Un viaggio a ritroso , i protagonisti della storia guardandosi negli occhi ognuno a suo modo vede anche se stesso. Il passato fa parte di te, il vissuto ti fa diventare la persone che oggi sei.
E’ passato il bel libro di Rita Scarpelli è un salto indietro nel tempo, un ritorno agli anni dei sogni, della voglia di vivere, di innamorarsi dell’amore, prendere la vita di petto come solo a 20 anni è possibile. Lo stratagemma letterario che Rita usa per raccontare la storia è il cercarsi su facebook, chiedersi l’amicizia, scambiarsi distratti messaggi. Il social che fa da collante, riavvicina persone, un tempo molto legate tra loro, che la vita ha disseminato in città diverse della penisola. Roberta è rimasta a Napoli e suo figlio Fabio decide di fargli una sorpresa per i suoi 50 anni, contatta tutti gli amici e li invita a Napoli per una festa a sorpresa. Inaspettatamente tutti gli amici accettano, anche quelli meno legati a Roberta negli anni giovanili , come Stefania algida , donna di classe, ormai ricca , che tutti consideravano irraggiungibile per la sua bellezza ed il carattere altero, e Marco che era stato il ragazzo che le due ragazze si contendevano, Roberta in una relazione ufficiale e Stefania in una storia clandestina e Marco, uomo mai cresciuto quasi scappa da Napoli pur di non prendersi delle responsabilità anche nella scelta.
Il social su cui si dice peste e corna, in fondo non è quel mostro che si dipinge, se si riesce ad usarlo correttamente, può riunire od allontanare, può farti sentire meno solo , ma allo stesso tempo può isolarti dalla vita vera. Ti da l’illusione di avere 1000 amici , quando in realtà se non si riesce a coltivare le amicizie vere, sei solo. Il virtuale ha questo grande limite, se da un lato ti permette di mostrarti come vuoi o addirittura come vorresti essere, alla fine ti costringe davanti ad uno schermo per interagire con le persone. Rita ne usa l’eccezione positiva e lo fa diventare un collante tra amici che si erano persi da 30 anni. Il gruppo si ritrova e si ripresentano situazioni che erano rimaste irrisolte tra loro, come il triangolo tra Roberta Stefania e Marco. Una storia di bilanci inevitabili a 50 anni, di rinascita , ognuno di loro a suo modo mette in discussione la sua vita, come Laura che realizzatosi professionalmente nella sua scuola di musica, ha ormai accettato definitivamente la sua omosessualità che vive con serenità, l’incontro con Simona la figlia di Antonella aspirante cantante che sin dal primo momento le ricorda se stessa da ragazza, l’avvicina sempre di più ad Antonella , tra le due giorno dopo giorno nasce un sentimento . In fondo è anche la voglia di tornare indietro nel tempo, e risentirsi ventenni innamorati dell’amore, come Stefania una donna forte che combatte con forza contro la malattia ,ed il rivedere Marco per lei è la possibilità di realizzare il suo vecchio sogno d’amore mai veramente sopito , ma forse anche in questo caso è solo nostalgia del tempi felici.
Un libro di assenze, di delusioni affrontate ognuno con il proprio temperamento.
50 anni, un traguardo, un po’ tutti cominciamo a pensare alla vita vissuta, ci si sente quasi ad un bivio, è il momento di dedicarsi un po’ di più a sé stessi, si sente che il tempo comincia a correre veloce, i figli sono grandi ormai, i compagni di vita, sono diventati abitudine, ma gli slanci del cuore non lo sanno che abbiamo 50 anni.
La vita li ha cambiati tutti, i dolori , le gioie , le scelte di vita ne hanno fatto delle persone diverse. L’unico rimasto immutato nel tempo , con la sua immaturità ed incapacità di scegliere è Marco, un uomo irrisolto e mai veramente cresciuto.
L’autrice ha tracciato nei suoi personaggi un mondo al femminile ogni donna con prerogative diverse, ognuna di loro è cresciuta in maniera diversa. Se Roberta dopo il fallimento del suo matrimonio con Alessandro che va via perché rifiuta le responsabilità della famiglia, si scopre soprattutto madre. Marianna si rende conto che il matrimonio a distanza non la soddisfa piu. Probabilmente questo rincontrarsi li mette davanti alla propria vita, alle proprie insoddisfazioni , ai loro sogni svaniti. E’ un viaggio a ritroso , guardandosi negli occhi ognuno a suo modo vede anche se stesso. Il passato fa parte di te, il vissuto ti fa diventare la persone che oggi sei . Molte di loro sono mogli e madri serene, ma il rivedersi è quasi come mettersi davanti ad uno specchio ed inevitabile è un bilancio della propria vita. Come in tutti i gruppi c’erano amiche speciali come Marianna e Roberta, ma il ritrovarsi dopo tanti anni , fa scoprire diverse empatie, la vita cambia , il passato lo porti sempre con te , ma appunto è passato.
Rita ci racconta la storia passando da una vita all’altra, in maniera quasi impercettibile. La prerogativa principale del romanzo è raccontare la vita e Rita Scarpelli lo fa, egregiamente e con piglio delicato entrando quasi in punta di piedi nella vita di ognuno di loro, non nascondo che in qualche pagina mi è scappata l’emozione, quella bella di chi ritrova nel racconto la propria giovinezza, i modi di vivere e di affrontare la vita dell’epoca.
