Oggi 8 Marzo è la festa internazionale della donna, nasce in epoche diverse in molte parti del mondo e vuole ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne , ma anche tutte le discriminazioni e violenze che nel corso degli anni hanno dovuto subire.
Per me festa è un termine improprio per definirla , vuole essere un ricordo delle nefandezze che nel corso degli anni hanno subito. Se la vediamo sotto questo punto di vista , orgogliosa di essere donna ed orgogliosissima di celebrare tutte le donne, quelle ferite, quelle stuprate, quelle rinchiuse, quelle costrette a nascondere il volto, le bambine violate, le bambine vendute come capi di bestiame, le donne uccise nel luogo dove tutti avremmo il diritto di essere protette: la propria casa, da chi dovrebbe amarle.
In questi ultimi giorni la lista si è allungata come purtroppo accade troppo spesso per vivere in un paese che si dice civile, inutile girarci intorno le lotte per il diritto all’uguaglianza ed al rispetto sono andate nel dimenticatoio da troppo tempo ormai, la società inneggia alla violenza, all’allontanamento del diverso , a far sentire quasi colpevoli chi vuole riprendersi la sua vita, troppe volte violata.
Ieri due ragazze sono state uccise dai loro compagni , una ragazza stuprata da tre uomini , ma sono solo le ultime vittime in ordine cronologico.
La festa della donna dovremmo ricominciare a considerarla il giorno per far sentire la nostra voce, un “ Basta” gridato a gran voce , anche nelle piazze se serve, ribellarci al senso di proprietà che l’uomo sente sempre più forte sulla nostra vita e sulla nostra anima. Noi donne diamo la vita ma abbiamo anche il diritto di viverla la vita. Abbiamo il diritto ad aver riconosciuta la nsotra intelligenze , forza, ed il diritto di essere considerate alla pari nel mondo del lavoro e nella società
Che le mimose siano un fiore, un simbolo di appartenenza, doniamocele tra noi donne , che siamo il motore del mondo , generiamo vita, diamo amore, facciamo di una casa un punto di ritrovo, siamo donne colte , lavoratrici, donne che sognano e lottano per realizzare i loro piccoli e grandi sogni. Non permettiamo mai ad un uomo di tarparci le ali.
Noi del mondo incantato dei libri vogliamo celebrarla a modo nostro con le parole delle donne , le nostre amiche, le donne del gruppo “ Gli amici del mondo incantato dei libri”.
DONNA
Anima fragile,
immensa,
segnata,
sofferente,
offesa,
delusa,
abbandonata,
rubata.
Anima bella,
tenera,
dolce.
Sole dell’universo,
percorri
vie tortuose
ripide,
spinose,
guardando in avanti.
Il tuo coraggio,
la tua determinazione,
il tuo orgoglio,
stupiscono
il mondo intero.
Donna,
sei fiore
cresciuto su terreno
roccioso,
scivoloso,
fangoso.
Grazie a te, donna
per il fatto stesso
che sei ………..DONNA!
Rosanna Leserri
Lasciami Sognare
Lasciami sognare,
lascia che io sogni…
Non arginare
i pensieri che accarezzo
nel buio…
Frantumali…
Spietato…
Frenali, con parole
Ma non fare
di me, isola tua.
Lasciami sognare
Alice Silvia Morelli
(Dalla raccolta di poesie Riderò, come non avessi mai pianto)
Se vuoi amore, lei ti stringe al petto
E già si allontana ogni affanno.
Se vuoi un bacio soave e dolce
te lo da lei che profuma di focolare.
Se vuoi una carezza, non chiami il vento,
ma vai da lei che è l’incarnazione della tenerezza
Se le lacrime ti bagnano il viso,
te le asciuga lei con un fazzoletto che profuma di bucato
Se vuoi un sorriso per riscaldarti il cuore,
ti sorride lei e tutto il mondo è felice.
Lei, MAMMA e DONNA,
il tuo passato, il tuo presente, il tuo futuro.
Dunque, dalle ciò che si merita:
AMORE, RISPETTO, SOLIDARIETÀ.
Rita Maffini
Non ricordo bene il dolore, non avevo il pensiero che da lì a poco sarei morta.
Ma ricordo la paura e l’ abbandono della mia anima dal mio corpo.
In genere, si hanno mille pensieri, ma io, non ne ebbi neppure uno.
I miei occhi fissavano il vuoto perdendosi, non avevo lacrime per piangere ne voce per urlare; ma ebbi la forza di reagire non comandandomi ed evitare così una tragedia.
Il ritorno alla vita, quella di cui mi ero riappropriata, non fù devastante, ma, mi limitò.
