Una scuola sostenibile, a cura di Nicola Serio

Una scuola sostenibile, a cura di Nicola Serio – Itinerari pedagogici e tendenze evolutive. Armando Editore.

Ho letto con interesse questo libro davvero importante perchè pone il focus sulle testimonianze inerenti il lavoro di insegnanti, dirigenti, pedagogisti che hanno avuto il coraggio, negli anni ‘70/’80/’90 e in quelli successivi, di sperimentare e fare ricerca-azione per migliorare la scuola a livello organizzativo e didattico-metodologico, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del potenziale degli allievi, interpretando r veicolando i loro bisogni formativi.

Apprezzo il lavoro di ricerca, fatto di riflessioni e di studi, che ha prodotto in passato, determinanti mutamenti in alcune realtà scolastiche, di cui gli autori del testo ne danno uno spaccato; cambiamenti supportati dalla condivisione di insegnanti nel mettere in comune idee, progetti, esperienze, animati dalla passione e dall’amore per la loro professione, interpretando il pensiero di quei maestri pedagogisti (nel nostro caso dell’area emiliano -romagnola), di alto livello culturale,  che, con i loro studi e l’attuazione delle loro idee innovative, hanno contribuito a far crescere la scuola .

Gli autori, in questo libro, hanno ritenuto un dovere, anche di carattere generazionale, raccogliere e consegnare tracce significative, lasciate da chi ci ha preceduto, per ripercorrere, guardando in avanti, sentieri vissuti al fine di incentivare, stimolare gli/le insegnanti di oggi a continuare con passione a fare ricerca per ricostruire una scuola nuova, diversa, appagante e al passo con i tempi moderni.

Nel testo sono presenti temi pedagogici più attuali della nostra scuola e sono rappresentati alcune tendenze evolutive in atto oggi sia nel campo dell’innovazione didattico-pedagogica che in quella organizzativa e formativa.

Il libro, è dedicato alla gente di Romagna ed in particolare al mondo della scuola; gli utili della vendita saranno devoluti alla Regione per la ricostruzione. Unisco anche la

recensione del prof. Italo Fiorin dell’università LUMSA di Roma

UNA SCUOLA CHE FA SCUOLA

La nostra è una generazione che ha cercato di dare un impulso importante all’evoluzione della società e dell’educazione, in particolare negli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso.” Così scrive A. Melucci, una delle autrici del volume

Una scuola sostenibile’, curato da Nicola Serio.

Non si tratta di un testo facile da classificare.  In parte saggio, dedicato ai temi della riforma della scuola, in parte documento di riflessione pedagogica, in parte testimonianza che propone una ricca sequenza di figure significative (insegnanti, direttori didattici, ispettori, docenti universitari…) personaggi saldamente radicati nella cultura di un territorio ricchissimo di sapienza pedagogica.  Senza enfasi, con rigore scientifico, in forma documentata, viene raccontata una scuola straordinaria, quella dell’Emilia Romagna, che, soprattutto nell’arco temporale degli ultimi decenni del secolo scorso, ha saputo guidare un intenso movimento di cambiamento della scuola, a partire dalla concretezza dell’innovazione didattica, ma alla luce di una eccezionale profondità di pensiero pedagogico.  Quella che ci viene consegnata dalle pagine del volume è la bellezza di una scuola viva, che è stata resa possibile da una molteplicità di persone la cui ricchezza umana e culturale colpisce. Ci chiediamo: come mai in Emilia-Romagna? Forse la risposta va cercata nella consapevolezza del valore sociale della scuola, del suo essere motore di cambiamento del Paese, particolarmente diffusa in questa terra, dove la sensibilità ai problemi sociali è acuta, L’impegno pedagogico è alimentato dall’impegno civile e, allo stesso tempo lo incrementa. E già questa è una lezione. Il nostro Paese ha bisogno della scuola, per crescere, perché la scuola garantisce non solo formazione professionale, ma crescita umana e sociale; prepara cittadini liberi e consapevoli, è presidio di democrazie, custodisce la consapevolezza di far parte di una comunità.

Scorrendo le pagine del volume, comprendiamo di essere tutti debitori di quel grande laboratorio pedagogico che è la scuola dell’Emilia Romagna.

