ACCADDE OGGI : 9 LUGLIO 2006. L’ITALIA VINCE IL CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO

In attesa della finale degli europei 2021, ricordiamo la vittoria degli azzurri ai mondiali 2006. Accadde oggi 9 Luglio 2006.

“E’ finita! E’ finita! E’ finita! Il cielo è azzurro sopra Berlino. Siamo campioni del mondo “ urla il telecronista della Rai Marco Civoli, parafrasando il titolo del noto film di Wim Wenders.
La nazionale italiana di calcio allenata da Marcello Lippi conquista il suo quarto titolo mondiale allo stadio Olimpico di Berlino, battendo la Francia ai rigori per 5-3, dopo i tempi supplementari conclusi sull’1-1.
La partita è stata a dir poco rocambolesca e piena di colpi di scena. Protagonisti assoluti Marco Materazzi e Zinedine Zidane. Zidane è il giocatore più importante e autorevole della Francia, un fuoriclasse che tutti temono affrontare. Nel primo tempo ha segnato il rigore che ha portato la Francia sull’1 a 0 , ma dopo pochi minuti, Materazzi pareggia . Si va ai supplementari con le squadre praticamente sempre alla pari sia per qualità di gioco che per occasioni da gol .
L’episodio determinante e inaspettato succede al 111′ dei supplementari quando, dopo uno scambio di battute fra Materazzi e Zidane, quest’ultimo dà una testata al petto del difensore, facendolo cadere a terra. L’espulsione è inevitabile e la Francia deve andare ai rigori senza il suo giocatore migliore.
Tutta l’Italia è col fiato sospeso ed è incollata davanti ai televisori per seguire la successione dei rigori. Sul dischetto degli undici metri si susseguono Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e, per ultimo, Grosso che non sbagliano la mira, mentre Trezeguet sbaglia il rigore decisivo.
L’Italia è CAMPIONE DEL MONDO!!!! e il capitano Fabio Cannavaro alza al cielo la coppa più ambita del calcio mondiale.
Il tripudio è totale, l’Italia si infiamma, i tifosi scendono nelle strade per festeggiare la vittoria, strombazzando e agitando il tricolore, l’orgoglio nazionale è alle stelle. La notte magica dei tifosi è identica in ogni città italiana tra cori, caroselli con le auto, fuochi di artificio e simpatici sfottò ai galletti francesi.
Oltralpe, l’atmosfera è diversa, c’è il rammarico per un’occasione persa .
I giornalisti sportivi di tutto il mondo si interrogano su cosa avesse sussurrato di così grave l’impertinente Materazzi a Zidane per farlo reagire in quel modo inconsulto e molti tifosi francesi ritengono che forse, senza quell’episodio, le cose sarebbero potute andare diversamente.
Che soddisfazione immensa! La piccola Italia, tutta pizza e mandolino, spesso agli onori della cronaca per episodi di corruzione e di malavita organizzata e per questo guardata con sospetto dall’altra Europa, virtuosa e ligia alle regole, vince la prestigiosissima coppa, mettendo in evidenza doti insospettabili di preparazione atletica e di tattica agonistica.
La passione per il calcio è stata trasmessa a me e ai miei fratelli da mio padre fin da piccolissimi . Tenendoci sulle ginocchia, il mio papà, di solito sempre indaffarato e silenzioso, snocciolava la formazione della nazionale allenata da Pozzo che aveva vinto i mondiali del 1934 e del 1938, in pieno periodo fascista. In quegli anni bui, le gesta sportive di Meazza, Piola & C. erano gli unici momenti di consolazione e di orgoglio per chi non condivideva la situazione politica di quel particolare periodo storico.
I Mondiali del Messico 1970 furono un momento di condivisione non solo con i miei familiari, ma anche con tutti gli amici di quel periodo adolescenziale. Ricordo che ci mettevamo in circolo sulla spiaggia e ricordavamo a memoria la telecronaca che aveva fatto Nando Martellini della mitica partita vinta per 4-3 dall’Italia sulla fortissima Germania (la c.d. partita del secolo).
E come non ricordare i sorrisi e gli applausi di mio padre ormai sofferente e malato alle prodezze dell’indimenticabile Paolino Rossi durante il mondiale vinto dall’Italia nel 1982?
Insomma il calcio, al di là dei tanti scandali che ci sono stati e dei troppi soldi che girano in questo mondo, è uno sport bello, appassionante e aggregante.
Quando in tv si vedono le immagini della nazionale azzurra schierata a centrocampo e si sentono le prime note dell’Inno di Mameli, in quel momento… solo in quel momento, gli italiani hanno un brivido nella schiena, riconoscono la loro comune identità e finalmente si sentono un popolo unito.
Un popolo che, imbracciando il tricolore, si alza in piedi e a squarciagola canta l’inno nazionale.

P.S. Scrivo queste poche righe durante gli Europei di calcio e dopo la meravigliosa partita che l’Italia ha vinto sulla Spagna.
L’Italia è in finale e dovrà giocare a Wembley domenica 11 luglio contro l’Inghilterra.
Non dico niente…. incrocio le dita, accarezzo il cornetto, tocco ferro…
FORZA ITALIAAAAA!!!

Pubblicato da Anna Gelardi

Avvocato per tradizione familiare, lettrice per passione. Tirata per i capelli in questa avventura del blog dalla mia amica Rita, ci sto prendendo gusto. D’altronde è quello che ho sempre fatto fin da piccola: leggere, leggere, leggere. Spero di essere all’altezza delle aspettative e di riuscire a stimolare alla lettura tutti coloro che vorranno seguirmi.

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