Nero orchidea, Edoardo Guerrini

Nero orchidea, Edoardo Guerrini. LFA publisher.

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“Ogni vera creazione d’arte è indipendente da colui che l’ha realizzata, più potente dell’artista stesso e ritorna al Divino attraverso la sua manifestazione. In questo è un tutt’uno con l’uomo: che è testimone dell’espressione del Divino in sé.”

Beethoven

La bellezza, intesa nella sua accezione più profonda del termine è, probabilmente, la vera essenza di ogni individuo, che si manifesta in svariati modi, palesandosi nella concretezza degli oggetti, delle cose, percepibili dai sensi di cui l’uomo dispone. Il sublime raggiunge l’apoteosi con l’abbandono di fronte ad essa. E il paradiso è lì. Ma a volte lo è anche l’inferno…

Antonio Sanvitale viene svegliato nel cuore della notte da Mimma, la mamma di un suo carissimo amico, che tra i singhiozzi gli comunica di essere stata contattata dalla polizia, che la esorta a recarsi velocemente in Piazza Museo a Napoli, per motivi urgenti riguardanti suo figlio. Anche se frastornato, l’uomo si precipita sul posto, e insieme alla signora apprende che Gabriele Malfitano è stato ucciso.

“E ora Gabriele non c’era più. Non avrei più visto il suo sorriso, avrei ricordato per sempre l’espressione stupita, gli occhi sbarrati nel vuoto della morte, il suo corpo disteso nel loggiato del giardino interno del Mann, scomposto in una posa innaturale, la pozza di sangue che colava dal cranio spaccato e che scivolava verso il giardino alberato dove batteva la pioggia, diluita in un rivolo rosato che si sperdeva nell’erba.”

Antonio non riesce a darsi pace, e la sua mente evoca ricordi passati…

“Antó, tu lo sai da cosa sono oppresso. Per me non è la stessa cosa, tu hai la sicurezza economica, sei a posto, ti dividi tra Napoli e New York. Mo’ non è che ti voglio far pesare il tuo star bene, ma certo il sazio non crede al digiuno. Io non ci posso passare che vivo ancora con mia madre, mi sono laureato con 110 e lode, e che ho ricavato? Qualche lavoretto saltuario o poco più. E se anche potessi pensare di avere una ragazza, cosa potrei offrirle? Passeggiate a piedi in via Scarlatti, una serata al cinema e in pizzeria e niente più. Antó, Napoli è una città che ti uccide lentamente, ti struje con la sua bellezza e la sua cattiveria.”

Il caso della morte di Gabriele desta molte attenzioni anche perché, mentre lui veniva ucciso, in quello stesso luogo, veniva trafugata la Venere Callipigia, straordinaria scultura marmorea di epoca romana, fiore all’occhiello della città partenopea.

“È l’anasyrma, un gesto rituale col quale la dea scaccia l’invidia e gli spiriti maligni. Scoprire il sesso per allontanare il male. Tutte cose di cui abbiamo perso la memoria: riti che risalgono alla notte dei tempi, e che la cultura della proibizione e della repressione sessuale ha cancellato.”

Possibile che quel ragazzo assassinato c’entrasse qualcosa? Che la sua condizione economica poco stabile lo avesse indotto a immischiarsi in situazioni così compromettenti? Gli inquirenti non escludono questa possibilità…

Intanto l’esame autoptico parla chiaro:

“La morte era avvenuta per un singolo colpo alla regione occipitale del cranio, un colpo forte, preciso, che aveva sfondato la scatola cranica causando la morte istantanea. L’ora stimata era intorno alla mezzanotte.”

Antonio è sempre più basito e, pur non essendo di fatto un investigatore, forte delle sue doti innate ereditate da un papà la cui esistenza ha scoperto troppo tardi, comincia a raccogliere informazioni e una serie di segnali che gli arrivano solo apparentemente per caso, ricollegandoli anche ad altri momenti condivisi con l’amico, quando, per esempio, hanno intavolato discorsi inerenti a furti di opere d’arte.

“È una delle più importanti fonti di reddito per le bande organizzate, e per i terroristi. Se ci pensi, per loro è l’ideale: le opere d’arte mantengono sempre il valore, come l’oro o anche meglio, e sono come una criptovaluta: gli scambi non sono rintracciabili e consentono di riciclare soldi sporchi o di finanziare l’acquisto di armi o altro. E poi con piccolo peso a volte valori altissimi, se l’opera è di pregio particolare, quindi comodo anche dal punto di vista logistico (…). Sono i soldi a governare il mondo, non la bellezza. I soldi, il vero potere, ben più forte di quello dei governi. Certa gente si fa eleggere, ma poi in realtà non decide nulla. Sono altri sopra a tenere i fili, e il più delle volte quelli non sanno neppure chi ci sia, a tenerli. Società anonime, con sedi in paesi off shore. Chest’é.”

