“Campo di Papaveri”, di Claude Monet

Campo di Papaveri – Claude Monet
Olio su tela cm.50×65

Ogni colore che noi vediamo, nasce dall’influenza del suo vicino. (Claude Monet)

Claude Monet, considerato il padre dell’Impressionismo, realizza l’opera “I Papaveri” o “Campo di Papaveri”, nel 1873 a seguito di un viaggio in Inghilterra ove poté perfezionare le sue abilità artistiche.  Tra i dipinti di Monet, questo è forse una delle opere più famose al mondo.  Qui, sono concentrate le caratteristiche della pittura impressionista. La tecnica “en plein air”, all’aria aperta, in primis. L’attenzione al colore, al paesaggio rurale, allo scorrere del tempo, la prospettiva; tutto ha la giusta collocazione all’interno di questa tela.  Soggetto principale è sicuramente lo sterminato campo di papaveri che vengono messi in risalto da pennellate di colore rosso qua e là più o meno grandi e marcate, proprio per trasmettere quel senso di profondità dando l’impressione di trovarsi su due piani distinti e separati.  La dicotomia netta tra un cielo azzurro velato da nuvole e un immenso prato, è data da una fila di alberi attraverso i quali è appena accennata la sagoma di un casale.  Alberi le cui chiome leggermente baciate dal vento conferiscono la percezione di un lieve movimento. Si tratta probabilmente di una giornata estiva come potrebbe far pensare il parasole aperto che la donna in basso regge con la sua mano destra. Le due figure in primo piano, i cui contorni, i vestiti, il movimento, si fondono con la vasta gamma cromatica del campo fiorito, potrebbero essere la moglie e il figlio dell’artista. Poco accennate le figure in alto sulla collina, ma che costringendo l’occhio dell’osservatore a spostarsi sulla tela, si focalizza sulla totalità dell’opera, percependo la sensazione di movimento, dall’alto verso il basso, quasi a voler simboleggiare lo scorrere del tempo.  L’insieme infonde serenità, calore; una sorta di rappresentazione della vita nella vita, un connubio tra vita umana e natura, nella quale passeggiare lasciandosi accarezzare dal tepore del sole e da quella leggera e impercettibile brezza estiva che dona refrigerio al corpo e alla mente.

Il dipinto, olio su tela, è conservato nel Musée D’Orsay a Parigi.

Teresa Anania