Talvolta un libro può cambiare le sorti e la storia, il libro è” Lancillotto e Ginevra” che celebra l’amor cortese del Dolce Stil Novo, e la storia d’amore è forse una delle più celebrate dalla storia della letteratura, il tragico amore di Paolo e Francesca celebrato da Dante Alighieri nel V canto dell’inferno nella sua divina Commedia opera che lo ha consegnato alla storia per sempre.
Siamo a Gradara nel 1285, Lanfranco figlio dello speziere del borgo vede passare la carrozza dei Malatesta e per la prima volta vede il viso velato di Francesca Da Polenta e ne è estasiato, una bellezza , ma con la mestizia nello sguardo.
Lanfranco è un ragazzo solitario dedito alla lettura, aspetta con ansia i libri che il suo amico Guido mercante che gira per lavora gli porta in dono da Firenze, piano piano intesse una sorta di amicizia con Francesca che gli chiede in prestito libri che parlano d’amore. Ed è proprio un libro prestatogli dal ragazzo “ Lancillotto e Ginevra “ che fa accadere l’irreparabile, i due innamorati Paolo e Francesca leggendolo insieme non sanno più resistere all’amore e scatta il fatal bacio.
Un romanzo ambientato a cavallo tra la fine del Medio Evo e l’inizio del Rinascimento, con riferimenti storici precisi ed accurati , anche il linguaggio è adeguato all’epoca . Un approfondimento con mano lieve e sapiente della storia d’amore più celebrata e famosa della storia. Le consuetudini ed usi del tempo sono perfettamente inseriti in una storia di fantasia con il sapore di storia.
L’autrice ci racconta la storia attraverso le gesta di Lanfranco, incantato dalla personalità di Madonna Francesca, tanto da non far quasi caso a Margherita figlia del banchiere che gli ronza intorno. Margherita ragazza orfana di madre cresciuta con amore dalla sua balia Veridiana , personaggio interessante e centrale della storia , ama la sua Margherita come una madre e riesce a vincere la malattia il fuoco sacro che a quel tempo si diceva fosse opera del demonio, solo per amor suo . L’amore profondo di una madre putativa verso la sua Margherita la riportano alla vita dopo un tragico pellegrinaggio che la riporta a casa storpia ma felice di tornare dalla sua figliola . Proprio i dialoghi della donna con un frate per me rappresentano uno dei momenti più alti ed emozionanti del libro.
«Se questo vostro Dio è perfetto, non c’è bisogno che sia perfettibile.
La perfezione non pretende miglioramenti. Se voi prendete della creta e la plasmate fino a farla diventare una sfera e questa sfera vi riesce perfetta, perché liscia e d’identica curvatura in tutte le sue parti che bisogno avete di migliorarla ancora?» replicò Veridiana detergendosi il sudore della fronte.
Il frate la fissò sgomento: quella donna dalla lingua troppo lunga non si sarebbe convertita tanto facilmente. Per fortuna non possedeva istruzione; se fosse stata colta, avrebbe fatto ombra a filosofi ed eresiarchi del tempo. Ma lui c’era abituato: di soggetti ostici e recalcitranti nella sua vita monastica gliene erano capitati tanti.
«Ecco figliola, la risposta te la sei data da sola. Fin quando la sfera non è perfetta ma perfettibile e quindi migliorabile il plasmatore continua a plasmarla» sentenziò soddisfatto fra Vincenzo.
[…]«Scusatemi padre, ma cosa c’entra questo. Un uomo può essere buono, caritatevole verso gli altri, umile e generoso, ma non per questo essere in odore di santità, almeno come la intendete voi. Io nutro una certa ammirazione per frate Francesco, ma come essere terreno e non comeuomo di Dio. Credetemi, mi piacerebbe avere fede. Così potrei diluire il tormento e la paura su ciò che posdomani dirà il cerusico, perché dal suo responso dipenderà la mia sorte». […]
La sorte tragica di Paolo e Francesca la vediamo anche noi attraverso lo spioncino che Gianciotto Malatesta aveva fatto installare di nascosto alla camera da letto di sua moglie, complici le maldicenze della gente del popolo sulla presenza sempre più frequente di suo fratello Paolo al castello.
Il delitto passionale per eccellenza il marito geloso che coglie sul fatto i due amanti e non riesce a fermare la propria ira, perché un bacio è amore , le donne di malaffare non danno baci, non è un semplice tradimento ma è amore.
I sentimenti che traspaiono dall’ottima penna dell’autrice sono molteplici gelosia , ingiustizia , inganno, amore in tutte le sue eccezioni, amor cortese tipico del tempo, il popolo a tratti malevolo ma anche colto come Lanfranco amante delle arti e della letteratura, generoso come Veridiana e Santina, uomo di alti valori come lo speziere. Un’umanità varia alla fine del 1200 , come è varia oggi secoli dopo .
Non mi rimane che consigliarne la lettura, soprattutto se amate storie su sfondo storico, ben documentate , perfettamente inserite nel contesto narrato e magnificamente scritte.
Elisa Santucci
Titolo : Talvolta un libro
Autore : Antonella Polenta
Editore : Elmis World
Prezzo : € 13,30
Antonella Polenta è nata a Roma dove vive e lavora. Dopo essersi occupata di studi epidemiologici e sociali, attualmente svolge un lavoro in campo idrografico. Ha diverse pubblicazioni scientifiche e divulgative all’attivo, ma la sua passione per la scrittura l’ha indotta a varcare mondi fantastici tanto da scrivere poesie, racconti e romanzi. Al momento attuale i libri editati sono sette.
La trama