“Della gentilezza e del coraggio – Breviario di politica e altre cose”, di Gianrico Carofiglio

“Della gentilezza e del coraggio – breviario di politica e altre cose”, di Gianrico Carofiglio

Gianrico Carofiglio
La qualità della vita democratica scaturisce innanzitutto dalla capacità di porre e di porsi buone domande, dalla capacità di dubitare. E questo vale tanto per chi il potere ce l’ha quanto, forse soprattutto, per chi apparentemente non ce l’ha. Cioè noi. Perché i cittadini hanno un potere nascosto, che li distingue dai sudditi e che deriva proprio dall’esercizio della critica e dunque della sorveglianza. In queste pagine Gianrico Carofiglio, con la sua scrittura affilata e la sua arte di narratore, ci accompagna in un viaggio nel tempo e nello spazio e costruisce un sommario di regole – o meglio suggerimenti – per una nuova pratica della convivenza civile. Una pratica che nasce dall’accettazione attiva dell’incertezza e della complessità del mondo ed elabora gli strumenti di un agire collettivo laico, tollerante ed efficace. Partendo dagli insegnamenti dei maestri del lontano Oriente e passando per i moderni pensatori della politica, scopriamo un nuovo senso per parole antiche e fondamentali, prima fra tutte la parola gentilezza. Non c’entra nulla con le buone maniere, né con l’essere miti, ma disegna un nuovo modello di uomo civile, che accetta il conflitto e lo pratica secondo regole, in una dimensione audace e non distruttiva. Per questo la gentilezza, insieme al coraggio, diventa una dote dell’intelligenza, una virtù necessaria a trasformare il mondo. E contrastare tutte le forme di esercizio opaco del potere diventa un’attività sovversiva, che dovrà definire l’oggetto della nostra azione, della nostra ribellione.

Introduzione

La gente manipola e viene manipolata, imbroglia e viene imbrogliata in continuazione, senza rendersene conto. Fanno del male e ne ricevono senza rendersene conto. Rifiutano di rendersene conto perché non potrebbero sopportarlo. Il gioco di prestigio è una cosa onesta perché è chiaro in anticipo che la realtà è diversa da quella che appare.
(G. Carofiglio)

Recensione

Cos’è la gentilezza? E cos’è il coraggio? E cosa hanno in comune da poter/dover essere applicati alla politica?  Il dizionario Treccani definisce così la gentilezza e il coraggio.  Gentilezza: La qualità propria di chi è gentile; amabilità, garbo, cortesia nel trattare con gli altri.  Coraggio:  Forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare cose che importi rischio o sacrificio, nell’affrontare pericoli o anche l’impopolarità per il bene pubblico o per amore del giusto e del vero.  
Nel leggere le due definizioni, apparentemente non c’è nulla che li accomuni ma, in entrambi i casi troviamo “gli altri; il bene pubblico”… E non dovrebbe essere questa la massima espressione e ispirazione politica? E se il bene pubblico lo si facesse con garbo trattando gli altri con cortesia, probabilmente il fine ultimo della politica viaggerebbe ad alti livelli. Eccolo quindi il trait d’union tra gentilezza, coraggio e politica : il sapersi porre agli altri con cortesia ed educazione.
Gianrico Carofiglio, partendo da concetti che potremmo definire quasi scontati, fornisce una sorta di vademecum comportamentale per sapersi destreggiare tra la confusione di una società ove i tentativi di manipolazione e di distruzione dell’altro, sembrano essere diventati il target principale  del nostro tempo e del nostro vivere quotidiano.
Secondo il nostro autore, manipolare e barare al gioco sono quasi la stessa cosa e, all’interno del saggio vi è un elenco di procedure tendenti alla manipolazione.  Non manca a tal proposito di puntare il dito sull’incapacità comunicativa dell’attuale Presidente degli States, Donald Trump, tanto quanto sulla politica italiana da Matteo Salvini a Giorgia Meloni.  Propone anche degli esempi pratici equiparando la discussione alle arti marziali; parla di effetto Dunning Kruger e di Filosofia Zen, ma non solo.  Carofiglio riprende proprio teorie e principi di Filosofia Zen facendole sue per presentare al lettore un manuale d’istruzione che nulla aggiunge a discussioni storiche in materia di politica se non l’unica eccezione della necessità, che dovrebbe essere la regola, di interloquire con gentilezza, assumendosi con coraggio le responsabilità delle proprie parole e delle proprie azioni.

Conclusioni

Nell’insieme, un decalogo di nozioni atte a fornire le giuste indicazioni per predisporsi all’ascolto ma che, a onor del vero, non sono poi così esclusive e/o innovative. Un saggio breve , ben scritto, scorrevole e dal linguaggio fluido e facilmente comprensibile ma che nulla aggiunge allo scibile umano. 

Teresa Anania  

Voto

3/5

Recensione di Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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