La ricerca della verità diventa per Sanvitale quasi un mantra, e la insegue fino in America, dove si ritrova a conoscere in modo più approfondito le opere e la vita di un altro grande, immenso artista: Amedeo Modigliani. La magnificenza delle tele, le sfumature ricercate dei colori, le innumerevoli pennellate, esprimono l’essenza più recondita della sua anima, travagliata e inquieta.

Ho letto tanto sulla vita di Amedeo: era un uomo pieno di consapevolezza del proprio talento, eppure ebbe una vita difficile. La povertà, la salute precaria a causa della tubercolosi. Certe leggende che circolano sulla sua tossicodipendenza, l’alcolismo…tutte storie. La realtà era che stava male, a volte doveva sparire per giorni a causa delle crisi respiratorie, aggravatesi nel periodo della scultura, che dovette abbandonare perché non reggeva la polvere. Piaceva molto alle donne, era carismatico. Arrivavano, una dietro l’altra, con l’ultima ebbe anche un figlio, che non volle riconoscere. Eppure solo all’ultimo riuscì a trovare il vero amore: Jeanne Hébuterne. Con lei fu subito diverso, la sua vita cambiò: calma e lavoro, tanto lavoro. Le sue cose migliori sono proprio di quegli ultimi due anni. Andarono a Nizza, nacque la piccola Jeanne. Poi tornò a Parigi, la sua fama era cresciuta, le mostre a Londra…ma il suo fisico non resse. La malattia ebbe la meglio, e Jeanne, nonostante fosse al nono mese col secondo figlio, non ebbe la forza di sopravvivergli. Proprio questo fatto ci dice quanto forte fosse quel legame, non trovate? Un amore così forte che per lei la vita non era più sopportabile (…). Vivere un’intera vita cercando con furia la linea perfetta. Segni essenziali, colori caldi, puri. Trovare l’amore, quello vero, viverlo dipingendo decine di capolavori, la magnificenza della felicità.”

Cosa c’è dietro al furto della nota Venere e perché Gabriele è stato ucciso? A chi appartiene la mano assassina? Cosa scoprirà Antonio negli States?

In un crescendo di avvenimenti, la storia si dipana tra il vecchio e il nuovo continente, svelando a poco poco, innumerevoli sfaccettature personali e internazionali, appassionando il lettore pagina dopo pagina, e lasciando che diventi avido di curiosità. Sullo sfondo lo scenario pittoresco di Napoli: i panorami, i tramonti che si riflettono nelle acque limpide del golfo, i sapori delle mille ricette sempre variegate e mai banali, il linguaggio colorito e al tempo stesso sensuale e ammaliante, il valore della famiglia, dell’amicizia, degli affetti declinati con passione e lealtà. Un romanzo nel quale si evince il senso della bellezza, con i suoi punti deboli e con i suoi punti di forza: quella dell’arte e quella di una città, che incanta ma non smette di chiedere giustizia, per poter ancora essere ammirata da tutti, indistintamente, lontana dalla brama di potere, dalla corruzione, dalla cupidigia di quegli individui che per denaro, non disdegnano di guastarne la magnificenza.

Gabriele Malfitano è stato ucciso nel cortile del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di notte in circostanze misteriose che hanno portato al furto della Venere Callipigia. Antonio Sanvitale, suo caro amico, non è un investigatore: vive a Napoli ma gestisce un B&B a New York che ha ereditato da suo padre, Archie Goodwin, colui che era stato il braccio destro di Nero Wolfe ed era rimasto l’unico proprietario della casa al 918 della 35esima Ovest, che Antonio ritrovò poco prima che morisse a sua volta. Con Lucrezia Sanvitale, sua madre, la sua amica Elisa Mascia, e con Elizabeth Gandolfini, chef e conduttrice di polso del B&B., formano una squadra per trovare l’assassino di Gabriele. Si imbatteranno in un mondo complesso: oligarchi russi che influenzano l’Occidente, rotte al centro del Mediterraneo, traffici di opere d’arte, vere e false, il potere dei soldi e la salvezza offerta dalla bellezza.

Autore: Edoardo Guerrini
Editore: LFA Publisher
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 10 luglio 2023
Pagine: 204 p., Brossura
EAN: 9788833435947

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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