Quello che maggiormente colpisce è la tensione di ricerca, che ha portato a prestare grande attenzione alle idee pedagogiche che si sono affacciate all’attenzione specie negli anni Settanta/Ottanta dello scorso secolo, ma che sono state elaborate criticamente, e con grande capacità creativa, all’interno di una concezione educativa umanistica, capace di resistere alle mode, di ‘andare a vedere’ le proposte di volta in volta manifestatesi nell’orizzonte della scuola, discernendo con intelligenza e ridefinendo con saggezza e originalità.

Le parole che utilizziamo nella quotidianità del linguaggio professionale (curricolo, programmazione, inclusione, continuità, sfondo integratore, atelier…) hanno tutte ricevuto un arricchimento di senso grazie all’intenso lavoro di ricerca/ azione che il testo documenta.

Solo per fare qualche esempio, non è possibile, oggi, raccontare l’infanzia, senza essere debitori della visione così concreta e insieme poetica che ci ha regalato Loris Malaguzzi; se siamo impegnati, a vario titolo, in campo educativo, e ci occupiamo come studiosi o come docenti dei problemi del nostro sistema scolastico, non possiamo non guardare al ‘riformismo gentile’ di Giancarlo Cerini come ad una proposta di metodo, ma anche di stile, che sarebbe irresponsabile disperdere. E se pensiamo che la risposta alle fragilità di vario tipo che penalizzano tanti studenti, al bisogno di riconoscimento e accoglienza che ogni alunno porta dentro di se’, debba essere una scuola insieme accogliente e competente, allora le pagine di Andrea Canevaro non possono ingiallire in qualche biblioteca.

E si potrebbe continuare con i tanti esempi forniti dal libro, che intreccia riferimenti a studiosi largamente e meritatamente noti ad altri, che ci parlano di “Uomini e donne di scuola, quindi, le cui storie un po’ nascoste, un po’ dimenticate, hanno dedicato le migliori energie nell’innovazione, nella sperimentazione per proporre nuove soluzioni organizzative e didattiche e costruire una scuola di tutti e per tutti.”

Una scuola sostenibile’ è un testo che merita di essere conosciuto perché aiuta a capire molto della storia recente della nostra scuola, non solo emiliana e romagnola, ma nazionale. Riscoprire radici così feconde è anche un invito a raccogliere il testimone per affrontare le sfide non facili che oggi si propongono.

Per certi aspetti abbiamo a che fare con un libro di memoria, ma la cifra non è la nostalgia. Non indulge ad uno sguardo retrospettivo, e autocelebrativo, che porta a dire ‘quanto era bella la nostra scuola’, ma guarda alle radici, nella consapevolezza che, solo non tagliandole, il grande albero della pedagogia della scuola può crescere, affrontare le nuove sfide, e dare ulteriori frutti.

Il testo è dedicato alla gente di Romagna, in particolare al mondo della scuola.            Gli utili della vendita saranno devoluti alla Regione per la ricostruzione.

Il testo descrive l’azione pedagogica, organizzativa e didattica degli insegnanti/ dirigenti, che hanno dedicato le loro migliori energie sia nelle attività educativo-formative sia nella ricerca-azione e sperimentazione, innovando così l’offerta formativa come risposta ai mutamenti sociali del nostro paese e ai bisogni degli studenti. Nel libro vengono poi individuati gli itinerari pedagogici di otto maestri pedagogisti dell’area emiliano-romagnola, che hanno con coraggio e lungimiranza contribuito a far crescere la scuola con il loro impegno e l’attuazione delle loro idee innovative.

Curatore: Nicola Serio
Editore: Armando Editore
Collana: Scuola e università 4.0
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 22 settembre 2023
Pagine: 230 p., Brossura
EAN: 9791259844774

Pubblicato da Chiara Vergani

Scrittrice – Insegnante – Pedagogista – Criminologa Laureata In Psicopedagogia Ha conseguito un Master In Criminologia, master in tutela del minore. Specialità in psicologia dell’età evolutiva, specialità in pedagogia per il territorio, orientatrice didattica. Esperta in temi sociali: bullismo, cyhberbullismo, revenge porn, ludopatia, dipendenza da sostanze stupefacenti e da alcool, le Sette, didattica a distanza, Mindfulness, agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Conferenziere a livello nazionale. Articoli di settore in varie riviste, in blog e magazine online. Collaborazione settimanale al telegiornale di Emittente televisiva il 12 – Tv Azzurra Triveneto. Collaborazione con Well Channel. Collaborazione con il Cantiere delle Donne. Collaborazione con radio Video Music e altre emittenti nazionali.

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