Blu stanzessere di Roberta Zanzonico

Blu stanzessere

Roberta Zanzonico
“Blu Stanzessere” è un romanzo sulla memoria, una memoria parcellizzata, impacchettata e rivissuta in diversi Stanzessere. Ogni Stanzessere è un posto in cui una donna si è fermata per ripetere un momento all’infinito, dargli una forma e renderlo elementare, comprensibile. Un luogo nato per aiutare a dimenticare e ricominciare, in un’architettura al tempo stesso umanissima e divina. Un racconto onirico nelle cui trame c’è un viaggio che è una storia d’amore che è tante storie insieme e molto altro. Un viaggio dentro la mente che conduce il lettore per mano in un’esperienza sensoriale, prima ancora che letteraria.
Roberta Zanzonico
(Velletri, 1986) si laurea in Medicina e Chirurgia a Roma nel 2010, si specializza in Psichiatria a Boston dopo un periodo di ricerca in neuroscienze. Vive a Los Angeles, dove lavora come psichiatra. Blu Stanzessere è il suo primo romanzo.

Introduzione

Un uomo si risveglia senza memoria in una stanza spoglia su una barca in navigazione. Unico suo interlocutore è il Guardiano, che ha il compito di condurlo nei labirinti della nave (e della mente) per intraprendere un’avventura onirica e sensoriale che lo porterà a ricongiungersi alla donna che ama.

Recensione

“Blu stanzessere” è il primo romanzo di Roberta Zanzonico, psichiatra che vive negli Stati Uniti. Abituata per attitudine e per professione a scavare nella mente umana, ha scritto un breve romanzo surreale che ci fa entrare nei meandri dell’anima del protagonista, impegnandolo in un viaggio anche sensoriale nei labirinti della memoria. Ma cos’è uno stanzessere? Ce lo spiega il Guardiano:
“ Qui ci sono delle stanze. In ogni stanza ci sono una donna e il momento in cui è rimasta. Ogni stanza è uno stanzessere. Ed è un momento, un rimpianto, un ricordo…”
E ancora: “Le stanze sono tutte vive. Non c’è solo una donna là, c’è tutto. La stanza potrà ingrandirsi, rimpicciolirsi, anche piangere. Dipende dal pezzo di vita lì racchiuso”
Quindi ogni stanzessere è un posto in cui c’è una donna che ripete all’infinito un momento vissuto, è una memoria parcellizzata che aiuterà il protagonista ad analizzare meglio i frammenti della propria vita. Alla fine del viaggio nel labirinto della mente l’uomo capirà che è arrivato il momento di dire addio ai ricordi e al dolore e che è necessario dimenticare per poter vivere una nuova vita.

Conclusioni

Romanzo psicologico, ottimo esempio di come uno psichiatra , utilizzando la propria professionalità, può scavare nell’animo e nella mente umani. Pur nella sua brevità, il libro risulta, però, abbastanza impegnativo e di non facile comprensione per un pubblico non avvezzo alla ricerca introspettiva.

Recensione di Anna Gelardi