Cronache dal borgo, Laura Gronchi

Cronache dal borgo, Laura Gronchi. Alcheringa edizioni

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“Chissà com’è sentirsi felici.”

Mi accosto a “Cronache dal borgo” senza prestare grande attenzione a titolo e copertina. A guidarmi è piuttosto la curiosità e il piacere di leggere un nuovo lavoro di Laura Gronchi, autrice di cui ho già apprezzato lo stile di scrittura in “Su e giù per le scale” o, ancor prima, i suoi contributi nella scrittura collettiva su Writers Officina.

Un rapido sguardo alla struttura (sessantasei brevi capitoli con un prologo e un epilogo, per complessive 400 pagine) e sono già con i personaggi, a seguire la vita di Andreina con i disastri che si porta dietro e quelli in cui va a infilarsi e quella degli altri due protagonisti, Darhan e l’Uomo.

Chi è Andreina? Una giovane donna, la cui vita cambia all’improvviso, quando il suo fidanzamento storico giunge al capolinea e lei si ritrova, suo malgrado, a portare avanti l’azienda di famiglia in piena crisi, a gestire i rapporti conflittuali con i genitori e le relazioni con amicizie che si rivelano opportuniste: una realtà da cui vorrebbe fuggire!

Il suo sogno è un’esistenza tranquilla, un lavoro gratificante e qualcuno che la accolga con il sorriso al rientro a casa.

Soltanto un sogno!

Niente di più lontano dalla realtà che l’attende: Armando, un padre che le avvelena la vita, con la sua rabbia, il lancio di oggetti accompagnato dal ritornello “Maremma impestata” e le continue richieste di denaro.

A peggiorare il clima familiare si aggiunge la figura di Nella, la madre, con una depressione che l’affligge da tanto e da cui vuole illudersi di essere guarita, ignorando raccomandazioni e medicinali.

E poi ci sono le amicizie, come Clelia, tanto invidiosa di Andreina e con una fissa per le carte, con la cieca fiducia che possano svelarle della propria vita quelle verità che potrebbe guardare con i propri occhi, senza falsi inganni.

Insieme frequentano la discoteca “Amici della notte” dove lavora come buttafuori Darhan, dal viso singolare a metà strada tra un elfo e il poker delle carte, che per Andreina si rivelerà una presenza significativa su cui contare. Sarà lui a farle aprire gli occhi sulla realtà in cui vive e a riscoprire sé stessa.

“Svegliati! Tu sei diversa! Hai le carte in regola per emergere.” “Smettila di lasciarti sfruttare.”

“Sei tu che vai verso il cambiamento, anche se non te ne accorgi.”

È in discoteca che Andreina scarica i suoi nervi, ballando fino all’alba sui tavoli, in una confusione di corpi che ricorda il girone dantesco, tra gli effetti delle luci stroboscopiche.  

Vien fuori l’idea di una narrazione che tocca i temi di un’ordinaria quotidianità con crisi economiche e relazioni conflittuali? Niente di più errato.

Mi son dovuta ricredere presto anch’io, perché il romanzo accoglie la straordinaria ed enigmatica presenza di scene e personaggi dai poteri speciali, dai quali non si sa proprio cosa attendersi (l’Uomo, il detective Giordano Lupi, Skill, Shit, Prent, Lomi) e ci sono pagine in cui l’orrore si affaccia all’improvviso, nascosto tra le parole, lasciando il dubbio di aver letto male.

Un noir che cattura, intriga e scorre, evocando pensieri e riflessioni sulla vita reale. Una lettura interessante.

“Ridere era ciò che le mancava davvero. La sua vita era una prigione abissale.”

“Di fantasia ne ho avuta sempre fin troppa. Non risolve i miei problemi, però mi aiuta a credere in un mondo migliore.”

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Andreina è una donna non più giovanissima, demoralizzata per la fine di un fidanzamento storico, incastrata in una realtà che rifiuta, fatta di lavoro precario, miseria, rapporto conflittuale con i genitori e amici opportunisti. Darhan è un uomo disincantato che lavora come buttafuori agli “Amici della Notte”, l’unica discoteca di Borgo ai Fossi. L’Uomo è un individuo inquietante che agisce sotto la finta identità di detective a caccia di persone scomparse, ma che in realtà dà la caccia ad alcuni serial killer. Tre protagonisti, le cui vicende si svolgono nella piccola cittadina toscana di Borgo ai Fossi, nell’inverno fra il 2017 e il 2018. I loro destini si intrecciano in un crescendo di tensione, fino alla resa finale dei conti dall’esito sorprendente.

Autore: Laura Gronchi
Editore: Alcheringa
Collana: Le ossidiane
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 15 febbraio 2024
Pagine: 400 p., Brossura
EAN: 9791281248274


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Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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