PHI (Φ)… UN SALTO NELL’ARTE!

Lara Michelotti

Partiamo da una semplice domanda: quale è il rettangolo che vi piace di più?

La risposta è sicuramente personale ma ultimamente alcuni studiosi stanno sviluppando l’ipotesi che tendenzialmente la maggior parte dei cervelli percepisce una forma piuttosto che un’altra. Una sorta di coscienza collettiva. Durante diverse sperimentazioni iniziate nel 1876 con Gustav Fechner , la forma che ritorna più spesso era quella del rettangolo aureo che come ho già accennato nel precedente editoriale, corrisponde ad un numero preciso 1,61803 (Phi) che è il famoso numero d’oro o divina proporzione, citato da Luca Pacioli nel libro “De divina proportione” del 1498 e ripreso nell’arte, nella musica, nell’architettura ecc. Ma quali sono alcune delle opere che usano questa proporzione? Nel corso della storia ne sono state create molte. La Piramide di Cheope in Egitto; nell’antica Grecia il Partenone progettato da Fidia; il famosissimo “Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci e “La Gioconda”; la “Flagellazione di Cristo” di Pier della Francesca (1440-1470); la ”Nascita di Venere” del 1484 di Sandro Botticelli.

In architettura con Le Corbusier (1887-1965) celebre architetto svizzero, creò il Modulor uno schema della figura umana suddivisa in parti proporzionali che seguono la sezione aurea. E vi ricorderete sicuramente Piet Mondrian che nei suoi dipinti usò moltissimo tale proporzione. Vi accennai la serie di Fibonacci ma in concreto chi ha creato qualcosa di artistico legando la serie alla sezione aurea? Un artista che fece gran uso dei numeri di Fibonacci è Mario Merz realizzando con tubi al neon cifre della serie es. “Fibonacci Napoli” (1971) con 10 foto in bianco e nero e numeri al neon. Un altro artista contemporaneo è Tobia Ravà che con le sue opere in resina fa comporre la serie numerica es. “Fibovortice di mimose” (2008) e altre opere simili. Ci sono anche altre serie in cui ritorna il numero aureo ad es. la serie di Lucas ma sono presenti le stesse scoperte anche in luoghi diversi in tempi diversi, ad esempio nel VI secolo in india venne scoperta la serie di Fibonacci dal matematico Virahankae e tale sequenza numerica venne riproposta addirittura nella metrica della poesia!

Che dire gli argomenti son tantissimi e non bastano 1000 battute a svilupparli tutti, ma ciò che è certo è che esiste una struttura “magica” e affascinante ancora tutta da scoprire insieme…

Lara Michelotti