Simone Censi, marito e padre con la passione della scrittura. Noi abbiamo avuto il piacere di leggere e recensire due suoi libri : Il garzone del boia edito Elison Publishing e Amico nemico edito Montang.
Nei link sottostanti le recensioni dei suoi libri
https://www.ilmondoincantatodeilibri.it/il-garzone-del-boia-di-simone-censi/
https://www.ilmondoincantatodeilibri.it/amico-nemico-di-simone-censi/
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Chi è Simone e cosa ti ha spinto alla scrittura?
Simone è un marito e un padre, ha un paio di lauree e lavora come impiegato. Ama molto la lettura e ogni tanto si mette alla prova con la scrittura, quando incontra una storia che merita di essere narrata.
Ho avuto il piacere di leggere entrambi i tuoi romanzi, diversi tra loro, però ho trovato alcune affinità: in entrambe le opere letterarie il protagonista non ha una vera e propria identità, non ha un nome. Perché?
Perché le storie più interessanti sono quelle che nessuno racconta e di solito parlano di persone che non vengono prese in considerazione, dalla versione ufficiale dei fatti, dalla storia che viene insegnata, da quello che si conosce. Questi personaggi regalano un punto di vista particolare, accendono una luce dove prima regnava oscurità, fanno riflettere sulla differenza che c’è tra come le cose sono e come appaiono. Non concedo loro una vera identità proprio per rimarcare questa differenza, attribuendogli un nome entrerebbero a far parte della storia ufficiale, perderebbero quel fascino che invece hanno.
Ancora: i protagonisti di entrambi i romanzi hanno alle spalle un’infanzia e una giovinezza traumatiche, frutto di un vissuto devastante. Entrambi, da adulti, decidono di intraprendere un percorso psicologico. Quanto ritieni sia valido l’approccio con uno psicoterapeuta, a prescindere dalla gravità dei traumi subiti?
Fondamentale, se si tiene in considerazione il fatto che uno psicoterapeuta è un mezzo attraverso il quale il conflitto interiore viene fatto emergere e sempre attraverso il quale viene risolto. Se il tutto non parte da una spinta che il soggetto ha dentro, lo psicoterapeuta può ben poco.
A quale dei tuoi romanzi ti senti più legato e perché?
Il Garzone del Boia è un romanzo picaresco che parla di tortura e pena di morte ma lo fa in maniera leggera e irriverente, è sicuramente più semplice legarsi al protagonista e ai suoi tentativi nel dare una sterzata alla propria esistenza per non diventare un giorno come il granitico Mastro Titta. Poi i retroscena narrati dal popolino sotto la forca non tradiscono mai la curiosità del lettore.
Gli argomenti trattati in Amico,Nemico. hanno una portata devastante ed è molto attuale come romanzo, viste le vicende emerse nell’ultimo ventennio e le nuove testimonianze raccolte. Ha la responsabilità di far entrare il lettore all’interno di quegli istituti industriali d’ispirazione cattolica dove gli abusi erano perpetrati.
Uno scrittore sarà indubbiamente anche un assiduo lettore. Quali sono i tuoi autori preferiti ed eventualmente, chi ti ha ispirato nella tua scrittura?
Eco con Baudolino, dal quale ho ricavato l’idea della doppia stesura nel Garzone del Boia, ma anche Bulgakov e Marquez. Poi mi piace leggere inediti di scrittori sconosciuti, alla ricerca di una perla rara e d’inestimabile valore.
I tuoi romanzi pongono l’attenzione su fatti accaduti in passato, e anche in questo caso noto un’attinenza: la necessità di soffermarsi sugli abusi perpetrati, ovviamente, da chi ne aveva il potere. E oggi? Ci sono abusi o soprusi che ritieni vengano ancora volutamente insabbiati e/o arenati?
Ogni epoca ha la sua croce, però se ci fermiamo a riflettere tante croci che oggi abbiamo, le portiamo dietro da parecchio. Gli abusi sui minori appartenevano al passato come appartengono purtroppo oggi alla nostra società. Gli abusi di genere non ci hanno mai abbandonato, come anche gli abusi contro il pianeta che abitiamo. La lista è lunga e la società moderna si è evoluta parecchio solo a parole. La differenza la fanno le innovazioni tecnologiche che permettono un’informazione diretta, che spesso ma non sempre, non subisce filtri, che permettono la creazione di un movimento che va oltre ai confini nazionali. Pensiamo al movimento Me Too o ancora più recente il Movimento School Strike for Climate di Greta Thunberg. Penso che oggi sia più difficile insabbiare le malefatte rispetto al passato, ma tra l’insabbiarle e il non compierle la strada è lunga.
Di seguire i propri sogni e di non avere paura. Nessuno può garantire che andrà bene o male, quindi tanto vale puntare dritti all’obiettivo.
Se ti chiedessero di scegliere tra uno dei tuoi due romanzi per una trasposizione cinematografica, per quale opteresti e perché?
Sceglierei il Garzone del Boia perché non è mai stato girato un film su Mastro Titta, eccezione fatta per il personaggio del Rugantino. Invece nell’anno di pubblicazione di Amico,Nemico. è uscito il film “Il caso Spotlight” che ha il medesimo argomento ma ambientato in America.
Sogni, desideri e progetti di un bravissimo scrittore…
Appena lo incontro, glielo chiedo. Invece per quanto mi riguarda spero solo di incontrare altre storie da narrare e avere la possibilità di farlo.
Grazie infinite per la tua disponibilità!
E a Voi per la chiacchierata.
Fabiana Manna