Geografia di un dolore perfetto

Geografia di un dolore perfetto, Enrico Galiano. Garzanti editore.

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“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo di … Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto…” Italo Calvino

Un piccolo aspirante supereroe in copertina? È probabile. Ciò che mi incuriosisce è però il titolo, con quell’insolito nesso tra geografia e dolore. Per capirne di più mi tocca leggerlo.

Detto così, dà l’idea del sacrificio, invece è ben altro, perché una volta aperto il libro, non si può interrompere, non c’è più tempo per altro, la lettura conquista e il mondo sfuma nell’indistinto.

La narrazione abbraccia col sorriso, con i pensieri di un bimbo, con i suoi occhi che vedono il mondo adulto, ascoltano parole indecifrabili e si fanno un’idea strana di tutto, una sofferenza dipinta di fantasia.

“Abbandono del tetto con Iugale!

Maledetta Iugale: era stata lei la causa di tutto. Papà non era via per lavoro: se n’era andato a stare con un’altra donna dal nome assurdo e con la faccia mezza da Crudelia e mezza da regina di Biancaneve.”

Due padri, un padre, l’assenza. Tanti momenti, tanti colpi di scena, di quelli che proprio non t’aspetti tra le mille possibilità.

“Avevo due papà, non solo uno. C’era Nando e c’era Paco. E anch’io ero due persone diverse: con uno timido e imbranato, con l’altro sereno e sicuro di me.”

Ci sono le paure di un bambino, le aspettative degli adulti, il confronto, il timore di non soddisfarle.

“È brutto quando senti di non piacere a un genitore, perché poi piano piano smetti di piacere anche a te stesso.”

Sono tanti i ricordi che affiorano, dal momento in cui Pietro riceve una telefonata che lo porterà a Tenerife, sconvolgendo le sue certezze. La sua vita perfetta allora vacilla, in un viaggio che lo porta ad incontrare il proprio passato, a ritrovare le proprie radici, il vero sé stesso, a guardare con occhi nuovi i segreti che allontanano e tutto quel dire e non dire che lascia spazio solo alla confusione.

“D’improvviso quel viaggio non mi sembrava più verso un posto lontano, ma un pozzo scavato dentro di me.”

Nando e Paco, due padri.

Nando, quello delle quasimarche, con la sua filosofia di vita, di chi si accontenta della copia, perché non può permettersi l’originale, e Paco l’Esploratore, con i suoi consigli di viaggio.

E la geografia? Che scoperta per Pietro questa scienza che vive descrivendo, resa incredibilmente affascinante da Paco con i suoi teoremi, come “I paesaggi sono persone”, il teorema di Kola, quello delle Case del Sud, dei poli dell’inaccessibilità, …

“I poli dell’inaccessibilità sono i luoghi da cui è più lunga la strada per arrivare al mare… per salvarsi bisogna guardare su e cercare una stella.”

Tante pillole di saggezza, che sollecitano la riflessione, come tutte le grandi verità che riguardano l’essere umano, a ogni latitudine.

Enrico Galiano ci consegna in un romanzo la sua esperienza di figlio, nel delicato rapporto col padre, cucita mirabilmente col filo della fantasia. È la sua storia raccontata con tale maestria da abbracciare il mondo dei sentimenti, facendo spazio a chi vuole entrarci, perché è il mondo di tutti.

Leggendo, viene spontaneo sottolineare, evidenziare, perché ogni frase sembra importante, sono tante massime di vita che ispirano e fanno riflettere, aforismi in cui ciascuno trova pezzi di sé.

E quando si arriva all’ultima pagina, col cuore stretto in un pugno di emozioni, si vorrebbe solo restare in silenzio.

Irrinunciabile la lettura di questo libro. Dev’essere patrimonio di tutti e continuare a regalare emozioni autentiche e buona compagnia, come un amico che ha tanto da dire.

“Se non riesci a capire l’amore di un altro non significa che non sei amato. Non puoi vedere le stelle di giorno, ma loro ci sono lo stesso e la notte è da loro che devi tornare per orientarti.”

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

“Se non puoi uscire dal tunnel, arredalo.”

“La spezzanza esiste. Ha dentro un po’ di speranza.”

“Avere un padre è tante cose ma soprattutto è coniugare i verbi al futuro, fare progetti, sognare in grande.”

“Un padre è proprio questo: qualcuno i cui gesti sono insegnamenti.  Lezioni che poi non ti scordi più e per tutta la vita te le porti con te.”

Quando sei bambino tuo padre è un supereroe. Nessuno ti spiega che anche i supereroi possono cadere e farsi male, e soprattutto farti male. Pietro lo sa fin troppo bene: suo padre lo ha abbandonato quando era ancora un ragazzino. L’unica cosa che gli ha lasciato è quella che lui chiama spezzanza, la sensazione di essere spezzati, di vivere sempre a metà. Eppure Pietro ha una vita perfetta: è diventato un professore universitario e ha una moglie e un figlio che ama. Fino a quando riceve una telefonata che cambia tutto. Deve andare a Tenerife il prima possibile: un viaggio in aereo attraverso il mare lo divide dall’attimo più importante della sua vita. Pietro corre, e più corre più si rende conto che sta andando incontro al vero sé stesso e ai suoi fantasmi. Sono lì a ricordargli che capita, a volte, di trovarsi all’improvviso lontanissimi da sé stessi, così tanto da non sapere più chi si è veramente: come i punti che gli atlanti chiamano «poli dell’inaccessibilità», quelli più lontani e irraggiungibili del globo. Quando succede, i geografi dicono che, per salvarsi, l’unica cosa da fare è guardare su. Cercare una stella, e poi andare dritti dove dice lei. Può avere i contorni di un amore o di un dolore. Di un desiderio o di una paura. Perché a volte non siamo nel posto sbagliato, stiamo solo cambiando. A volte arriva il momento di fare pace con tutte le ferite di quando si era bambini. Enrico Galiano apre la sua anima ai lettori in un romanzo che indaga il rapporto più antico, autentico e complicato: quello tra figlio e genitore. Un romanzo che pone una domanda che va dritta al cuore: quando si smette di essere figli? C’è un giorno, un momento, una linea che si supera e poi non si è più figlio di qualcuno, ma solo un uomo o una donna?

Enrico Galiano (Pordenone 1977) è insegnante in una scuola di periferia. Ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i dieci milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l’Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Tra i suoi romanzi ricordiamo Eppure cadiamo felici (2017), Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019), L’ arte di sbagliare alla grande (2020), Felici contro il mondo (2021), Scuola di felicità per eterni ripetenti (2022) e Geografia di un dolore perfetto (2023) tutti editi da Garzanti.

Autore: Enrico Galiano
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Edizione: 3
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 16 maggio 2023
Pagine: 288 p., Rilegato
EAN: 9788811815419

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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