99 giorni di k.A. Tucker

99 giorni di k.A. Tucker

99 Giorni di K.A. Tucker, edito Newton Compton Editori

Il male proviene sempre da chi meno te lo aspetti

È la prima volta che leggo qualcosa di questa scrittrice, ma su suggerimento di un’amica ho deciso di acquistarlo.
Dalla trama credevo si trattasse di un romance con tutte le relative caratteristiche ma leggendolo mi sono resa conto che mi sbagliavo.
Il romanzo inizia con una scena cruenta, viene ritrovata la protagonista in fin di vita in un boschetto priva di vestiti, seviziata, picchiata e violentata.
Ma non è tutto, perché la ragazza a seguito dei forti traumi ha perso la memoria e si risvegliata in un letto di ospedale senza ricordare nulla di quello che gli è successo e senza nessuno che possa identificarla.
La ragazza in ospedale viene curata da una dottoressa che prende a cuore il suo caso essendo anche la moglie dello sceriffo che indaga sull’accaduto.
In ospedale per via della lunga decenza la ragazza non ricordando il suo nome viene chiamata Acqua per via di un tatuaggio che ha sul corpo.
Così l’incidente fa da spartiacque a tutta la narrazione. Il romanzo si divide tra un prima e un dopo, tra Acqua/Alex e Jesse, tra il presente che porta la sconosciuta a ricostruirsi da zero affrontando timori e paura e il passato che ci mostra come tutto ha avuto inizio.
Piccola menzione d’onore va fatta al personaggio di Ginny la vecchietta burbera e divertente che, nonostante sia solo un personaggio secondario, è l’unica insieme alla protagonista ad avermi toccata il cuore.
Non vi racconto altro della trama perché spero presto lo leggiate, posso però dirvi che uno dei pregi di questa scrittrice è quello di avere creato un romanzo con una bella trama, con argomenti scottanti come la violenza sulle donne ma soprattutto per avere dato al romanzo un ritmo così incessante da non annoiare il lettore sino all’ultima pagina. Infatti, ho divorato il romanzo in due giorni e non vedevo l’ora di capire chi avesse ridotto in quelle condizioni la protagonista del romanzo.
Collocare questo romanzo nell’ambito dei romanzi rosa mi sembra molto riduttivo, per non dire inesatta visto che senza alcun dubbio l’impronta drammatica prevale su quella sentimentale.
Credo di non sbagliare se vi dico che questo stile caratterizza questa autrice e i suoi romanzi, per cui quando leggerò il suo prossimo romanzo sarò più preparata.
Concludo questa mia recensione, dicendovi che mai sottovalutare quelli che vengono definiti “romanzetti” della Newton Compton perché riservano grandi sorprese.
Buona lettura

Titolo : 99 giorni

Autore : K.A. Tucker

Editore : Newton Compton Editori

Prezzo : € 7,49

K.A. Tucker

K.A. Tucker

Vive vicino a Toronto con il marito e le due figlie. I suoi romanzi, inizialmente autopubblicati, grazie al grande successo sono stati acquisiti da Simon & Schuster, uno dei maggiori gruppi editoriali di lingua inglese. La Newton Compton ha pubblicato Dieci piccoli respiriUna piccola bugiaQuattro secondi per perderti e Cinque ragioni per odiarti, anche raccolti in un unico volume, 99 giorniLa ragazza che amava la pioggia La cosa più bella che ho. Per saperne di più: www.katuckerbooks.com.

La descrizione del libro

Abbandonata nella campagna dell’Oregon, dove la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per un piccolo tatuaggio che scopre sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimetterne insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è meglio lasciare sepolte. Ma si sa, l’acqua trova sempre una strada per tornare in superficie…

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