La commovente lettera d’addio a suo marito di Virginia Wolf

Virginia Wolf  vero nome Virginia Stephe nasce a Londra il 26 gennaio 1882, la sua giovinezza è funestata da due eventi che ne minano per sempre il suo equilibrio psichico ; la morte dell’adorata madre a cui era molto legata ed il tentativo di violenza da parte di un fratellastro. La sua formazione culturale è vasta e proviene quasi esclusivamente dalla biblioteca paterna, tanto che a soli vent’anni già collabora con il Times, ma la vera affermazione nel mondo culturale di Virginia avviene dopo la morte di suo padre, che aveva lasciato i figli liberi di formarsi culturalmente, ma purtroppo le sua crisi psichiche la portano a d un primo tentativo di suicidio per fortuna fallito.

Sposò Leonard Wolf un editore ed insieme  presero parte ad un gruppo “ Bloosmury group”, un gruppo di letterati che scriveva contro l’epoca vittoriana ed i suoi valori, infatti negli scritti di virginia non mancano grandissime prese di posizione femministe.

Ma purtroppo la sua malattia mentale, ritorna prepotentemente e le fa decidere di annegarsi nel fiume Ause, dopo una lettera di commiato al marito, la donna lo fa con una freddezza incredibile, lascia sulla sponda il cappello da passeggio ed il bastone e si annega riempendosi  le tasche di sassi. Era il 28 marzo 1941.

Ecco la commevente lettera d’addio al marito.

“Carissimo, sento con certezza che sto per impazzire di nuovo. Sento che non possiamo attraversare ancora un altro di quei terribili periodi. E questa volta non ce la farò a riprendermi. Comincio a sentire le voci, non riesco a concentrarmi. Così faccio la cosa che mi sembra migliore. Mi hai dato la più grande felicità possibile. Sei stato in ogni senso per me tutto ciò che una persona può essere. Non credo che due persone avrebbero potute essere più felici, finché non è sopraggiunto questo terribile male. Non riesco più a combattere. Lo so che sto rovinando la tua vita, che senza di me tu potresti lavorare. E lo farai, lo so. Vedi, non riesco nemmeno a esprimermi bene. Non riesco a leggere. Quello che voglio dirti è che devo a te tutta la felicità che ho avuto nella mia vita. Hai avuto con me un’infinita pazienza, sei stato incredibilmente buono. Voglio dirti che – lo sanno tutti. Se qualcuno avesse potuto salvarmi questo qualcuno eri tu.Tutto se ne è andato via da me, tranne la certezza della tua bontà. Non posso più continuare a rovinarti la vita. Non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto lo siamo stati noi”.

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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