“Black Friday – Origine e curiosità di un prodigioso evento commerciale”

Il problema dei saldi è che ci si ritrova facilmente con uno “scoperto” in banca quando invece uno vorrebbe vestirsi.
(Nain Portekoi)

Chi non conosce il Black Friday? Da alcuni anni, ormai, esattamente dal 2011, anche l’Italia è entrata nel circuito globale della corsa agli acquisti nel giorno dello shopping per eccellenza. 

Nato negli States nel 1924 grazie all’idea dei proprietari dei Grandi Magazzini  Macy’s  che, il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento, che si celebra il quarto giovedì del mese di novembre, proposero dei saldi eccezionali e senza precedenti per incentivare e anticipare gli acquisti natalizi.  L’iniziativa venne in seguito presa a modello anche da molti altri negozi ma occorrerà attendere gli anni sessanta per vederla galoppare e gli anni ottanta per l’esplosione totale.

Ma perché venne denominato Black Friday – Venerdì Nero?

Varie sono le ipotesi sull’origine del nome che passò man mano da un solo giorno, il venerdì appunto, all’intera settimana successiva al Thanks-giving Day.

Pare che l’aggettivo Black venne attribuito dai poliziotti costretti a turni massacranti e no-stop, a causa degli ingorghi lungo le strade di Philadelphia e dei negozi presi letteralmente d’assalto da coloro i quali provavano ad accaparrarsi le offerte migliori. Il colore nero però indica generalmente qualcosa di negativo. Occorreva pertanto risolvere la problematica che ciò comportava nel settore del marketing e si provvide ribaltando la situazione in maniera favorevole.  Mentre il colore rosso rappresentava l’inchiostro col quale venivano compilate le perdite nei registri contabili, il colore nero indicava i profitti, e i bilanci di fine anno dei grandi stores americani chiudevano in attivo le loro attività grazie anche ai colpi di coda sferzati dagli acquisti in saldo. Altra teoria sull’origine del Black Friday è quella secondo cui trattandosi del venerdì seguente il giorno del Ringraziamento e non essendo al pari di quest’ultima considerata una festività ma solo una ricorrenza, molti lavoratori dipendenti di grandi imprese disertavano gli uffici risultando in malattia prolungando in tal modo il weekend.          

Una leggenda metropolitana, poi smentita, è quella che attribuiva l’origine del nome al periodo delle Guerre di Secessione quando, i proprietari terrieri americani svendevano in quel giorno i loro schiavi che venivano acquistati in “saldo” dai grandi possidenti per incrementare la forza lavoro nelle piantagioni dovendo andare incontro all’inverno.

Qualunque sia l’origine del Black Friday, in molti attendono quella che ormai è diventata la settimana più conveniente dell’anno per assicurarsi quanti più oggetti e beni possibili a prezzi super convenienti.  Non era difficile, né raro, negli anni passati assistere a file chilometriche di gente in attesa dalla notte precedente davanti ai negozi pur di accaparrarsi l’offerta migliore. Lo shopping virtuale ha limitato se non azzerato in alcuni casi, tale modus operandi, riducendo la registrazione di incidenti gravi, risse e pietose scene di violenza inaudita.

Oggi il Black Friday è praticamente diffuso in tutto il mondo ma negli USA si tratta della celebrazione di una vera e propria ricorrenza dove, addirittura, molte grandi aziende concedono le ferie ai propri dipendenti per consentire anche a loro di poter fare acquisti liberamente.

CURIOSITA’

  • Da alcuni anni al Black Friday segue il Cyber Monday, una sola giornata dedicata ad acquisti unicamente on line di prodotti principalmente tecno-elettronici (telefonia, Tv, PC, etc…)
  • In Cina il Black Friday è conosciuto come Single Day e le offerte per lo shopping sono esclusivamente on line.
  • La Francia per evitare l’uso di termini anglosassoni lo ha ribattezzato “Vendredi Fou – Venerdì Folle”
  • La Germania a causa di problemi con la registrazione del marchio, la cui esclusività venne contesa da più commercianti, è stata per molto tempo al centro di controversie legali.

Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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