SPATRIATI, di Mario Desiati

Spatriati di Mario Desiati – Finalista al Premio Strega

Spatriati

“Vedevo sempre ciò che non avevo espresso, restavo colpito solo da ciò che avrei dovuto esplicitare, guardavo sempre il dover essere e mai l’essere, in una sorta di pauperismo, guidato dalla sensazione di inadeguatezza e fallimento”. (V. Andreoli)

L’essenza del romanzo è tutta nel titolo: “Spatriati” romanzo di Mario Desiati candidato e finalista al Premio Strega 2022.

Il termine deriva dall’espressione dialettale pugliese “spatriét” che indica non solo gli emigrati ma chiunque si senta in un certo senso inadeguato, spaesato, sbagliato, fuori luogo. E chi, almeno una volta nella vita non si è sentito uno “spatriato”?

Protagonisti principali del romanzo due ragazzi che si conoscono sui banchi di scuola e che cresceranno nel corso della narrazione. Francesco Veleno e Claudia Fanelli sono, loro malgrado, uniti dalla relazione extraconiugale dei loro genitori.  La mamma di Francesco, infermiera, e il papà di Claudia, medico, lavorano entrambi nella stessa struttura ospedaliera e hanno una storia d’amore che, per quanto disdicevole possa apparire agli occhi della “normalità”, esula dal concetto di “amanti” nel senso più dispregiativo del termine, per approdare a quel sentimento d’amore puro e profondo tra due anime che si incontrano nel momento sbagliato e che riescono comunque a vivere tutto ciò che ogni essere umano anela almeno per una volta nella vita.

Voce narrante dell’intero romanzo è Francesco, un ragazzo che non ha ben chiara la propria collocazione, ma che sente di avere, nonostante tutto, radici profonde nella sua Terra, la Puglia, luogo in cui è prettamente ambientata la storia, tanto da non voler in nessun modo accettare di poter vivere in un posto diverso. Sarà sempre così?

Francesco ha paura di ammettere a se stesso ciò che dimora nel suo IO, non accetta, rifiuta tutto ciò che può essere dagli altri male interpretato … teme il giudizio, vorrebbe essere come Claudia, e in fondo sa di esserlo in qualche modo, a modo suo, ma gli manca il coraggio di spiegare le ali e spiccare il volo verso la sua vera identità.

Claudia è contemporaneamente l’esatto opposto di Francesco tanto quanto il suo alter ego. Anticonformista e ribelle per partito preso più che per natura, “diversa”, eccentrica e con le idee ben chiare. Spregiudicata, smaliziata, maliziosa, senza regole, sa cosa vuole e come ottenerlo. Non si ferma davanti a nulla e gli ostacoli diventano delle sfide con se stessa, con la quale è in perenne lotta e competizione.

Francesco vive col freno a mano tirato, Claudia in discesa a cento km all’ora. Niente li accomuna, apparentemente, ma sono talmente simili da lasciare attoniti.

È il romanzo degli opposti, della trasgressione a 360°, degli eccessi e del malcontento di una generazione cresciuta in un ambiente troppo stretto culturalmente e mentalmente e dal quale si rende fondamentale prendere le distanze, evadere, respirare la libertà.  Tutto trova la giusta ubicazione all’interno della storia, amicizia. Amore, sentimenti, rabbia, opportunismo, tradimenti, delusioni, dolori, famiglia, senso di appartenenza, religione, bigottismo, diversità in senso lato. Non esiste maschile né femminile, i due generi si fondono e si confondono per dare vita alla persona, all’essere umano scevro da qualunque identità sessuale.

Vi è un continuo andirivieni tra l’interno e l’esterno dei labirinti personali alla ricerca di una propria individualità, di una dimensione, di un equilibrio.  Ogni esperienza diventa opportunità, ogni fallimento libera le proprie inquietudini, ogni flashback dà la sensazione di non essere lettori ma protagonisti. Il tutto ben incorniciato dalla descrizione dei luoghi, dei colori, degli odori di una terra come la Puglia ma, allo stesso tempo, non mancano le descrizioni in bianco e nero di una città come Berlino, dove entrambi si trasferiranno, e dove il grigio della pioggia prende il sopravvento sul sole e sui paesaggi naturali della Valle d’Itria.

Ben scritto, scorrevole, senza fronzoli; l’autore non tergiversa, non abbellisce le parole, tutto viene chiamato col proprio nome e questo potrebbe far storcere un po’ il naso ai lettori pseudo moral-perbenisti.  Di sicuro una lettura che diventa viaggio mentale e sensoriale e che consiglio vivamente.

Teresa Anania

Libro incluso tra i sette finalisti del Premio Strega 2022

Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell’atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l’acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.

«Una grande storia libera di questo tempo sghembo» – Concita De Gregorio, la Repubblica

«Un romanzo baciato da qualcosa di magico: l’incontro tra scrittura e personaggi, tra senso poetico e precisione, tra forza e verità nel raccontare il proprio tempo – Annelena Benini, Il Foglio

«Una trama che s’infittisce, e scolpisce i personaggi raccontati da Mario Desiati con la precisione e la bellezza della sua prosa generosa e affilata insieme» – Lisa Ginzburg, Avvenire

«Leggendolo ci sentiamo vivi, non semplicemente elettrizzati: vivi in ogni inconfessata sfumatura mentre camminiamo spavaldi su quel lato della luna che non a tutti è dato vedere» – Nadia Terranova, tuttolibri

«A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato.»

Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano piú. A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé. Diventano adulti insieme, in un gioco simbiotico di allontanamento e rincorsa, in cui finiscono sempre per ritrovarsi. Mario Desiati mette in scena le mille complessità di una generazione irregolare, fluida, sradicata: la sua. Quella di chi oggi ha quarant’anni e non ha avuto paura di cercare lontano da casa il proprio posto nel mondo, di chi si è sentito davvero un cittadino d’Europa. Con una scrittura poetica ma urticante, capace di grande tenerezza, dopo Candore torna a raccontare le mille forme che può assumere il desiderio quando viene lasciato libero di manifestarsi. Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell’indagare i dettagli piú ruvidi dell’istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli esseri umani per cercare di essere felici.

AUTORE: Mario Desiati

TITOLO: Spatriati

EDITORE: Einaudi

COLLANA: Supercoralli

USCITA: 27.04.2021

PAGG: 288 – Rilegato

EAN: 9788806247416

PREZZO: €. 20,00

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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