Finita l’ultima pagina del libro io che sono nell’età dei protagonisti , sono rimasta con un sorriso sulle labbra , la vita di quei ragazzi che si incontravano a piazza Vanvitelli è la vita di tutti noi cresciuti nell’epoca, quando non esistevano cellulari , social , chat wathapp, ma solo il punto di ritrovo dove uscendo speravi di trovare qualcuno del gruppo , e se non trovavi nessuno conoscevi tutti, la piazza era il tuo piccolo mondo. Ma Rita Scarpelli ha fatto molto di più che raccontare la Napoli degli anni 80 , no lei ha raccontato cosa sono diventati oggi, i ragazzi degli anni 80 , l’ultima epoca senza smartphone , chat e social. Che vite hanno avuto , cosa sono riusciti a realizzare di quei sogni condivisi nelle tante serate trascorse insieme, cosa e chi hanno amato, ora che non sono più figli ma sono genitori, con i figli ormai cresciuti come Tea figlia di marco che dal nord decide di venire a conoscere la città di origine del padre, come Fabio che con sua sorella Sara circonda d’amore la madre che ha vissuto solo per loro, e la vita percorre strade inspiegabili , gli incontri le nuove empatie , è sempre un ricominciare un ripartire, e forse è proprio questo il bello della vita. Il titolo del libro è E’ passato ma poteva essere tranquillamente i migliori anni della nostra vita come cantava qualche anno fa Renato Zero che forse non sono nemmeno quelli della giovinezza, ma i percorsi di vita , che ha fatto diventare tutti loro quelli che sono oggi.
A questo punto non mi rimane che dirvi leggete questo libro è pieno di vita e di speranza , il passato ci forma ma il presente è quello che noi siamo . Un divano , una tazza di thé su un tavolino e emozionatevi con E’ Passato.
Elisa Santucci
Titolo : E’ passato
Autore : Rita Scarpelli
Editore : Aletti Editore
Collana : Gli Emersi – Narrativa
ISBN 978-88-591-4579-0
Prezzo : € 12
Rita Scarpelli nasce a Napoli il 22 maggio 1964.
Frequenta il Liceo Scientifico Giuseppe Mercalli di Napoli dove, grazie alla Professoressa di Lettere Raffaella Del Vecchio, si appassiona alla letteratura e alla scrittura.
Laureatasi in Economia e Commercio, lavora da più di venti anni nella Pubblica Amministrazione coltivando sempre un appassionato interesse per la lettura e per la scrittura, traendo ispirazione da svariati autori quali Svevo, Moravia, Fallaci, Allende, e poi Serrano, Tamaro, Grossman, Genova.
Avvicinatasi alla psicologia per motivi lavorativi, matura negli anni una grande passione per essa e nel 2014 diventa counsellor, con l’intento di riuscire a esplorare l’animo umano con maggiore contezza, al fine di poterlo narrare nei suoi scritti amatoriali
Dal gennaio 2016 si dedica alla stesura di un racconto breve sulle relazioni umane al femminile nel mondo dei social: la narrazione diventa più intensa e dà luogo a un romanzo dal titolo “È PASSATO”, la cui stesura si conclude nel maggio 2017.
Nel novembre 2017 il romanzo viene pubblicato.
Le tematiche narrate fanno nascere importanti sinergie con alcune significative Associazioni di tipo sociale quali “Telefono Amico Napoli”, Associazione “Donne Insieme”e Little Dresses for Africa.
La descrizione del libro
Perdersi di vista, sparire, dimenticarsi sono ormai dei lussi che non ci si può più permettere. Adesso c’è Facebook. Quasi per gioco, piano piano, tra una richiesta di amicizia e l’altra, sei donne che hanno condiviso molti momenti insieme durante la loro giovinezza, si riscoprono nel presente.
Roberta, madre attenta e premurosa, ma vera e propria calamita per guai e uomini sbagliati; Marianna, ingabbiata nel suo amore part-time, costretta a vedere il marito solo nel weekend a causa del lavoro; Ivana, professionista affermata, dedita quasi più alla sua carriera, per lei vera e propria fonte di appagamento, che alla famiglia.
Stefania, che, nonostante la sua famiglia quasi perfetta, rincorre ancora, disperata-mente, l’uomo che non ha mai saputo amarla e poi Laura, proprietaria di una scuola di musica che ha fatto della sua passione un mestiere e infine Antonella, che dovrà fare i conti con la solitudine e con sua figlia, talentuosa e tenace cantante in erba.
Il volto di Marco, fuggito dalla sua città natale, divorziato, eternamente diviso tra i sentimenti e la passione, ricompare nella loro vita attraverso lo schermo del PC.
“Scegliere è sempre difficile, pericoloso e decisamente impegnativo per il cuore e per la mente: spesso le scelte ci vengono richieste quando non siamo preparati a farle, ma sentiamo di volerle e poterle fare. Ogni momento che passa ne avvertiamo sempre di più l’urgenza e ogni passo in avanti che facciamo ci porta un po’ più lontano da quello che eravamo prima e, forse, più vicino a quello che avremmo voluto essere.”