Cuori a spigoli
Cinzia Bomoll si muove tra cinismo e sentimentalismo, tra i toni della commedia nera e del racconto intimista, disegnando personaggi ben congegnati, che si muovono in maniera imprevedibile e hanno tutti in comune
La sensazione d’essere in attesa di qualcosa o qualcuno. Cuori a spigoli è un romanzo vivace dalle varie chiavi di lettura, da cui emerge intenso quel senso di irrequietezza e isolamento legato alla nostra società, una narrazione coinvolgente in cui l’amore scorre lungo ogni pagina fino al sorprendente e inaspettato colpo di scena finale.
Quella mattina del 2 agosto arrivava sua madre a fargli visita da Lecce e lui era in ritardo per colpa del suo orologio da polso che si era fermato nella notte. Non era ad aspettarla alla stazione, come aveva promesso, lasciandola perplessa al binario per quasi un’ora. Dalle 9.50 alle 10.20. Lui arrivò di corsa alle 10.40…
L’autrice
Cinzia Bomoll esordisce giovanissima nel ’98 con un racconto selezionato tra centinaia per l’antologia di Einaudi Stile Libero Ho qualcosa da dirvi sulle condizioni giovanili.
Laureatasi all’Università di Bologna, sua città d’origine, si trasferisce a Roma e frequenta il corso RAI-script di sceneggiatura, iniziando contemporaneamente a lavorare per la tv come autrice e regista. Nel 2006 esce il suo primo romanzo, Lei che nelle foto non sorrideva (Fazi Editore).
Dividendosi tra scrittura e cinema dirige diversi cortometraggi e documentari fino all’esordio cinematografico nel 2007 col film Il segreto di Rahil, distribuito in USA e Canada. Nel 2011 esce il suo secondo lungometraggio, Balla con noi, un musical prodotto da RAI Cinema. Nello stesso anno sempre per Fazi Editore, pubblica il romanzo Sessantanove. Si trasferisce per un periodo nel deserto del Mojave in California dove nasce sua figlia. Nel 2015 fonda una casa di produzione chiamata Amarcord con cui collabora a coproduzioni di film e documentari dalle tematiche forti.
Introduzione
Cuori a spigoli è un romanzo molto particolare, pezzi di vita di vari personaggi con una modalità insolita, la storia seguente ci parla di qualcuno che abbiamo incontrato nella storia precedente.Aneddoti personali
Mi approccio a leggere questo libro dopo aver letto nella quarta di copertina le lusinghiere parole di Carlo Lucarelli ” Tessere un mosaico in seconda persona che girano attorno all’ultima e a quella puntano, con quella magia che hanno i grandi direttori d’orchestra, quando tutto esplode all’ultima nota” Ebbene questo romanzo è proprio così un piccolo gioiello di scrittura.Recensione
Una storia tira l’altra si potrebbe dire, ma non è così banale la scelta dell’autrice di raccontarci pezzi di vita di singole persone , spesso senza nome, ma in qualche maniera legata alla storia precedente. Storie di solitudine , di manie , di dolore , di violenza , incomunicabilità. Sono piccoli flash della vita di ogni persona, fondamentali flash per raccontare in poche righe una vita. E l’autrice lo fa da lontano , con una narrazione in terza persona , quasi da osservatrice. Un racconto ti porta all’altro con una successione da romanzo , scritto egregiamente e ti porta pagina dopo pagina al finale a sorpresa. Dove scopri che tutti i personaggi hanno un’evento indimenticabile che ti segna la vita, una data scolpita nelle vita degli italiani, una strage che ha lasciato vite sospese , dolori mai superati e forse insuperabili. Nelle pagine finali ti è chiara pure la copertina quel lecca lecca rotto , rimasto li a terra dopo il terribile attentato, un giorno comune diventato giorno indimenticabile di morte.Io ho un ricordo di quel giorno, nonostante continuino a chiedermi di dimenticare perché non mi vogliono dire chi mi ha abbia spezzato il cuore. Un lecca lecca rosso in mano a una bambina.
Cinzia Bomoll tesse un mosaico godibilissimo, ha creato un gioiellino di scrittura. Io ho amato molto leggerlo , sarà uno di quei libri che ti restano nella memoria.
Conclusioni
Un libro da leggere assolutamente, ti avvicina al dolore di chi resta, ai traumi che restano irrisolti, il day after di un evento luttuoso , che non è poi tanto day after , ma vita after. Come riuscire a vivere dopo che un evento così grave ti ha stravolto la vita?Voto
Citazioni
Non chiedete al podologo perché ama quella ragazza senza piedi. Quel giorno c’era e anche lui ha sentito il tuono assordante.