…Si viaggia sperando, si spera viaggiando.
La silloge poetica “Nuotando nel mio Assenzio”, ha tanto nel titolo quanto nella grafica scelta per la cover, un forte impatto metaforico. L’assenzio è un distillato notevolmente alcolico che si ottiene da un misto di erbe tra le quali l’Artemisia Absinthium o Artemisia Maggiore che è una pianta medicinale e al quale deve anche il nome. In letteratura è stato spesso associato agli autori e agli artisti francesi appartenenti al decadentismo. Dopo i due romanzi noir “Esistenze Proibite” e ” Inferno Aurum” , cimentarsi tra le liriche di questo nuovo lavoro di Paolo Bertulessi è stata una conferma ulteriore alla brillante capacità stilistica,alla bravura e attitudine all’utilizzo di un linguaggio ricercato, colto, impeccabile e fortemente evocativo.
Non si è davanti a liriche metriche, non ci si trova dinnanzi a rime baciate tanto meno a poesie nel senso classico e canonico del termine, quelle dove cuore fa sempre rima con amore, non si tratta di versi sdolcinati, strappalacrime o narranti sentimenti non corrisposti, dolore, crisi mistiche o caldeggianti libertà etc..
Bertulessi utilizza le parole in maniera consapevole facendone un uso che, pur se colto e a tratti aulico, è comunque alla portata di tutti riuscendo a raggiungere quel target, forse inizialmente poco noto anche a se stesso.
Come più volte scritto, non è possibile recensire una silloge poetica alla stessa stregua di un romanzo, così come non è possibile recensire un saggio come fosse un romanzo, soprattutto quando gli argomenti trattati non sono unilaterali ma abbracciano, come in questo caso, una moltitudine di aspetti direttamente connessi alla Vita e alle sue sfumature ma affrontati dal punto di vista personale dell’autore. Sono i suoi pensieri, il suo modo di vedere, concepire e percepire le cose… Svaniscono, a tratti, l’oggettività e la razionalità per fare spazio agli istinti, alle sensazioni, alle illusioni, alle speranze…
Un cantore alchemico, Bertulessi, alla ricerca della verità oltre ogni schema mentale che, quasi magicamente, finisce con lo sgretolarsi, al pari di un castello di sabbia, lasciando spazio a quegli aspetti concreti di ogni esistenza che arrivano a disperdere in un bicchiere di assenzio, tutte quelle “eteree visioni” e “tragitti mentali” di cui ogni essere umano è, nel corso della propria vita più o meno vittima; quando giunti all’età dei bilanci si tirano le somme sul proprio vissuto e sul tempo che inesorabilmente avanza senza fare sconti a nessuno e, voltarsi indietro serve a proiettarsi nel futuro vivendo il presente… Ne consiglio assolutamente la lettura…
Con un blocco di piombo
sopra il cuore,
affronto il passare del tempo
nella più tetra oscurità:
domande che non posso fare,
progetti interrotti per sempre,
pianti inesplosi che tendono
agguati silenti.
Questo cilicio dell’anima,
questo non più
sopportabile tribolo
è come il metallico
cane d’una pistola
sempre puntata addosso,
pronto a scattare
senza darti più scampo,
senza nemmeno riuscire
a sperare.
Spalmo giornate
di ritmi ed emozioni
che lacerano una scontata quiete,
assorbendo pause moleste
e frenando moleste cascate
di noiose abitudini.
Ricamando orli
di tempo vissuto
sempre più spessi e laboriosi,
mi accingo a scolpire realtà disegnate,
certo che poi
adorneranno il giorno
da me levigato.
Teresa Anania
Autore: Paolo Bertulessi
Titolo: Nuotando nel mio Assenzio – Eteree Visioni e Tragitti Mentali
Editore: Pluriversum
Uscita: 2019
Pagg: 118-Brossura
Prezzo: €. 12,00
SINOSSI
Una raccolta di poesie che vuole sperimentare e affrontare le più profonde tematiche interiori con nuove prospettive, quasi in antitesi con l’obsolescenza di molte altre opere definite “moderne”. Un’opera che vuole travolgere il lettore con un’impronta linguistica a volte opulenta e dura, sorprendendolo con metafore potenti e inaspettate. La parola diventa suono incessante e martellante, come uno scalpello che lavora sulla mente per demolire ogni schema precostituito. Una lettura che scuote e affascina, generando imponenti voragini emotive che inducono alla meditazione filosofica. Ogni banalità è bandita in nome di uno stile veemente; anche il tema naturalistico, seppur trattato in modo marginale, viene visto con altri occhi… occhi che guardano oltre ogni superficialità e che non lasciano spazio al sentimentalismo.
L’Autore:
Paolo Bertulessi è nato a Bergamo il 1° ottobre 1963 ed è residente a Padova. Ex pugile, è appassionato di narrativa e poesia. Gestisce una famosa enoteca a Piazzola sul Brenta. Dopo il suo travolgente noir d’esordio dal titolo Esistenze proibite (Le Mezzelane, 2018), ha pubblicato Aurum. Inferno operaio (Pav, 2018). Nell’aprile 2019 vede la luce In viaggio per lei, scritto a quattro mani con l’amico Alberto Wittman. La sua citazione preferita è “Ad pugnam parati”. Si definisce “poeta urbano”: ama cogliere i fiori che spuntano dal cemento e metterli in versi.