Facendomi vedere le mie emozioni prima ancora che le potessi sentire.
Deborah Ginex
Io sogno un mondo dove le ragazze possano uscire mostrando le gambe e divertendosi. Un mondo dove il giudizio sia vietato per legge, perché è difficile capire noi stessi, figuriamoci gli altri. E la donna è un mondo poliedrico e immenso, sfaccettato e ricco, difficilmente inquadrabile, che sfugge alle semplificazioni. Donna è tante cose, madre, figlia, sorella, amica, capo, scienziata, imprenditrice, sindaca, pubblico ministero. Dà la vita e cura, ama e crea, appassiona e innamora.
Ma mai, dico mai, può essere proprietà di qualcuno. Dio ci ha lasciate libere, perché un uomo dovrebbe prendersi questo potere, questo abuso di potere? È più di Dio, forse? No, quello non è un uomo. quell’essere orrendo che allunga le mani su una donna. Chi la umilia con la parola, col disamore. Chi uccide per un mostruoso errato senso del rapporto di coppia.
Siamo nate libere e io sogno un mondo dove le ragazze possano mostrare le gambe e il cervello, dove lo Stato le esalti e le protegga. Dove la parola femminicidio scompaia dal vocabolario per sempre!
Elisabetta Fioritti
Voglio riportare qui la testimonianza di chi ha subito un abuso e per dire No al femminicidio
Buio totale
Che notte sdegnante,
passi lenti, ombre veloci,
inquietanti scricchiolii,
lampioni ed insegne spenti.
Non voglio pretesti,
solo buio e nessun manifesto.
Tu luna non infierire,
il tuo spiraglio di luce
mettilo a dormire.
Dormite tutti.
Nel mio buio voglio restare,
senza pagine da leggere
né da cancellare.
Anno 2004
Alice Silvia Morelli
( Dalla raccolta di poesie Riderò come se non avessi mai pianto)
Troppe donne sono vittime di violenza da parte degli uomini.
Donne diventate famose loro malgrado.
Donne, che si aspettavano comprensione e protezione dai loro compagni, e che invece hanno trovato la morte per mano loro.
Sognavano un’altra vita Immacolata, Lauretta, Renata, Jessica, Pamela, Federica, Nunzia. Ora la vita non ce l’hanno più.
Sognano di riavere il loro viso Gessica e Lucia.
Tiziana Antonecchia
IL CUORE IN FIAMME
Il silenzio è assordante
in questa stanza
troppo grande
per due anime
che non si riconoscono più.
Il suo sguardo,
il suo volto,
il suo falso sorriso
e le sue mani
così Pesanti
per una creatura
talmente esile.
Il silenzio è così assordante
in questa casa
che profuma di bruciato.
Un cuore è andato in fiamme
ma non per passione
non per amore
solo dolore e sofferenza.
Lo chiamava Amore
ma non vi e`amore
dentro ad un corpo
senza anima.
Lo chiamava Amore
ma non esiste un amore
che lasci lividi sulla pelle
e sangue dietro
un sogno.
Il silenzio è cosi assordante
in questa vita
che vita non è.
Sta per chiudere gli occhi
ma, improvvisamente,
il cuore non brucia più
i lividi sono sbiaditi
e la sua anima
è tornata nel suo intimo
rifugio.
Non sarà lei a chiudere gli occhi
si Alzerà
dieci, cento e altre mille volte
e di vergogna e ribrezzo
ricoprirà il nome suo.
Un nome nero trascritto sul libro
del Mancato Orrore.
Alessandra Di Girolamo
SIPARIO STRAPPATO 127
Come un sipario strappato
la pelle slegata dalle ossa
E una folle paura rombante nella mente.
Rumorosi silenzi e nel vortice
provare a sfuggire
per denunciare il male
sradicato dal dentro, dal cervello assetato.
Fuori o dentro dal letto,
bruciano le lenzuola.
Lontano dalla porta, giù per la scala.
Scorre nelle vene come lava il terrore
adombrando il cervello.
Bello, dolce, caro, appassionato
ma infine così falso.
Non può essere tutto perduto.
E venderemo cara la pelle.
Dany – 16/03/2018
(Tutti i diritti sono riservati all’autrice Danila Delaiti)
Infine voglio concludere con le parole del nostro amico Antonio Pirani uomo degno di stima come tantissimi altri , la minoranza non può rappresentare tutto il genere maschile che ama, protegge e soprattutto rispetta la donna.
La donna è la versione nobile dell’uomo. Dio Creatore fece l’uomo, poi la donna, correggendo i difetti della creazione precedente.
Antonio Pirani
Buona festa della donna a tutti , che sia una giornata di riflessione .
Elisa Santucci