Mi chiamo Thiago, Mimmo Oliva e Peppe Sorrentino

Mi chiamo Thiago, Mimmo Oliva e Peppe Sorrentino

Un viaggio  onirico come metafora della vita.

Mi chiamo Thiago è un viaggio metaforico alla ricerca della libertà. Il sottrarsi ad ogni forma di violenza e sopraffazione anche a costo di essere isolato, distrutta la reputazione, reso inerme ma almeno orgoglioso di sé stesso.

Mi chiamo Thiago e sono libero

È il motto che ci insegue in tutto il libro anche se gli autori lo scrivono solo alla fine del libro.

Il viaggio parte da Tijuana ma potrebbe partire da qualsiasi parte del mondo , dove c’è un “ Sistema”, che decide la vita della collettività, dove essere onesto è disdicevole, perché l’onestà mette in evidenza la disonestà altrui. Thiago nelsuo viaggio ci racconta le sue tante vite, i grandi soprusi che ha subito.

Un sistema di colletti bianchi, puliti , con una reputazione pubblica ineccepibile, ma che nasconde dietro la patina di perbenismo il loro crudele affarismo, la loro violenza nel distruggere chiunque gli arrivi a tiro ed ostacoli la loro ascesa sociale ai vertici del Sistema.

Le fabbriche dove i dipendenti sono solo pedine dei loro giochi di potere e dove Thiago l’esempio di un uomo libero deve essere distrutto, isolato, tenuto lontano da tutti, in quanto il fare mette in evidenza l’inettitudine altrui.

Ho fatto molti errori, nella mia vita. Eppure mi sono imbattuto in tanti maestri e presunti tali. Ma ho deciso di seguire comunque la mia strada. Ancora ricordo quando mi dissero di non darmi troppo da fare, perché gli altri mi avrebbero notato e non c’è niente di peggio in questo mondo dell’invidia degli inetti. Se riesci a fare qualcosa era il messaggio, qualunque cosa, anche la più semplice e banale, tienila nascosta perché tutti quanti inizieranno a  chiedersi perché proprio tu, perché quella cosa non poteva essere fatta da altri, prima.  Non ci avevo mai pensato. Pensai anche che quel buon consiglio diceva molto su quel “maestro” mi diceva che aveva paura.

Thiago è l’uomo perbene che non si arrende, Thiago siamo noi., se solo avessimo il coraggio di sovvertire questo malsano modo di gestire la vita nella nostra  società capitalistica, dove si lavora tutto il giorno ma si è poveri, Si lavora solo per far arricchire ed essere pedine su una scacchiera invisibile. Numeri niente altro che numeri, essere umani usati e disumanizzati da una guerra di potere ai piani alti che li riguarda da molto lontano, ma che ne decide la vita o la morte, il lavoro è vita. E quindi inizia la paura anche di rivolgere la parola a chi è inviso ai vertici. Un circolo perverso, gli unici che pagano sono solo gli ultimi, gli ignari lavoratori in un sistema corrotto nella fondamenta.

Ce ne vorrebbero tanti Thiago per cambiare le cose, il Karma da ripetere e ripetersi  è “ Sono Thiago e sono libero”.

 

Titolo: Mi chiamo Thiago

Autori : Mimmo Oliva e Peppe Sorrentino

Editore : Polis Sa Edizioni

Prezzo : € 13,99

Mimmo Oliva

Portavoce dell’Associazione, è uno dei teorizzatori dell’Associazione delle Associazioni e del recupero delle periferie. Dal 1989 al 2014 ha lavorato presso la CGIL.

Nel novembre 2007  fonda l’Istituto Galante Oliva che ha lo scopo primario di promuovere l’attività di studio e di ricerca sui problemi e sulla storia  della società contemporanea, entrando a far parte del Comitato Scientifico dell’Istituto stesso.

Autore del libro “Il ritorno di Paddy Garcia” per l’Istituto Galante Oliva (2009).

Il 13 novembre 2010 viene rappresentata la prima teatrale del suo libro “Il ritorno di Paddy Garcia” al Teatro Diana di Nocera Inferiore su musiche di Joe Petrosino.

A dicembre del 2010 viene pubblicato il suo secondo libro “A me pare che il mondo resti fermo”.

Il 17 giugno 2014 viene nominato Assessore allo Sviluppo produttivo, Imprese e Risorse Umane nella Giunta del Comune di Nocera Superiore.

L’11 settembre 2014 fonda, insieme ad altri, l’Associazione Polis SA e ne diviene il Portavoce. E’ stato confermato nell’incarico con le prime consultazioni elettorali dell’Associazione del 15 marzo 2015.

Ad aprile 2016 pubblica con Peppe Sorrentino il romanzo “Mi chiamo Thiago“, dando via al progetto editoriale Polis SA Edizioni

Peppe Sorrentino

Direttore dell’Associazione, già Responsabile dell’Organizzazione, si occupa di attivismo consumerista da oltre dieci anni. E’ stato dirigente a livello locale e nazionale di una Associazione dei Consumatori e, per la stessa organizzazione, ha ricoperto a lungo il ruolo di conciliatore, responsabile organizzativo della federazione campana, commissario all’organizzazione per la provincia di Napoli e responsabile per la provincia di Salerno.

Tra le altre attività realizzate nell’ambito dell’impegno civile è stato:

tra i fondatori dell’Istituto culturale “IGO900”;  ideatore del coordinamento provinciale per la salvaguardia del Trasporto Pubblico Locale nella provincia di Salerno; ideatore del gruppo pubblico di sostegno al Procuratore Capo di Salerno nell’ambito dell’inchesta Why Not, con oltre 30.000 aderenti; tra i fondatori del comitato “MoBast!” e firmatario proponente della petizione alla Commissione Europea contro le discriminazioni in materia RCAuto nei confronti dei cittadini meridionali, con oltre 100.000 adesioni individuali e quelle dei maggiori Comuni della Campania; ha inoltre partecipato alla costituzione del coordinamento interassociativo nazionale NoTRIV contro perforazioni selvagge per l’estrazione di idrocarburi.

Ad aprile 2016 pubblica il romanzo “Mi chiamo Thiago“, opera prima scritta con Mimmo Oliva, , dando via al progetto editoriale Polis SA Edizioni

La trama

“Mi chiamo Thiago” è il racconto di una storia di potere e di intrighi vissuti da dentro “il Sistema”. Il romanzo-storia di un uomo dai mille volti, e della tante vite, la cui presenza nella società è scomoda, il cui istinto di lotta e sopravvivenza si innalza e si rafforza dinanzi agli abusi di potere, la cui emarginazione darà l’input per intraprendere una nuova e silenziosa guerra. Un’occasione per discutere cosa rappresenti l’uomo oggi, se stesso e il suo rapporto col mondo. Il percorso narrativo mescola realtà e finzione, unisce storie ricche di simboli ed analisi, attraverso una linea sottile che rifiuta di spezzarsi, dando volutamente alla scrittura un ritmo nervoso e sincopato. “Mi chiamo Thiago” è il viaggio di un’anima complessa che, pagina dopo pagina, diventerà “altro”. Un personaggio inventato, il cui cammino verso la libertà è fatto di percorsi incerti e tortuosi, ma anche esperienze irripetibili, tradimenti, eroica umanità, viltà, illusioni e disillusioni. Un lungo viaggio che parte da Tijuana, città messicana di confine, dove i sogni si scontrano con la realtà e riaffiorano ricordi del passato con tutto il loro insopportabile carico. Con prefazione di Pietro Folena.

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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