“Il Pensatore” è una tra le sculture artistiche più celebri al mondo. E’ un’opera bronzea che Auguste Rodin, considerato il progenitore della scultura moderna, realizzò in un arco temporale che va dal 1880 al 1902. Inizialmente collocato di fronte al Pantheon parigino fu poi, nel 1922, trasferito e ubicato definitivamente nel Museo che porta il suo nome: Le Musée Rodin, sempre a Parigi. La scultura avrebbe dovuto far parte della decorazione di un portale in bronzo per il Museo delle Arti Decorative, cosa che non venne mai realizzata, e avrebbe dovuto raffigurare Dante Alighieri nell’atto meditativo davanti alle porte del suo Inferno, osservando dall’alto verso il basso, seduto su una roccia, il mondo dei dannati. La statua rappresenta in effetti, un uomo nudo seduto totalmente assorbito dai suoi pensieri, col gomito destro appoggiato sul ginocchio sinistro e il dorso della mano appoggiato al mento a sostegno del capo. Intento di Rodin era quello di rappresentare contemporaneamente tanto la poesia quanto l’intelletto; il nome attribuito all’opera era stato infatti in un primo momento “il poeta”. Col passare degli anni, “Il Pensatore” si colloca nell’immaginario collettivo quale simbolo dell’essere umano in riflessione sulla propria vita, sul proprio destino, e sulle difficoltà disseminate lungo l’intero percorso. Diventa quindi, l’emblema del pensatore moderno tanto da essere annoverato spesso quale simbolo della Filosofia. Esistono varie copie di questa scultura , esposte in almeno venti musei disseminati in tutto il mondo; in Italia è possibile ammirarne una delle tante versioni presso la Galleria d’Arte Moderna a Venezia. Rodin amava talmente tanto quest’opera che lo rese famoso, da volerne una tutta sua. Una riproduzione del Pensatore è diventata, infatti, la lapide della sua tomba a Meudon (Parigi), ove è stato sepolto il 17 novembre del 1917.
Teresa Anania