Ho sognato di suonare le nuvole, Sergio Pettinelli. Aurea Nox
Di un libro come questo si può dire o non dire, si può semplicemente vivere e sognare nascosti tra quelle nuvole, seguendo le note della vita che fugge via per rifugiarsi in un altrove tutto da scoprire.
Ho scelto di leggere il libro di Sergio Pettinelli, consapevole che in quelle nuvole in copertina sarei entrata seguendo il suono del pianoforte, ma ancora non sapevo quanto il pathos avrebbe accompagnato la lettura.
Mentre le pagine scorrono veloci davanti ai miei occhi che arrancano dietro le emozioni, il pensiero dominante e irrinunciabile è quello della condivisione. Va letto, mi dico. È giusto che anche altri le vivano nella loro dolce intensità.
Solo un cenno alla trama. Un vecchio professore di psicologia viene chiamato dal primario di una clinica per dare il suo sostegno a Martina, una giovanissima paziente che versa in gravi condizioni di salute.
È molto difficile avvicinarsi a lei e fare breccia anche soltanto per scambiare qualche parola, però con gradualità assistiamo alla costruzione di un rapporto molto singolare tra i due e l’anziano terapeuta le sta vicino con competenza, saggezza, creatività e umanità.
“Considerami un mezzo vecchio folletto che costruisce navi per navigare sugli oceani dei sogni. Devi essere la principessa di questo Galeone che attende il suo corsaro da un’impresa temeraria.”
È la storia del mondo che continua superando le barriere, è la storia dell’incontro che unisce, della compagnia di cui abbiamo bisogno, dell’aiuto che serve a tutti anche quando non è richiesto.
Lo psicologo, l’uomo, con la sua maturità, la giovane che si prepara a lasciare il cammino terreno. Due diverse fasi della vita accomunate, come dice Martina, dalla rabbia:
“Ci fa rabbia chi ha davanti molta vita; la fa a me, che l’ho ormai consumata tutta, senza saperne granché, troppo presto …
E a te che l’hai assaggiata in tutti i suoi sapori, la conosci e quindi ti ci sei incollato, affezionato avidamente, e non è certo una colpa, è umano.”
Un gioco a due, una sfida all’assurdità della vita, una lotta fino all’ultimo respiro per conquistare uno spazio d’amore e salpare verso lidi sconosciuti, riconoscendo alla musica un ruolo salvifico.
È nella relazione tra i due che si dipana la storia, sullo sfondo di dinamiche familiari e conflitti interpersonali, di interferenze e segreti, che rendono la narrazione ancora più coinvolgente con gratificanti colpi di scena.
C’è sempre una porticina da aprire per dare spazio all’energia positiva, perciò il folletto-nonno-psicologo chiede a Martina di
“Conservare dentro sé ogni luminosa sensazione e rigettare con forza qualunque oscura idea.”
Sono pagine intense, coinvolgenti, che fanno bene all’animo, fanno pensare. Sono pagine di vita reale, di dolore, sogno e speranza.
Leggerle significa regalare a tutti noi una speranza in più, perché l’Autore devolverà tutti i proventi del libro alla Fondazione AIRC per la ricerca sul Cancro.
Un libro da scegliere, da regalarsi e regalare.
Buona lettura a tutti.
“La psicoterapia non è un fatto astratto, non è immaginazione, se ottiene risultati positivi, è soluzione dei nodi più intricati e i nodi sono realtà, non certo terapia risolta.”
Maria Teresa Lezzi Fiorentino
Un vecchio psicologo, dai trascorsi di fama e ormai docente in pensione, si trova a dover seguire una ragazza malata oncologica. Ha contrasti con la madre, una persona problematica, addolorata ed egoica. La giovane degente, da un iniziale atteggiamento distaccato, s’affeziona allo psicoterapeuta e gli confida che Marco, il suo amore, messo al corrente della gravità del male, l’ha abbandonata. Lo psicologo riesce con il suo metodo di amore e sottile perspicacia terapeutica a influire sulla sorte della ragazza.
Autore: Sergio Pettinelli
Editore: Aurea Nox
Anno edizione: 2024
In commercio dal:1 gennaio 2024
Pagine: Brossura
EAN: 9791281625211
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