese ed esce, nel 2014, con il secondo volume della saga, L’Erede della Luce.

Torinese di nascita, alterna la formazione classica a quella scientifica.

Scrittura, ricerca, famiglia, natura e sport sono i capisaldi della sua vita.

Siamo nei tempi dei maghi , incantesimi , sacerdoti , magie e guerre di incantesimi.

E’ un fantasy si potrebbe dire classico, invece no ci sono scene di fantasia ma anche scene realistiche ed un erotismo sano mai volgare.

La lettura è scorrevole e piacevole con una bella caratterizzazione dei personaggi. Da una parte  troviamo Meril la sacerdotessa, Lil  e Bashinoir, gli unici sopravvissuti sull’isola dall’attacco magico di un mago dell’isola di Isk, dove invece troviamo il re Benois crudele assolutistico e malato di sesso con una miriade di mogli gestite dalla prima moglie,  ma ahimè sembra che l’ultima giovanissima moglie non sia disposta a cedere alle consuetudini. Re Benois  gestisce il suo regno con  volontà ferrea  anche se capricciosa ed egoista,  i maghi del suo regno sono costretti a trovare il modo di distruggere la barriera magica, che li tiene confinati sull’isola, pena la morte.

I tre sopravvissuti per riuscire a sopravvivere devono trovare il modo di mantenere l’incantesimo sull’isola , e per farlo Lil deve rinunciare ad essere moglie di Beshinoir, per diventare sacerdotessa, ed aiutare Meril a mantenere l’incantesimo di barriera. Beshinoir si sente solo ed abbandonato e l’ombra ne approfitta.

Bella la figura del giovane mago che riesce a comunicare sotto forma di ombra con Beschinoir.  i salti temporali che cambiano la storia.

Io non sono un’habituè dei fantasy che non amo particolarmente ma questo è veramente bello ed interessante  potrei definirlo un fantasy moderno con quella punta d’innovazione che lo rende piacevole.Si legge tutto d’un fiato. Stupenda la metafora dell’albero con i suoi rami, ed i salti temporali che ne modificano la struttura.

Il tempo: un organismo vivente che cresce come un albero i cui rami sono le varie linee temporali: solo un ramo può diventare realtà, gli altri sono solo possibilità che man mano si seccano e cadono

 

Siccome il finale non va mai svelato , a questo punto non ci resta che leggerne il seguito “ L’erede della Luce”.

Ecco la Sinossi

Una pioggia di schegge stermina il popolo dell’isola di Turios. Si salvano Bashinoir, gravemente ferito, sua moglie Lil e la sacerdotessa Miril. Vorrebbero dare degna sepoltura ai propri cari, ma i cadaveri sono scomparsi.

L’unica speranza di salvezza risiede nelle protezioni magiche del Tempio. Tuttavia devono far fronte a minacce oscure. Un’ombra infesta i loro cuori per dividerli e distruggerli. I loro corpi sembrano perdere sempre più consistenza. Alla vicinanza tra le due donne si contrappone il sempre più marcato isolamento di Bashinoir.